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Risultati della ricerca per: “Visto d'ingresso/Schengen/respingimento”

Sono state trovate 333 decisioni - pagina Pagina 22 di 34

28/2/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
Non è ammesso il ricongiungimento familiare del coniuge del cittadino straniero già regolarmente soggiornante con altro coniuge in Italia anche se la domanda è stata presentata dal figlio e non dal coniuge. Infatti, la legge non distingue soggettivamente la provenienza della domanda al fine di evitare l’insorgenza nell’ordinamento italiano della poligamia, contraria all’ordine pubblico. Inoltre l’Amministrazione non è obbligata ad accertare che il richiedente (nel caso di specie, il figlio) abbia agito per conto del proprio genitore, atteso che il divieto della poligamia non è con...
Corte di cassazione, ord. n. 4984 del 28 febbraio 2013

19/2/2013 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È accolto l’appello proposto dal Ministero degli affari esteri e, quindi, in riforma della sentenza impugnata, va respinto il ricorso proposto in primo grado avverso il diniego del visto d’ingresso per motivi di turismo. Infatti, i richiedenti non hanno comprovato in modo adeguato la stabilità della loro situazione economica, posto che – al di là della garanzia prestata dalla loro figlia ai sensi dell’art. 4, co. 3, TUI e della comprova dell’avvenuta prenotazione del volo di rientro nel loro Paese d’origine (le Filippine) in data anteriore a quella della scadenza del visto d’i...
Consiglio di Stato, sez. IV, sent. n. 1027 del 19 febbraio 2013

24/1/2013 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Va confermato – in accoglimento dell’appello presentato dai Ministeri degli Affari esteri e dell’Interno – il provvedimento di rigetto della domanda di rilascio del visto in ingresso in Italia per lavoro autonomo presentata dalla cittadina ucraina all’Ambasciata d’Italia a Kiev. Infatti, la qualifica dichiarata dall’interessata (supporto alle rappresentazioni artistiche) non appare classificabile in una delle categorie previste dal DPCM 1 aprile 2010 per i nuovi ingressi di lavoratori autonomi che, invece, prevede la concessione dell’autorizzazione in parola solo a imprenditori...
Consiglio di Stato, sez. IV, sent. n. 476 del 24 gennaio 2013

23/1/2013 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Non può essere accolto l’appello contro la sentenza di primo grado che aveva respinto il ricorso contro il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno, considerato che era pervenuta dalla Svizzera una segnalazione di inammissibilità ai sensi dell’art. 96 della Convenzione Schengen, in quanto lo straniero era risultato responsabile della commissione in quel Paese di gravi reati in materia di stupefacenti. Infatti l’art. 3, co. 4, TUI, prevede che non possano fare ingresso in Italia i soggetti per i quali vi ostano gli obblighi assunti con l’adesione a specifici accordi internazional...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 422 del 23 gennaio 2013

11/1/2013 - Italiana - Amministrativo - TAR
Va accolto il ricorso avverso il provvedimento di rigetto del visto di ingresso per lavoro subordinato domestico emesso dall’Ambasciata Italiana di Islamabad, rigetto basato sul presupposto dell’assenza del necessario nulla osta telematico. In realtà, lo straniero, perduto il nulla osta, aveva fatto regolare denuncia del suo smarrimento alle Autorità competenti in Pakistan. Dunque, l’Ambasciata non avrebbe potuto fondatamente opporre il rifiuto, sulla base unicamente dell’assenza dell’originale, visto che agli atti risultava la presenza di una copia conforme del nulla osta e, perci...
Tar Lazio, sez. I - Quater, sent. n. 251 dell’11 gennaio 2013

8/1/2013 - Italiana - Amministrativo - TAR
È fondata la domanda risarcitoria avanzata nei riguardi dell’amministrazione degli interni dalla straniera, cittadina tunisina, a cui era stato rifiutato il visto d’ingresso sulla base di un illegittimo diniego di rinnovo del permesso di soggiorno. Infatti, l’illegittimità dei predetti provvedimenti è stata accertata con sentenza passata in giudicato, circostanza da cui si può presumere la colpa della p.a. sulla quale grava l’onere – non assolto nel caso de qua – di dimostrare che si è trattato di un errore scusabile. Tutto ciò, nell’impossibilità di accertare il preciso a...
Tar Liguria, sez. II, sent. n. 10 dell’8 gennaio 2013

4/1/2013 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Va annullato (in accoglimento dell’appello) il provvedimento di rigetto della domanda di visto per lavoro subordinato emesso dall’Ambasciata d’Italia a New Delhi, sulla base della esistenza di una segnalazione Schengen a carico del richiedente. Infatti, la segnalazione Schengen - priva della indicazione del paese di provenienza - non costituisce, per la sua genericità, una motivazione sufficiente del provvedimento di rigetto del visto, ma dovrebbe giustificare un proseguimento di attività istruttoria. Tale difetto di istruttoria, incidendo sulla motivazione, non è sostituibile dalla m...
Consiglio di Sato, sez. III, sent. n. 2 del 4 gennaio 2013

20/12/2012 - Italiana - Amministrativo - TAR
È annullato il diniego di visto di ingresso per turismo opposto dall’Ambasciata di Bogotà alla figlia minore della cittadina colombiana, diniego che si fonda sul rilievo del cd. rischio migratorio, posto che non sarebbe comprovata la volontà della minore di rientrare in Colombia. Infatti, una volta accertato che la minore ha i mezzi per entrare e fermarsi temporaneamente in Italia, l’amministrazione avrebbe dovuto indicare elementi concreti, da cui desumere l’assenza di un radicamento in Colombia della parte istante. Appare, dunque, fondata la censura di violazione di legge, per esser...
Tar Lazio, sez. I- Quater, sent. n. 10667 del 20 dicembre 2012

14/12/2012 - Italiana - Civile - Merito
È illegittimo il provvedimento emesso dal Consolato generale di Casablanca con il quale è stato negato il visto d’ingresso per motivi familiari, nei confronti del minore affidato con atto di Kafalah alla parente cittadina italiana. Infatti, la Kafalah islamica è equiparabile all’affidamento familiare nazionale, posto che entrambi non hanno effetti legittimanti e non incidono sullo status del minore. Pertanto, il rifiuto del visto d’ingresso basato solo sul presupposto del mancato stato di abbandono del minore, è del tutto illegittimo, atteso che la Kafalah non presuppone lo stato di ...
Tribunale di Firenze, sent. n. 4279 del 14 dicembre 2012

5/10/2012 - Italiana - Amministrativo - TAR
È inammissibile, per carenza di legittimazione attiva del ricorrente, il ricorso avverso il provvedimento di rifiuto del visto per cure mediche del minore straniero emesso dall’ambasciata d'Italia in Congo. Infatti tale ricorso è stato presentato dallo zio materno del minore, il quale non è titolare della posizione giuridica per la quale ha instaurato il giudizio, che compete al solo minore, e può venire azionata da chi ne eserciti la tutela, unico soggetto legittimato in tal senso. Ciò non toglie che la domanda di visto possa venire presentata nuovamente all’Ambasciata, atteso che pe...
Tar Lazio, sez. I- Quater, sent. n. 5312 del 5 ottobre 2012