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Risultati della ricerca per: “Visto d'ingresso/Schengen/respingimento”

Sono state trovate 333 decisioni - pagina Pagina 10 di 34

21/2/2019 - Italiana - Civile - Merito
Le documentate condizioni di salute del minore straniero, l’impossibilità del medesimo di essere adeguatamente e rapidamente operato nel paese di origine [Nigeria] e in quello di transito [Libia], stanti le gravi condizioni di insicurezza di tale paese, nonché la necessità di ricomporre l’unità familiare, specie in presenza delle peculiari condizioni di salute nelle quali si trova, evidenziano la sussistenza di una condizione di particolare vulnerabilità del minore e giustificano, alla luce della natura fondamentale delle garanzie in questione, l’urgente concessione del visto di ing...
Tribunale di Roma, sez. diritti della persona e immigrazione, 21 febbraio 2019

21/2/2019 - Italiana - Civile - Merito
Al minore privo di documenti che si trova in Libia ma identificato dall’OIM, in considerazione della natura dei diritti fondamentali posti a fondamento della domanda di ricongiungimento formulata dalla madre regolarmente soggiornante in Italia con permesso di soggiorno per motivi umanitari, può essere rilasciato un visto d’ingresso in Italia per urgenti motivi umanitari ai sensi dell’art. 25 Regolamento CE 810/09 (Codice dei visti). Le condizioni di salute del minore e il perdurare della lontananza dalla madre possono certamente tradursi in un pregiudizio irreparabile per il minore stes...
Tribunale ordinario di Roma, sez. diritti della persona e immigrazione, 21 febbraio 2019

18/2/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il cittadino straniero, entrato in Italia con visto turistico e sprovvisto di titolo di soggiorno, che rientra nel Paese di origine non può fare domanda di visto di reingresso, poiché ai sensi dell’art. 8 del d.P.R. n. 394 del 1999 e dell’allegato A, punto n. 12, del d.m. 11 maggio 2011 tale possibilità è riservata solo allo straniero regolarmente soggiornante in Italia oppure il cui documento di soggiorno sia scaduto da non più di sessanta giorni e ne sia stato chiesto il rinnovo nel rispetto dei termini.TAR Lazio, sez. III-ter, 18 febbraio 2019, n. 2183(n. 333) Il Tribunale Amminist...
TAR Lazio, sez. III-ter, 18 febbraio 2019, n. 2183

7/2/2019 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Le rappresentanze diplomatico-consolari sono competenti all’esame delle domande ai fini del rilascio dei visti Schengen uniformi. Tra le valutazioni cui sono tenute a compiere vi è anche quella, ai sensi dell'art. 4 d.m. n. 850 dell’11 maggio 2011, del “rischio di immigrazione illegale”, valutazione che rientra in una sfera di ampia discrezionalità amministrativa; per converso, ricade sul richiedente il visto un particolare onere probatorio in ordine alla dimostrazione degli elementi contrari, sebbene non al punto da ritenere sussistente al riguardo una presunzione negativa, neppure ...
Consiglio di Stato, sez. IV, 7 febbraio 2019, n. 00911

15/1/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
Osta, al rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di studio e, dunque, ai fini della permanenza sul territorio italiano del cittadino straniero, la condanna penale per reati legati alla violenza sessuale ex art. 609-bis c.p. Invero, data la natura stessa del reato su cui poggia la condanna penale, che denota una particolare pericolosità sociale del soggetto richiedente il rinnovo, non può prendersi in considerazione l’integrazione sociale del soggetto ai fini del rinnovo; a tal proposito, ai sensi dell’art. 4, co. 3, TUI, all’Amministrazione responsabile del procedimento di rinnovo...
TAR Liguria, sez. II, 15 gennaio 2019, n. 35

10/1/2019 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Qualora il giudice del rinvio abbia posto una questione pregiudiziale sulle presunte violazioni, da parte dell’Irlanda, dell’articolo 5, paragrafo 2, della direttiva 2004/38, avendo impiegato circa due anni per trattare domande di visto d’ingresso per ricongiungimento familiare, se, nel corso nel procedimento davanti alla Corte, tali domande di visto controverse siano state tutte rigettate ed impugnate mediante azioni giudiziarie che non hanno avuto accoglimento, nonostante lo stesso giudice abbia inteso comunque mantenere la domanda di pronuncia pregiudiziale dal momento che una siffatt...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I., ordinanza del 10 gennaio 2019, causa C-169/18

9/1/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
Ai sensi dell'art. 14, par. 2, del regolamento n. 2016/399/CE, che istituisce un codice unionale relativo al regime di attraversamento delle frontiere da parte delle persone, il cosiddetto Codice frontiere Schengen, il decreto di respingimento emesso nei confronti di un cittadino di un Pese terzo da parte della polizia di frontiera, non necessita dell'attestazione di conformità all'originale. Infatti, essendo il decreto redatto in triplice copia sul modello uniforme predisposto dal suddetto regolamento, non è necessaria alcuna attestazione di conformità all'originale posto che il provvedime...
Corte di cassazione, sez. I, ord. 9 gennaio 2019, n. 283

13/12/2018 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La normativa nazionale di uno Stato aderente alla cosiddetta Area Schenghen, non può imporre alle compagnie di trasporti transfrontaliero a mezzo autobus che conducono persone all'interno del territorio dello Stato membro in questione, di controllare il passaporto e i documenti attestanti il regolare attraversamento della frontiera dei passeggeri. Infatti, se così fosse, la normativa interna si porrebbe in netto contrasto con l’articolo 67, paragrafo 2, TFUE nonché l’articolo 21 del regolamento (CE) n. 562/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un codice comunitario...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. 13 dicembre 2018, C-412/17 e C-474/17

7/8/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
In presenza di iscrizioni ex art. 21, par. 3, lett. d), del Codice visti, l’autorità consolare italiana può respingere l’istanza di visto limitandosi a riportare la motivazione standardizzata prevista dal “modulo uniforme”, senza necessità di indicare lo Stato o gli Stati autori della segnalazione o le ragioni della stessa, e ciò in deroga al generale obbligo di motivare i provvedimenti amministrativi prevista dall’art. 4, co. 2, 5° periodo, TUI.TAR Lazio, sez. III ter, 7 agosto 2018, n. 8843(n. 325) Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio(Sezione Terza Ter)ha pronu...
TAR Lazio, sez. III ter, 7 agosto 2018, n. 8843

7/8/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
In presenza di iscrizioni ex art. 21, par. 3, lett. d), cod. visti, l’autorità consolare italiana può respingere l’istanza di visto uniforme Schengen (affari) limitandosi a riportare la motivazione standardizzata di cui al “modulo uniforme” per la notificazione e la motivazione del rifiuto (per minaccia per l’ordine pubblico, la sicurezza interna, la salute pubblica quale definita all’articolo 2, paragrafo 19 del Regolamento (CE) n. 562/2006 (codice frontiere Schengen) o per le relazioni internazionali di uno o più Stati membri), senza necessità di indicare lo Stato o gli St...
TAR Lazio, sez. III ter, 7 agosto 2018, n. 8844