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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 720 decisioni - pagina Pagina 5 di 72

6/7/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Benché un mandato d’arresto europeo, in base al quale una persona è stata oggetto di una decisione di consegna, sia stato emesso da un’autorità che non costituiva una «autorità giudiziaria emittente» ai sensi dell’art. 6, par. 1, decisione quadro 2002/584/GAI, l’autorità giudiziaria dell’esecuzione, successivamente investita di una richiesta in tal senso da parte di un’autorità giudiziaria emittente ai sensi di detto art. 6, par. 1, può dare il proprio assenso a che tale persona sia sottoposta a procedimento penale, condannata o privata della libertà per un reato commesso...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 6 luglio 2023, causa C-142/22, The Minister for Justice and Equality (Demande de consentement – Effets du mandat d’arrêt européen initial)

6/7/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In materia di rifiuto dello status di rifugiato al cittadino di un paese terzo condannato con sentenza definitiva per un reato di particolare gravità (art. 14, par. 4, lett. b e par. 5, della direttiva 2011/95/UE) costituisce un «reato di particolare gravità» un reato che, tenuto conto delle sue caratteristiche specifiche, presenta una gravità eccezionale, in quanto rientrante tra quelli che pregiudicano maggiormente l’ordinamento giuridico della comunità interessata. Tale grado di gravità va valutato tenendo conto, in particolare, della pena prevista e della pena inflitta per tale re...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 6 luglio 2023, causa C-402/22, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Reato di particolare gravità)

6/7/2023 - Europea - Internazionale privato - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’articolo 3, par. 1, lett. a), sesto trattino, del regolamento Bruxelles II bis va inteso nel senso che subordina la competenza dell’autorità giurisdizionale di uno Stato membro a conoscere di una domanda di scioglimento del vincolo matrimoniale alla circostanza che l’attore, cittadino di tale Stato membro, fornisca la prova di aver acquisito la residenza abituale in detto Stato membro almeno da sei mesi immediatamente precedenti alla presentazione della sua domanda.[La fattispecie all’origine del rinvio pregiudiziale riguarda una controversia relativa a una domanda di scioglimento d...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 6 luglio 2023, causa C-462/22, BM (Résidence du demandeur de divorce)

6/7/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Nell’ambito della valutazione a cui è chiamata l’autorità nazionale ai fini dell’applicazione del motivo di revoca dello status di rifugiato di cui all’art. 14, par. 4, lett. b), della direttiva 2011/95/UE, l’autorità nazionale competente deve operare un bilanciamento tra tale pericolo per l’interesse fondamentale della comunità dello Stato membro in cui l’interessato si trova e i diritti che devono essere garantiti, conformemente alla direttiva qualifiche, alle persone che soddisfano le condizioni sostanziali per lo status di rifugiato (art. 2, lettera d, dir. cit.). L’aut...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 6 luglio 2023, causa C-663/21, Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl (Rifugiato che ha commesso un reato grave)

6/7/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’applicazione della facoltà di revoca dello status di rifugiato prevista dall’art. 14, par. 4, lettera b), direttiva 2011/95/UE è subordinata al soddisfacimento di due condizioni distinte che consistono nel fatto: (i) che l’interessato sia stato condannato con sentenza passata in giudicato per un reato di particolare gravità e, (ii) che sia stato dimostrato che egli costituisce un pericolo per la comunità dello Stato membro in cui si trova. Ne consegue che la sussistenza di tale ultima condizione non può ritenersi dimostrata per il solo fatto che l’interessato sia stato condannat...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 6 luglio 2023, causa C-8/22, Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides (Rifugiato che ha commesso un reato grave)

29/6/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. L’obbligo di cooperazione previsto dalla direttiva qualifiche (art. 4, par. 1, dir. 2004/83/CE) impone all’autorità accertante di procurarsi, da un lato, informazioni precise e aggiornate su tutti i fatti pertinenti che riguardano la situazione generale esistente nel paese d’origine del richiedente protezione internazionale nonché, dall’altro, una perizia medico-legale sullo stato di salute mentale di quest’ultimo, qualora sussistano indizi di problemi di salute mentale che possono derivare da un evento traumatico avvenuto in tale paese d’origine e il ricorso a tale perizia ri...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 29 giugno 2023, causa C-756/21, International Protection Appeals Tribunal e a. (Attentat au Pakistan)

22/6/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La circostanza che un cittadino europeo minorenne sin dalla nascita vive al di fuori del territorio dello Stato membro di cittadinanza e non ha mai soggiornato nel territorio dell’Unione non esclude che il suo genitore, cittadino di un paese terzo, dal quale egli è dipendente possa godere di un diritto di soggiorno derivato fondato sull’art. 20 TFUE, purché sia accertato che il figlio entrerà e soggiornerà nel territorio dello Stato membro di cui possiede la cittadinanza in compagnia del suddetto genitore. Lo Stato membro, investito della domanda di diritto di soggiorno derivato presen...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 22 giugno 2023, causa C-459/20, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Mère thaïlandaise d’un enfant mineur néerlandais)

22/6/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La normativa ungherese del 2020 – che condiziona la possibilità di presentare domanda di protezione (per alcuni stranieri o apolidi che già si trovano nel territorio dello Stato o alle frontiere dell’Ungheria) al previo deposito di una dichiarazione d’intenti presso un’ambasciata ungherese sita in un paese terzo [in Serbia o in Ucraina] e al rilascio di un documento di viaggio che consenta loro di entrare nel territorio ungherese – pregiudica in maniera sproporzionata il diritto ad accedere in maniera effettiva e rapida alla procedura di protezione internazionale, con la conseguenz...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 22 giugno 2023, causa C-823/21, Commissione/Ungheria (Dichiarazione d’intenti preliminare a una domanda di asilo)

6/6/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In tema di mandato d’arresto europeo (MAE), il principio di uguaglianza davanti alla legge (art. 20 Carta dei diritti fondamentali) impone di interpretare il motivo facoltativo di rifiuto della consegna di cui all’art. 4, punto 6, decisione quadro 2002/584/GAI, nel senso che gli Stati non possono escludere in maniera assoluta e automatica dal beneficio del motivo di non esecuzione facoltativa del mandato d’arresto europeo affinché la pena sia eseguita nello Stato membro di residenza qualsiasi cittadino di un paese terzo che dimori o risieda nel territorio di tale Stato membro. Infatti, ...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 6 giugno 2023, causa C-700/21, O. G. (Mandato d'arresto europeo nei confronti di un cittadino di uno Stato terzo)

25/5/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. Gli Stati membri possono respingere in quanto inammissibile una domanda reiterata di protezione internazionale (art. 33, par. 2, lett. d, direttiva 2013/32/UE) indipendentemente dal fatto che il richiedente sia rimpatriato nel paese d’origine dopo il rigetto della sua domanda di protezione internazionale e prima della presentazione di tale domanda reiterata, e indipendentemente dal fatto che il rimpatrio sia stato volontario o forzato. Infatti, la mera circostanza di un rimpatrio nel paese d’origine non implica necessariamente, di per sé, l’esistenza di “elementi o risultanze nuovi...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 25 maggio 2023, causa C-364/22, Bundesrepublik Deutschland (Retour volontaire)