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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 671 decisioni - pagina Pagina 61 di 68

17/2/2005 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Il riconoscimento da parte di uno Stato membro del diritto di soggiorno ad un destinatario di servizi cittadino di un altro Stato membro non può essere subordinato all’esibizione da parte di tale cittadino di una carta d’identità o di un passaporto validi qualora la prova della sua identità e della sua cittadinanza possa essere fornita, senza alcun equivoco, con altri mezzi. L’art. 49 CE osta a che i cittadini degli Stati membri siano soggetti in un altro Stato membro all’obbligo di esibire una carta d’identità o un passaporto validi al fine di provare la loro cittadinanza, ment...
Corte di Giustizia,sez. prima, sentenza 17 febbraio 2005

16/11/2004 - Europea - Amministrativo - Corte di Giustizia delle CE
Gli accordi di associazione della Comunità europea con la Bulgaria, la Polonia e la Repubblica Slovacca non ostano ad una normativa di uno Stato membro che comporta un sistema di controllo preventivo in base al quale l’ingresso nel territorio di detto Stato membro ai fini dello stabilimento come lavoratore autonomo è subordinato al rilascio di un permesso di soggiorno temporaneo da parte delle rappresentanze diplomatiche o consolari di tale Stato o nel paese d’origine dell’interessato. Corte di Giustizia, sentenza del 16 Novembre 2004, nel procedimento C-327/02 avente ad oggetto una do...
Corte di Giustizia, sentenza del 16 Novembre 2004

11/11/2004 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Il figlio maggiorenne di un lavoratore turco – cittadino di paese con il quale vige un accordo di associazione - inserito, attualmente o in passato, nel regolare mercato del lavoro dello Stato membro ospitante, può essere espulso a seguito di condanne penali solo dopo che il giudice, chiamato a decidere sulla legittimità del provvedimento, abbia valutato tutti gli elementi di fatto, favorevoli all'immigrato, anche successivi all'adozione del provvedimento di espulsione. Corte di Giustizia delle comunità europee,sezione II, sentenza dell’11 novembre 2004 nel procedimento c- 476-02 avente...
Corte di Giustizia delle comunità europee,sezione II, sentenza dell’11 novembre 2004.

11/10/2004 - Italiana - Civile - Cassazione
È nulla, con riferimento al principio di libera circolazione dei lavoratori nell’UE e di non discriminazione, la clausola del bando di concorso che imponga quale modalità di prova delle competenze linguistiche del candidato solo il possesso del “patentino” di bilinguismo rilasciato nella Provincia di Bolzano. Cass. Sez. Lavoro, sentenza n. 20116 dell’11 ottobre 2004. Pres. Mattone, rel. D’Agostino. C.R. di Bolzano – A. (fasc. 1/2005) Con riferimento al principio di libera circolazione dei lavoratori all'interno della Comunità Europea e di non discriminazione tra gli stessi e in ...
Cass. Sez. Lavoro, sentenza n. 20116 dell’11 ottobre 2004.

29/4/2004 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Allo stato attuale del diritto comunitario, il diritto dei cittadini di uno Stato membro di circolare e di soggiornare nel territorio di un altro Stato membro non è incondizionato. Il principio della libera circolazione dei lavoratori dell'Unione Europea deve essere interpretato estensivamente, mentre le deroghe a tale principio devono essere, al contrario, interpretate restrittivamente. La sola esistenza di condanne penali non può automaticamente giustificare l'adozione di un provvedimento di espulsione nei confronti del cittadino dell’Unione europea – che vanti il diritto al soggiorno ...
Corte di Giustizia, quinta sezione, sentenza 29 aprile 2004

11/12/2003 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Un operatore economico appartenente ad un Paese membro non può essere soggetto ad un obbligo di iscrizione nell'albo degli artigiani che ritarda, complica o rende più onerosa la prestazione dei suoi servizi nello Stato membro ospitante, qualora siano soddisfatte le condizioni previste dalla direttiva di riconoscimento delle qualifiche professionali applicabile per l'esercizio di tale attività nel detto Stato membro. Il solo fatto che un operatore economico stabilito in uno Stato membro fornisca servizi identici o simili in modo ripetuto o più o meno regolare in un altro Stato membro senza ...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Sez. V, sentenza dell’11 dicembre 2003

2/10/2003 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Il minorenne in possesso della doppia cittadinanza di due Stati membri ha diritto di ottenere il cambiamento del proprio cognome da parte delle autorità dello Stato di residenza secondo il diritto e la tradizione dell’altro Stato membro. (5/2003) Corte di giustizia delle CE, sentenza del 2 ottobre 2003 nel procedimento C-148/02 Nel procedimento C-148/02, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell’articolo 234 CE, dal Conseil d’État (Belgio) nella causa dinanzi ad esso pendente tra Carlos Garcia Avello e Stato belga, domanda vertente sull'...
Corte di giustizia delle CE, Sentenza della Corte 2 ottobre 2003

30/9/2003 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Uno Stato membro può riservare ai propri cittadini impieghi nella pubblica amministrazione, ed in particolare posti di capitano e comandante in seconda di navi della marina mercantile battenti la sua bandiera, solo a condizione che i poteri d’imperio loro attribuiti vengano effettivamente esercitati in modo abituale e non rappresentino una parte molto ridotta delle loro attività. (5/2003) Corte di giustizia delle CE, Sentenza della Corte 30 settembre 2003 nel procedimento C-405/01, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell’articolo 234 CE, ...
Corte di giustizia delle CE, Sentenza della Corte 30 settembre 2003

23/9/2003 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
La normativa comunitaria riconosce al cittadino di un paese terzo coniugato con il lavoratore cittadino dell’Unione il diritto alla libera circolazione purché soggiorni legalmente in uno Stato membro nel momento in cui avviene il suo trasferimento in un altro Stato membro verso cui il cittadino dell’Unione emigra o è emigrato. Tuttavia, anche nel caso in cui il coniuge del cittadino comunitario non soggiorni legalmente in uno Stato membro nel momento in cui avviene il suo trasferimento in un altro Stato membro, purché il matrimonio sia autentico e non contratto ai fini di eludere la nor...
Corte di giustizia delle CE, Sentenza della Corte 23 settembre 2003.

8/5/2003 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
I lavoratori turchi non possono essere esclusi dall’eleggibilità alle camere dei lavoratori di uno Stato membro. (3/2003) Corte di giustizia delle CE, Sez. VI, sentenza 8 maggio 2003. Nel procedimento C-171/01, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte dal Verfassungsgerichtshof (Repubblica austriaca) nel procedimento dinanzi ad esso proposto dalla Wählergruppe «Gemeinsam Zajedno/Birlikte Alternative und Grüne GewerkschafterInnen/UG». L’articolo 10, n. 1, della decisione 19 settembre 1980, n. 1/80, relativa allo sviluppo dell’associazione, adottata ...
Corte di giustizia delle CE, Sez. VI, sentenza 8 maggio 2003