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Risultati della ricerca per: “Visto d'ingresso/Schengen/respingimento”

Sono state trovate 333 decisioni - pagina Pagina 12 di 34

22/2/2018 - Italiana - Civile - Cassazione
Se è vero che l’autorità consolare ha il potere-dovere di accertare la sussistenza in concreto dei presupposti per il rilascio del visto per ricongiungimento familiare, va tuttavia ribadito che in tale accertamento essa non può negare in via di principio valore probatorio alla documentazione ufficiale dello status filiationis proveniente dalle competenti autorità del paese di nascita dell’interessato, ancorché tale documentazione non possa dirsi assistita da fede privilegiata. Spetta pertanto all’Amministrazione – e quindi al giudice in caso di contenzioso – valutare, in funzion...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 22 febbraio 2018, n. 4379

5/2/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’apprezzamento dell’amministrazione sull’istanza di visto di residenza elettiva (punto 13, all. A, d.m. 11.5.2011 disciplinato dal punto 13, all. A, d.m. 11.5.2011) deve muovere dal riscontro della sussistenza dei requisiti di “ammissibilità” per poi arrivare, all’esito di una puntuale analisi delle “risorse” dell’interessato, all’espressione di un giudizio sulla sua reale ed effettiva capacità di insediarsi stabilmente sul territorio nazionale senza necessità di esercitare attività lavorative. Si tratta dunque di una valutazione ampiamente discrezionale, soggiacente...
TAR Lazio, sez. III-ter, 5 febbraio 2018 n. 1396

5/2/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il visto per residenza elettiva rientra nel campo applicativo della deroga al generale obbligo di motivare i provvedimenti amministrativi prevista dall’art. 4, co. 2, 5° per., d.lgs. n. 286/98 (“[…] per motivi di sicurezza o di ordine pubblico il diniego non deve essere motivato, salvo quando riguarda le domande di visto presentate ai sensi degli articoli 22, 24, 26, 27, 28, 29, 36 e 39”, relativi agli ingressi per lavoro subordinato, stagionale e autonomo e ai “casi particolari”, nonché a quelli per “unità familiare” e “ricongiungimento familiare”, per “cure me...
TAR Lazio, sez. III-ter, 5 febbraio 2018, n. 1397

1/2/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione dell’impugnato provvedimento di rifiuto del visto di ingresso per lavoro autonomo, considerato che la fattispecie non può farsi rientrare nell’ambito della previsione di cui all’art. 26, co. 2, d.lgs. 286/1998, a mente del quale “…lo straniero che intenda… costituire società di capitale o di persone o accedere a cariche societarie…” posto che la società, sebbene inattiva, risulta già costituita prima della presentazione dell’istanza di visto di ingresso, e che la medesima non presenta i requisiti di cui al punto 7 co. 2...
Tar Lazio, sez. III-ter, ord. 1 febbraio 2018, n. 564

16/1/2018 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 25, paragrafo 2, della Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen del 19 giugno 1990, dev’essere interpretato nel senso che, se allo Stato contraente che intenda adottare una decisione di rimpatrio, accompagnata dal divieto d’ingresso e di soggiorno nello spazio Schengen, nei confronti di un cittadino di un paese terzo in possesso di un titolo di soggiorno in corso di validità, rilasciato da un altro Stato contraente, è consentito avviare la procedura di consultazione prevista da detta disposizione anche anteriormente all’adozione della decisione medesima, l’...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. V, 16 gennaio 2018, C 240/17

20/12/2017 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Sono inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 10, comma 2, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), in riferimento agli artt. 10, secondo comma, 13, secondo e terzo comma, e 117, primo comma, della Costituzione, quest’ultimo in relazione all’art. 4, paragrafo 4, della direttiva 16 dicembre 2008, n. 2008/115/CE (Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpa...
Corte costituzionale, 20 dicembre 2017, n. 275

13/12/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 32, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 810/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, che istituisce un codice comunitario dei visti, e successive modificazioni, letto alla luce dell’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, deve essere interpretato nel senso che esso fa obbligo agli Stati membri di prevedere una procedura di ricorso contro le decisioni di diniego di visto, le cui modalità siano definite dall’ordinamento giuridico del singolo Stato membro nel rispetto dei principi di equivalenza e di effettività. Tale pro...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, 13 dicembre 2017, n. C 403/16

23/10/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
In materia di immigrazione, l’appello, ex art. 702 quater c.p.c., contro l’ordinanza del tribunale reiettiva del ricorso avverso il diniego di permesso di soggiorno per motivi familiari nonché avverso gli altri provvedimenti amministrativi in materia di diritto all’unità familiare (nel caso di specie, visto d’ingresso), va proposto con atto di citazione, e non con ricorso.La verifica della tempestività dell’impugnazione va dunque effettuata calcolando il termine di trenta giorni dalla data di notifica dell’atto introduttivo alla parte appellata.Infatti il d.lgs. n. 286 del 1998,...
Corte di cassazione, sez. VI – 1, ord. 23 ottobre 2017, n. 25077

21/6/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 67, paragrafo 2, TFUE e gli articoli 20 e 21 del regolamento (CE) n. 562/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2006, che istituisce un codice comunitario relativo al regime di attraversamento delle frontiere da parte delle persone (codice frontiere Schengen), come modificato dal regolamento (UE) n. 610/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, devono essere interpretati nel senso che ostano ad una normativa nazionale che attribuisce alle autorità di polizia dello Stato membro interessato la competenza a controllare l’identità di qualu...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, 21 giugno 2017, n. C 9/16

23/5/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato di arresto europeo, la nozione di “residenza” rilevante ai fini del rifiuto di consegna di un cittadino di altro Paese membro dell’Unione, ai sensi dell’art. 18, lett. r), della legge 22 aprile 2005 n. 69, presuppone un radicamento reale e non estemporaneo della persona nello Stato, desumibile dalla legalità della sua presenza in Italia, dall’apprezzabile continuità temporale e stabilità della stessa, dalla distanza temporale tra quest’ultima e la commissione del reato e la condanna conseguita all’estero, dalla fissazione in Italia della sede principale (anc...
Corte di cassazione, sez. VI, 23 maggio 2017, n. 26513