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Risultati della ricerca per: “Famiglia e minori”

Sono state trovate 1082 decisioni - pagina Pagina 53 di 109

17/7/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 4, par. 5, della direttiva 2003/86/CE, relativa al diritto al ricongiungimento familiare, deve essere interpretato nel senso che tale disposizione non osta a una normativa nazionale (come quella austriaca) volta a prevedere che i coniugi e i partner registrati debbano già avere compiuto il ventunesimo anno di età al momento della presentazione della domanda per poter essere considerati quali familiari ammissibili al ricongiungimento. Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 17 luglio 2014 Nella causa C 338/13, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudizia...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 17 luglio 2014

10/7/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 41, par. 1, del protocollo addizionale, firmato il 23 novembre 1970 a Bruxelles e concluso, approvato e confermato a nome della Comunità economica europea con il regolamento (CEE) n. 2760/72, per la conclusione del protocollo addizionale e del protocollo finanziario, firmati il 23 novembre 1970 e allegati all’accordo che crea un’Associazione tra la CEE e la Turchia, e relativo ai provvedimenti da prendere per la loro entrata in vigore, dev’essere interpretato nel senso che la clausola di standstill enunciata in tale disposizione osta a una misura di diritto interno, introdotta ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 10 luglio 2014

10/7/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 16, par. 2, della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, deve essere interpretato nel senso che si deve considerare che abbia acquisito il diritto di soggiorno permanente, previsto da tale disposizione, il cittadino di un paese terzo il quale, nel corso di un periodo continuativo di 5 anni antecedente alla data di recepimento della suddetta direttiva, abbia soggiornato in uno Stato membro, in qualità di coniuge di un cittadino Ue lavoratore nel medesimo Sta...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 10 luglio 2014

10/7/2014 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
La Francia ha violato l’art. 8 CEDU (diritto al rispetto della vita familiare e privata), in quanto non ha trattato in maniera celere, flessibile ed efficiente la richiesta per ricongiungimento familiare presentata dalla straniera, cittadina camerunense e madre di tre figli, due dei quali rimasti in Camerun. In particolare, le autorità consolari francesi avevano rifiutato il visto d’ingresso ai due bambini sulla base del fatto che i loro certificati di nascita non apparivano autentici. Successivamente, solamente dopo diversi mesi e a seguito dell’esame del dna, la richiedente è risulta...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. V, sent. del 10 luglio 2014

27/6/2014 - Italiana - Civile - Merito
È autorizzata a soggiornare nel territorio italiano per 5 anni la cittadina ucraina, madre di un minore affetto da una grave forma di autismo. Infatti, sussistono nel caso di specie i gravi motivi di cui all’art. 31 TUI e corrisponde all’interesse del minore autorizzare la permanenza della madre sul territorio italiano al fine di prestare la giusta e doverosa assistenza al minore garantendo la coesione familiare, atteso che nel paese di origine la patologia del bambino non potrebbe essere adeguatamente curata per i costi elevatissimi. Il periodo di cinque anni è tempo ritenuto adeguato a...
Tribunale per i minorenni di Napoli, decr. del 27 giugno 2014

28/5/2014 - Italiana - Civile - Cassazione
I provvedimenti riguardanti il soggetto minorenne in possesso della doppia cittadinanza devono essere disposti dal giudice straniero (nel caso di specie, quello cubano) se il fanciullo ha trascorso all’estero – presso la madre e i nonni – il primo periodo di vita, indipendentemente dal fatto che abbia poi trascorso in Italia diversi mesi con visto turistico, atteso che in questi casi rileva il criterio della abituale residenza del minore al momento della proposizione della domanda. Corte di cassazione, sez. un. civili, sent. n. 11915 del 28 maggio 2014 Svolgimento del processo 1. Con dec...
Corte di cassazione, sez. un. civili, sent. n. 11915 del 28 maggio 2014

28/5/2014 - Italiana - Civile - Cassazione
È illegittimo il provvedimento di espulsione adottato nei confronti dello straniero che ha presentato in ritardo la domanda di rinnovo del permesso di soggiorno, rilasciato per motivi familiari, se manca qualunque riferimento alle ragioni per cui non è stata presa in considerazione la situazione familiare legittimante l’applicazione della clausola di salvaguardia. Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 12006 del 28 maggio 2014 Sul ricorso proposto da: A E. nato a Old Salem (Marocco) il **/**/**, elettivamente domiciliato in Roma, piazza Mazzini 8, presso l'avvocato Francesco Precen...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 12006 del 28 maggio 2014

26/5/2014 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In integrale riforma della sentenza impugnata, va accolto il ricorso di primo grado avverso il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno, a motivo di una sentenza di condanna per i reati di cui agli artt. 628, co. 2, e 337 c.p. Infatti, la Corte cost. ha di recente precisato che l’art. 5, co. 5, TUI, novellato dal d.lgs. n. 5/2007, si applica anche ad un caso (come quello di specie), nel quale lo straniero, ormai maggiorenne, abbia esercitato il ricongiungimento familiare, in quanto tale ricongiungimento, che è uno degli elementi che la p.a. competente deve valutare allorché esamina l...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 2694 del 26 maggio 2014

20/5/2014 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In riforma della sentenza del Tar, è accolto il ricorso avverso il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno, basato sull’esistenza di una condanna, a carico dello straniero, per i reati di ricettazione (art. 648 c.p.) e commercio di prodotti con segni falsi (art. 474 c.p.). Infatti, la Corte costituzionale ha interpretato la disposizione dell’art. 5, co. 5, secondo periodo TUI, estendendone la portata alle situazioni familiari costituitesi in Italia, assimilabili al ricongiungimento familiare. Tali disposizioni sono applicabili anche al caso di rinnovo e di revoca del permesso di sogg...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 2580 del 20 maggio 2014

29/4/2014 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In riforma della sentenza di primo grado, va accolto il ricorso avverso il provvedimento con il quale veniva disposta la revoca del permesso di soggiorno per lungo soggiornanti, provvedimento motivato dalle due condanne subite dall’interessato per spaccio di stupefacenti e per immigrazione clandestina e dalla considerazione che la lunga durata del soggiorno e la situazione familiare non sono rilevanti dal momento che il comportamento dell’interessato rivela scarsa integrazione sociale ed è gravemente pregiudizievole per la famiglia e, in specie, per i figli minori. Infatti, secondo i rece...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 2205 del 29 aprile 2014