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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 720 decisioni - pagina Pagina 58 di 72

30/11/2009 - Europea - - Corte di Giustizia delle CE
L’art. 15 della direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, deve essere inteso nel senso che la durata massima del trattenimento in esso prevista deve includere il periodo di trattenimento subito nel contesto di una procedura di allontanamento avviata prima che la detta direttiva entrasse in vigore, nonché il periodo durante il quale l’esecuzione del decreto di riaccompagnamento coattivo alla frontiera è stata sospesa a causa di un procedimento giurisdizionale avviato dall...
Corte di Giustizia delle Comunità Europee, Grande Sezione, Sentenza del 30 novembre 2009

26/11/2009 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
La cittadina austriaca divorziata che si trasferisca in Grecia con la figlia minore conserva il diritto di percepire per la minore le prestazioni familiari dall’Austria se il suo ex coniuge è ivi residente e se la figlia è riconosciuta come componente il nucleo familiare di quest’ultimo in quanto obbligato a versarle un assegno di mantenimento. Tuttavia, in virtù del principio del divieto di cumulo, la cittadina comunitaria che ha esercitato il diritto alla libera circolazione perde il citato diritto se nel nuovo Stato membro di residenza esercita un’attività lavorativa; in tal caso,...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Sez. II, Sentenza del 26 novembre 2009

22/10/2009 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Non contrasta con il diritto originario e derivato dell’UE una normativa nazionale che ammette la possibilità di sostituire con un’ammenda il provvedimento di espulsione di un cittadino extracomunitario non in regola con le norme sull’ingresso e il soggiorno nell’UE. Gli artt. 6 ter e 23 della Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen, nonché l’art. 11 del regolamento n. 562/2006 devono essere interpretati nel senso che, quando un cittadino di un paese terzo si trova in situazione irregolare nel territorio di uno Stato membro perché non soddisfa o non soddisfa più le...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Sez. III, Sentenza del 22 ottobre 2009

17/9/2009 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
La clausola di “standstill” di cui all’art. 13 della decisione n. 1/80 del Consiglio di associazione CEE-Turchia, che prevede che gli Stati membri e la Turchia non possono introdurre nuove restrizioni sulle condizioni d’accesso all’occupazione dei lavoratori e dei loro familiari che si trovino sui loro rispettivi territori in situazione regolare quanto al soggiorno e all’occupazione, non osta a che una normativa successiva imponga l’introduzione di diritti di natura amministrativa per l’ottenimento di un permesso di soggiorno ovvero per il suo rinnovo. Tuttavia, l’importo di ...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Sez. I, Sentenza del 17 settembre 2009

16/7/2009 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Qualora i coniugi possiedano la cittadinanza di due stessi Stati membri, l’art. 3, n. 1, lett. b), del regolamento n. 2201/2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, consente agli stessi di adire a loro scelta il giudice dell’uno o dell’altro Stato membro. Infatti, il tentativo di stabilire una “cittadinanza prevalente” si pone in contrasto con il diritto alla libera circolazione. Ne consegue che il giudice dello Stato membro adito non deve considerare i coniugi che possiedo...
Corte di Giustizia delle Comunità Europee, Sez. III, Sentenza del 16 luglio 2009

7/7/2009 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È illegittimo il provvedimento di diniego del riconoscimento del titolo di “Doctor of Dental Surgery”, conseguito presso un istituto stabilito in Francia, ma che costituisce sezione distaccata di un istituto avente sede in uno Stato non comunitario, nella specie gli U.S.A.. La direttiva 78/687/CEE, vigente all’epoca dei fatti in materia di mutuo riconoscimento di diplomi e titoli di studio tra gli Stati membri della Comunità, deve essere interpretata nel senso che i diplomi rilasciati dagli altri Stati membri vanno identificati con i diplomi aventi validità ai sensi della normativa in...
Consiglio di Stato, Sez. IV, Decisione n. 4349 del 7 luglio 2009

6/7/2009 - Italiana - Civile - Merito
È illegittimo il provvedimento di allontanamento del cittadino comunitario giudicato compromettere la sicurezza pubblica e la sicura e civile convivenza a motivo delle due denunce riportate per contrabbando di tabacchi e porto abusivo di armi, della condanna per oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni, unitamente al mancato svolgimento di un’attività lavorativa. Ai sensi del D.Lgs. n. 30/2007, queste circostanze non permettono di formulare una valutazione di pericolosità sociale del ricorrente, tale da rendere incompatibile l’ulteriore permanenza del stesso sul territorio nazionale con...
Tribunale di Torino, Decreto del 6 luglio 2009

14/5/2009 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Il Regno di Spagna è venuto meno ai suoi obblighi derivanti dall’appartenenza all’UE per non aver recepito nel termine imposto la direttiva 2004/81/CE, relativa al titolo di soggiorno rilasciato ai cittadini di paesi terzi vittime di tratta di esseri umani o coinvolti in un'azione di favoreggiamento dell'immigrazione illegale che cooperano con le autorità competenti. Non può essere considerata una causa di forza maggiore la circostanza che, nel periodo considerato, in Spagna si sono tenute le elezioni generali ed anche una riorganizzazione ed una nuova ripartizione delle competenze dei ...
Corte di Giustizia della Comunità Europea, Sez. VI, Sentenza del 14 maggio 2009

14/5/2009 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Il Regno di Svezia è venuto meno agli obblighi incombenti dalla sua appartenenza all’UE non avendo adottato, nel termine imposto, la normativa interna atta a recepire la direttiva 2004/83/CE, recante norme minime sull'attribuzione, a cittadini di Paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta. Corte di Giustizia delle Comunità Europee, Sez. VI, Sentenza del 14 maggio 2009. Commissione – Regno di Svezia. Traduzione a cura di Tiziana Palumbo. Nel caso C-322/...
Corte di Giustizia delle Comunità Europee, Sez. VI, Sentenza del 14 maggio 2009

14/4/2009 - Europea - Civile - Merito
È disposta la rettifica dei registri degli atti di nascita in cui la figlia di genitori italiani residenti in Francia è stata registrata col nome di Andrea, nome che la consuetudine e la cultura italiane associano tutt’oggi a soggetto di sesso maschile. I genitori hanno la facoltà di scegliere un nome femminile da anteporre a quello attribuito. In mancanza, la rettifica avverrà anteponendo il nome Giulia, scelto dal Tribunale in quanto terzo nome di donna più diffuso in Italia. Tribunale di Catanzaro, Ufficio della Volontaria Giurisdizione, Decreto del 14 aprile 2009. 1. La fattispecie ...
Tribunale di Catanzaro, Ufficio della Volontaria Giurisdizione, Decreto del 14 aprile 2009