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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1222 decisioni - pagina Pagina 60 di 123

24/10/2018 - Italiana - Civile - Cassazione
In tema di protezione internazionale e umanitaria, la valutazione di credibilità delle dichiarazioni del richiedente non è affidata alla mera opinione del giudice ma è il risultato di una procedimentalizzazione legale della decisione, da compiersi non sulla base della mera mancanza di riscontri oggettivi, ma alla stregua dei criteri indicati nel d.lgs. n. 251 del 2007, art. 3, comma 5, e, inoltre, tenendo conto della situazione individuale e della circostanze personali del richiedente (di cui all’art. 5, comma 3, lett. c)), con riguardo alla sua condizione sociale e all’età, non ...
Corte di cassazione, sez. VI–1, ord. 24 ottobre 2018, n. 26969

22/10/2018 - Italiana - Civile - Merito
Per effetto del decreto legge 113/2018 l’istituto del permesso di soggiorno per “gravi motivi umanitari” contemplato dalla previgente versione della norma è stato sostituito con una pluralità di permessi di soggiorno riconosciuti in presenza di talune fattispecie “tipiche” preventivamente individuate (bisogno di cure mediche, patimento di violenza domestica o di grave sfruttamento lavorativo, provenienza da un Paese che si trova in una situazione temporanea di calamità, compimento di atti di particolare valore civile). La nuova disciplina non prevede alcuna disposizione transitori...
Tribunale di Palermo, sez. immigrazione, 22 ottobre 2018, n. 9112.

22/10/2018 - Italiana - Civile - Merito
Per effetto dell’art. 9 del decreto-legge n. 113/18, la novella in materia di protezione dei richiedenti asilo – che introduce forme di protezione in presenza di cosiddetti casi speciali – al fine di evitare illegittimi trattamenti di disparità, trova applicazione anche nei ricorsi giurisdizionali pendenti dopo l’entrata in vigore del suddetto decreto, e non solo nelle fattispecie pendenti in fase amministrativa. Pertanto, va rilasciato un permesso di soggiorno per “casi speciali” al richiedente proveniente dal Bangladesh il quale, sussistendo i presupposti per il rilascio del per...
Tribunale di Palermo, sez. immigrazione, decreto del 22 ottobre 2018, n. 9112

18/10/2018 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 46, paragrafo 2, secondo comma, della direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013 (recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale) deve essere interpretato nel senso che lo status conferito dalla protezione sussidiaria, concesso da una normativa di uno Stato membro, non offre “gli stessi diritti e gli stessi vantaggi che il diritto dell’Unione e quello nazionale riconoscono allo status di rifugiato”, ai sensi di tale disposizione, di modo che un giudice di tale Stato membro non ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. VII, 18 ottobre 2018, C 662/17

9/10/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Essendo pacifico che la ricorrente si sia allontanata volontariamente dalla struttura d’accoglienza, senza alcuna autorizzazione e senza dare notizia alcuna di sé, e che vi ha fatto rientro ben oltre il termine prescritto di tre giorni, tanto concretizza il presupposto necessario e sufficiente cui l’art. 23, comma 1, lett. a) del d.lgs. n. 142/2015 subordina la revoca delle misure d’accoglienza.Va tuttavia sottolineato come lo straniero che abbia subito la revoca dell’accoglienza possa chiederne il ripristino, provando che la sua condotta sia stata causata da forza maggiore, caso fort...
TRGA Bolzano, 9 ottobre 2018, n. 288

5/10/2018 - Italiana - Civile - Cassazione
Allorquando le informazioni fornite dal richiedente protezione siano deficitarie o mancanti, deve ritenersi necessario l’approfondimento istruttorio officioso se lo stesso descriva una situazione di rischio per la vita o l’incolumità fisica che derivi da sistemi di regole non scritte sub statuali, imposte con la violenza e la sopraffazione verso un genere, un gruppo sociale o religioso o semplicemente verso un soggetto o un gruppo familiare nemico, in presenza di tolleranza, tacita approvazione o incapacità a contenere o fronteggiare il fenomeno da parte delle autorità statuali.(Nel cas...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 5 ottobre 2018, n. 24633

4/10/2018 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 4 della direttiva 2011/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, recante norme sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per i rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria, nonché sul contenuto della protezione riconosciuta, deve essere interpretato nel senso che, nell’ambito dell’esame su base individuale di una domanda di protezione internazionale, si deve tener conto delle minacce di persecuzione e di danni g...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, 4 ottobre 2018, C 652/16

4/10/2018 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’articolo 3, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 604/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, deve essere interpretato nel senso che non osta a che le autorità di uno Stato membro procedano all’esame del merito di una domanda di protezione internazionale, ai sensi dell’articolo 2, lettera d), del medesimo regolamento, in mancanza di una decisione esplicita delle stesse autorità che stabilisca, sulla base dei criteri previsti dal regolamento succitato, che la competenza a effettuare un simile esame incombeva a tale Stato membro.L’articolo 46, paragrafo 3, de...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, 4 ottobre 2018, C-56/17

27/9/2018 - Italiana - Civile - Cassazione
Lo straniero che, originariamente irregolare, abbia successivamente attivato le procedure di richiesta di protezione internazionale deve considerarsi regolarmente soggiornante fintanto che la propria richiesta non abbia trovato una risposta dovuta (in uno dei due sensi possibile: o il suo accoglimento ovvero il suo rigetto) e fintanto che la legge consideri quegli effetti come preclusivi della sua espulsione immediata. Sussistendo gli altri presupposti di legge, lo straniero ha diritto al rilascio del permesso di soggiorno per motivi di famiglia ex art. 30, comma 1, lett. c).(Nel caso di speci...
Corte di cassazione, sez. I, sent. 27 settembre 2018, n. 23316

27/9/2018 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Le disposizioni della direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, lette alla luce dell’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, devono essere interpretate nel senso che non ostano alla normativa italiana la quale prevede un procedimento di impugnazione contro un provvedimento giurisdizionale di primo grado che conferma la decisione della competente autorità amministrativa di respingere una domanda di protezione internazionale, senza dotare tale impugnazione di effetto sospensivo automatico, ma che consente al giudice che ha...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, 27 settembre 2018, C 422/18 PPU