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Risultati della ricerca per: “Regolarizzazione/Sanatoria”

Sono state trovate 443 decisioni - pagina Pagina 13 di 45

3/7/2020 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Il principio – affermato, in particolare, circa le falsificazioni inerenti al rapporto di lavoro – per cui l’utilizzo di documentazione contraffatta giustifica il diniego del rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno (art. 4, co. 2 e art. 5, co. 8 bis TUI) si applica a qualsiasi ipotesi di contraffazione concernente i presupposti del titolo. Ne segue che è legittimo il diniego di emersione dal lavoro nero per assistenza alla persona/sostegno al bisogno familiare qualora il certificato medico allegato dallo straniero si riveli contraffatto. Consiglio di Stato, sez. III, 3 luglio 2020,...
Consiglio di Stato, sez. III, 3 luglio 2020, n. 4279

15/6/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
Nel novero delle cause imputabili al datore di lavoro che – pregiudicando la procedura di regolarizzazione a danno dello straniero – consentono il rilascio del permesso di soggiorno per attesa occupazione, sono comprese esclusivamente le condotte o le circostanze ad esso riferibili verificatesi dopo la domanda di emersione, quando il lavoratore straniero, sussistendone le condizioni, ha già virtualmente maturato il diritto alla regolarizzazione. Ciò non avviene, in particolare, quando la condotta del datore di lavoro determini l’originario difetto dei presupposti per l’emersione prev...
TAR Emilia Romagna, sez. staccata di Parma, sez. I, 15 giugno 2020, n. 116

4/3/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’iniziativa del procedimento di emersione è rimessa dall’art. 1-ter della legge 102/2009 al datore di lavoro. Ne segue che, ove il datore di lavoro dimostri il suo disinteresse per il buon esito del procedimento, l’Amministrazione non può concluderlo con un provvedimento finale favorevole all’emersione del lavoratore straniero. È pertanto legittima, trattandosi di atto vincolato, l’archiviazione del procedimento per il rilascio del permesso di soggiorno disposta dal Questore conseguentemente al rigetto dell’istanza di emersione da parte dello Sportello unico a causa della manca...
TAR Lazio, sez. I ter, 4 marzo 2020, n. 2852

11/2/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’art. 5, co. 1, d.lgs. 109/2012 tipizza i documenti valutabili nell’ambito della procedura di emersione del lavoro irregolare, al fine di assicurarne l’affidabilità delle risultanze ed evitare applicazioni fraudolente della disciplina. Pertanto, la presentazione di documentazione falsa osta automaticamente all’accoglimento dell’istanza di regolarizzazione, a prescindere dall’accertamento della falsità in sede penale. TAR Campania, sez. VI, 11 febbraio 2020, n. 671 (n. 355) Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania(Sezione Sesta)ha pronunciato la presente  SENTENZA su...
TAR Campania, sez. VI, 11 febbraio 2020, n. 671

3/2/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
1. Legittimato attivo ad avviare il procedimento di emersione del lavoro irregolare ex art. 1-ter, l. 102/2009 è solo il datore di lavoro; nondimeno, in considerazione degli effetti che detta procedura produce nella sfera soggettiva del lavoratore straniero interessato, a questi deve riconoscersi – secondo il principio di cui all’art. 24, Cost. – la legittimazione ad agire in sede giurisdizionale avverso il provvedimento lesivo del proprio interesse legittimo all’emersione dal sommerso.2. La segnalazione dello straniero nel SIS vincola la discrezionalità dell’Amministrazione, precl...
TAR Puglia, sez. II, 3 febbraio 2020, n. 138

21/11/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
La revoca del contratto di soggiorno e il rigetto della domanda di emersione di lavoro irregolare ex art. 5, co. 12, d.lgs. 109/2012, costituiscono atti vincolati per la Pubblica amministrazione. Ne consegue l’irrilevanza della presentazione di documentazione successiva quando è accertata in modo incontrovertibile la non veridicità dei dati presentati nella dichiarazione originaria. Infine, qualora le ragioni addotte a sostegno del ricorso contro il provvedimento della PA siano palesemente insussistenti va revocata l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato disposta in via provvisori...
TAR Lazio, sez. I ter, 21 novembre 2019, n. 13383

20/5/2019 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
La conversione del permesso di soggiorno da lavoro stagionale a lavoro subordinato (prevista dal cd. decreto flussi per l’anno 2014) è subordinata allo svolgimento di attività lavorativa per almeno tre mesi, ma non anche al versamento dei relativi obblighi previdenziali. L’inadempienza, se imputabile al datore di lavoro, non può essere posta a carico del lavoratore medesimo che non ha strumenti sostitutivi per adempiervi ed è altresì parte danneggiata dal mancato versamento dei suoi contributi. Consiglio di Stato, sez. III, 20 maggio 2019, n. 03224 (n. 339) Il Consiglio di Statoin sed...
Consiglio di Stato, sez. III, 20 maggio 2019, n. 03224

10/4/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
Non può trovare applicazione l’art. 5 comma 11-bis del d.lgs. n. 109/2012, che ammette il rilascio di un permesso di soggiorno per attesa occupazione quando la dichiarazione di emersione sia rigettata “per cause imputabile esclusivamente al datore di lavoro”. Quest’ultima locuzione si riferisce infatti a comportamenti successivi e non anche ai comportamenti indispensabili per l’attivazione della procedura o per la dimostrazione dell’effettività del rapporto di lavoro, come la sussistenza della capacità economica e la regolarizzazione retributiva, previdenziale e fiscale.TAR Tosc...
TAR Toscana, sez. II, 10 aprile 2019, n. 00539

26/3/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
Nel corso dell’opposizione giudiziale al decreto di espulsione disposto nella pendenza del procedimento d'emersione del rapporto lavorativo il ricorrente non può eccepire l’inespellibilità per la violazione dell’art. 5, c. 11, d.lgs. 109/2012, ritenendo che la notifica del rigetto dell’istanza di emersione del rapporto di lavoro non si sia perfezionata, perché non avvenuta nei modi previsti dall’art. 140 c.p.c. La legge infatti non prescrive alcun obbligo in tal senso, per cui è sufficiente che l’interessato abbia avuto piena e completa conoscenza del rigetto.Corte di cassazion...
Corte di cassazione, sez. I, 26 marzo 2019, n. 8372

21/3/2019 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
L’art. 5, comma 11-bis, dell’art. 5 del d.lgs. n. 109/2012, come introdotto dall’art. 9, comma 10 del d.l. n. 76/2013, convertito nella l. n. 99/2013, ha previsto che al lavoratore straniero va rilasciato un permesso di soggiorno per motivi di attesa occupazione, qualora la procedura di emersione sia rigettata per cause imputabili esclusivamente al datore di lavoro. In tal caso è onere della pubblica amministrazione convocare o, comunque, mettere in condizione l’interessato di essere convocato presso lo Sportello unico immigrazione per formalizzare tale richiesta.Consiglio di Stato, s...
Consiglio di Stato, sez. III, 21 marzo 2019, n. 01861