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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 720 decisioni - pagina Pagina 2 di 72

27/2/2024 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È sollevato un rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia (art. 267 TFUE) al fine di chiarire se l’art. 12, par. 1, lettera e), della direttiva 2011/98/UE, quale espressione concreta della tutela del diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale riconosciuta dall’art. 34, par. 1 e 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea debba essere interpretato nel senso che rientra nel suo ambito di applicazione una provvidenza come l’assegno sociale ex art. 3, co. 6, L. n. 335/1995 e se, conseguentemente, il diritto dell’Unione osti a una normativa nazionale ch...
Corte costituzionale, 27 febbraio 2024, n. 29

23/2/2024 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
A seguito dell’intervento della Corte costituzionale e del legislatore, la legge di esecuzione della decisione quadro sul mandato d’arresto europeo (MAE) prevede la possibilità di rifiutare la consegna (anche) del cittadino di un paese terzo «che legittimamente ed effettivamente risieda o dimori in via continuativa da almeno cinque anni sul territorio italiano» (art. 18 bis, co. 2, legge n. 69/2005). Sono pertanto manifestamente inammissibili, perché ormai prive di oggetto, le questioni di legittimità costituzionale sollevate (prima della modifica normativa) in riferimento agli artt. ...
Corte costituzionale, 23 febbraio 2024, n. 24

22/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
A certe condizioni il diritto alla libera circolazione, che l’art. 21 TFUE riconosce ai cittadini dell’Unione, può obbligare lo Stato membro debitore di una pensione per incapacità totale al lavoro a prendere in considerazione i periodi maturati in un altro Stato membro a titolo di cura dei figli da un cittadino UE benché questo non soddisfi le condizioni stabilite dal diritto derivato (art. 44, par. 2, reg. CE n. 987/2009 in tema di modalità di applicazione del reg. n. 883/2004 relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale degli Stati membri). Ciò avviene qualora sussist...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 22 febbraio 2024, causa C-283/21, Deutsche Rentenversicherung Bund

22/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Uno Stato membro non può negare a un proprio cittadino il rilascio di una carta d’identità che possa valere come documento valido per l’espatrio all’interno dell’Unione europea, per il solo motivo che egli, nella sua qualità di cittadino dell’Unione, ha esercitato la propria libertà di circolazione e soggiorno stabilendo il proprio domicilio nel territorio di un diverso Stato membro (artt. 21 e 45, par. 1, TFUE, nonché 4, par. 3, dir. 2004/38/CE).Corte di giustizia dell’Unione europea, 22 febbraio 2024, causa C-491/21, Direcţia pentru Evidenţa Persoanelor şi Administrarea B...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 22 febbraio 2024, causa C-491/21, Direcţia pentru Evidenţa Persoanelor şi Administrarea Bazelor de Date

8/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. Qualora aumenti significativamente la probabilità che al richiedente sia riconosciuta una forma di protezione internazionale, qualsiasi sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, anche una sentenza che interpreti una disposizione del diritto UE che era già in vigore al momento dell’adozione di una precedente decisione sulla domanda di protezione internazionale, costituisce un elemento nuovo che giustifica l’esame nel merito di una nuova domanda di protezione (art. 33, par. 2, lett. d; art. 40, par. 2 e 3 direttiva 2013/32/UE). 2. È facoltà degli Stati membri conferire...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 8 febbraio 2024, causa C-216/22, Bundesrepublik Deutschland (Ricevibilità di una domanda reiterata)

30/1/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L'art. 10, par. 3, lett. a) della direttiva 2003786/CE non fissa una scadenza per la presentazione della domanda di ricongiungimento familiare per i genitori di un rifugiato minore non accompagnato, che ha diritto al ricongiungimento anche qualora raggiunga la maggiore età in corso di procedura.La stessa norma, inoltre, obbliga il rilascio di un permesso di soggiorno alla sorella maggiorenne del rifugiato minore non accompagnato – la quale è cittadina di un paese terzo e ha una grave malattia che la rende totalmente e permanentemente dipendente dai genitori – se il rifiuto di tale perme...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 30 gennaio 2024, causa C-560/20, Landeshauptmann von Wien (Ricongiungimento familiare con un minore rifugiato)

18/1/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Gli Stati membri non possono subordinare l’acquisto della proprietà di terreni agricoli nel loro territorio alla condizione che l’acquirente risieda nello Stato da più di cinque anni. Tale condizione, infatti, costituisce una restrizione ingiustificata alla libera circolazione dei capitali (art. 63 TFUE), nella quale rientrano i movimenti di capitali derivanti dall’acquisto di immobili e terreni in Stati membri diversi da quello di residenza. La misura, in particolare, non appare idonea a perseguire il suo scopo (limitare gli acquisti di terreni di carattere meramente speculativo) e in...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 18 gennaio 2024, causa C-562/22, JD (Condition de résidence)

16/1/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. La nozione di «determinato gruppo sociale» ai fini del riconoscimento del rifugio (art. 10, par. 1, lett. d, direttiva 2011/95/UE) dev’essere interpretata (anche) alla luce della Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione (CEDAW) e della Convenzione di Istanbul. Entrambe, infatti, rientrano tra i «trattati pertinenti» a cui la politica dell’Unione in materia di protezione internazionale deve conformarsi (art. 78, par. 1, TFUE): la CEDAW in quanto vi partecipano tutti gli Stati membri, mentre la Convenzione di Istanbul vincola l’UE dal 1° ottobre 2023. Pertan...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 16 gennaio 2024, causa C-621/21, Intervyuirasht organ na DAB pri MS (Femmes victimes de violences domestiques)

21/12/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In materia di mandato d’arresto europeo (MAE), l’autorità giudiziaria dell’esecuzione non può, in linea di principio, rifiutare la consegna della persona oggetto del MAE per il motivo che tale persona è la madre di minori in tenera età con lei conviventi. Tale rifiuto è però possibile se, in primo luogo, l’autorità dell’esecuzione dispone di elementi atti a dimostrare la sussistenza di un rischio concreto di violazione del diritto fondamentale al rispetto della vita privata e familiare di tale persona (art. 7 della Carta dei diritti fondamentali), e dell’interesse superiore ...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 21 dicembre 2023, causa C-261/22, GN (Motif de refus fondé sur l’intérêt supérieur de l’enfant)

21/12/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione osta alla normativa di uno Stato membro che consente di negare una prestazione di assistenza sociale [nella fattispecie, l’assegno d’invalidità] a un ascendente diretto di un cittadino dell’Unione [nella fattispecie, la madre] il quale, al momento della domanda relativa a tale prestazione, è a carico di un lavoratore cittadino UE, o persino di revocargli il diritto di soggiorno, sul rilievo che la concessione della prestazione determinerebbe che l’ascendente non sarebbe più a carico del lavoratore (art. 2, punto 2, lett. d, dir. 2004/38) e diverrebbe un oner...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 21 dicembre 2023, causa C-488/21, Chief Appeals Officer e a.