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Risultati della ricerca per: “Regolarizzazione/Sanatoria”

Sono state trovate 450 decisioni - pagina Pagina 14 di 45

11/2/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’art. 5, co. 1, d.lgs. 109/2012 tipizza i documenti valutabili nell’ambito della procedura di emersione del lavoro irregolare, al fine di assicurarne l’affidabilità delle risultanze ed evitare applicazioni fraudolente della disciplina. Pertanto, la presentazione di documentazione falsa osta automaticamente all’accoglimento dell’istanza di regolarizzazione, a prescindere dall’accertamento della falsità in sede penale. TAR Campania, sez. VI, 11 febbraio 2020, n. 671 (n. 355) Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania(Sezione Sesta)ha pronunciato la presente  SENTENZA su...
TAR Campania, sez. VI, 11 febbraio 2020, n. 671

3/2/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
1. Legittimato attivo ad avviare il procedimento di emersione del lavoro irregolare ex art. 1-ter, l. 102/2009 è solo il datore di lavoro; nondimeno, in considerazione degli effetti che detta procedura produce nella sfera soggettiva del lavoratore straniero interessato, a questi deve riconoscersi – secondo il principio di cui all’art. 24, Cost. – la legittimazione ad agire in sede giurisdizionale avverso il provvedimento lesivo del proprio interesse legittimo all’emersione dal sommerso.2. La segnalazione dello straniero nel SIS vincola la discrezionalità dell’Amministrazione, precl...
TAR Puglia, sez. II, 3 febbraio 2020, n. 138

21/11/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
La revoca del contratto di soggiorno e il rigetto della domanda di emersione di lavoro irregolare ex art. 5, co. 12, d.lgs. 109/2012, costituiscono atti vincolati per la Pubblica amministrazione. Ne consegue l’irrilevanza della presentazione di documentazione successiva quando è accertata in modo incontrovertibile la non veridicità dei dati presentati nella dichiarazione originaria. Infine, qualora le ragioni addotte a sostegno del ricorso contro il provvedimento della PA siano palesemente insussistenti va revocata l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato disposta in via provvisori...
TAR Lazio, sez. I ter, 21 novembre 2019, n. 13383

20/5/2019 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
La conversione del permesso di soggiorno da lavoro stagionale a lavoro subordinato (prevista dal cd. decreto flussi per l’anno 2014) è subordinata allo svolgimento di attività lavorativa per almeno tre mesi, ma non anche al versamento dei relativi obblighi previdenziali. L’inadempienza, se imputabile al datore di lavoro, non può essere posta a carico del lavoratore medesimo che non ha strumenti sostitutivi per adempiervi ed è altresì parte danneggiata dal mancato versamento dei suoi contributi. Consiglio di Stato, sez. III, 20 maggio 2019, n. 03224 (n. 339) Il Consiglio di Statoin sed...
Consiglio di Stato, sez. III, 20 maggio 2019, n. 03224

10/4/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
Non può trovare applicazione l’art. 5 comma 11-bis del d.lgs. n. 109/2012, che ammette il rilascio di un permesso di soggiorno per attesa occupazione quando la dichiarazione di emersione sia rigettata “per cause imputabile esclusivamente al datore di lavoro”. Quest’ultima locuzione si riferisce infatti a comportamenti successivi e non anche ai comportamenti indispensabili per l’attivazione della procedura o per la dimostrazione dell’effettività del rapporto di lavoro, come la sussistenza della capacità economica e la regolarizzazione retributiva, previdenziale e fiscale.TAR Tosc...
TAR Toscana, sez. II, 10 aprile 2019, n. 00539

26/3/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
Nel corso dell’opposizione giudiziale al decreto di espulsione disposto nella pendenza del procedimento d'emersione del rapporto lavorativo il ricorrente non può eccepire l’inespellibilità per la violazione dell’art. 5, c. 11, d.lgs. 109/2012, ritenendo che la notifica del rigetto dell’istanza di emersione del rapporto di lavoro non si sia perfezionata, perché non avvenuta nei modi previsti dall’art. 140 c.p.c. La legge infatti non prescrive alcun obbligo in tal senso, per cui è sufficiente che l’interessato abbia avuto piena e completa conoscenza del rigetto.Corte di cassazion...
Corte di cassazione, sez. I, 26 marzo 2019, n. 8372

21/3/2019 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
L’art. 5, comma 11-bis, dell’art. 5 del d.lgs. n. 109/2012, come introdotto dall’art. 9, comma 10 del d.l. n. 76/2013, convertito nella l. n. 99/2013, ha previsto che al lavoratore straniero va rilasciato un permesso di soggiorno per motivi di attesa occupazione, qualora la procedura di emersione sia rigettata per cause imputabili esclusivamente al datore di lavoro. In tal caso è onere della pubblica amministrazione convocare o, comunque, mettere in condizione l’interessato di essere convocato presso lo Sportello unico immigrazione per formalizzare tale richiesta.Consiglio di Stato, s...
Consiglio di Stato, sez. III, 21 marzo 2019, n. 01861

18/12/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittimo il rigetto, da parte della Prefettura, della dichiarazione di emersione dal lavoro illegale presentata dal datore di lavoro straniero laddove il reddito imponibile, ovvero la capacità economica datoriale, risulta essere gravemente insufficiente a sostenere l'asserito rapporto di lavoro domestico con un connazionale e rende verosimile ritenere l’inesistenza stessa di quest’ultimo rapporto di lavoro, essendo il reddito residuale complessivo della famiglia dell’asserito datore di lavoro illegale (sei componenti) tale da collocare tale famiglia in condizioni di oggettiva indige...
TAR Emilia Romagna, sez. II, 18 dicembre 2018, n. 987

23/7/2018 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
L’art. 5 del d.lgs. 16 luglio 2012, n. 109 stabilisce, al comma 1, i termini secondo cui i datori di lavoro che occupino irregolarmente alle proprie dipendenze da almeno tre mesi, e continuino ad occuparli, lavoratori stranieri, possono dichiarare la sussistenza del rapporto di lavoro allo sportello unico per l'immigrazione. La disciplina in argomento persegue una dichiarata finalità di sanatoria e indica tassativamente le condizioni che consentono di accordare il relativo beneficio, e stante la sua natura eccezionale, non può che essere ritenuta di stretta interpretazione. Il fatto che il...
Consiglio di Stato, sez. III, 23 luglio 2018, n. 4457

12/3/2018 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Va escluso che la segnalazione Schengen abbia efficacia ostativa automatica all’accoglimento dell’istanza di regolarizzazione del cittadino straniero, con conseguente maggiore intensità dell’onere motivazionale incombente all’Amministrazione, la quale non può limitarsi, come nel caso di specie, a porre a fondamento della sua negativa determinazione l’esistenza di una segnalazione, ma deve mostrare di essersi soffermata sulla condotta che lo ha determinato, al fine di verificare che la stessa integri un rischio effettivo per l’ordine e la sicurezza pubblica.Consiglio di Stato, sez...
Consiglio di Stato, sez. III, 12 marzo 2018, n. 1566