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Risultati della ricerca per: “Visto d'ingresso/Schengen/respingimento”

Sono state trovate 327 decisioni - pagina Pagina 11 di 33

5/4/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Ai fini del giudizio sul diniego di visto d’ingresso per residenza elettiva, impregiudicato il merito, la persistente inottemperanza della PA all’ordine di depositare una “documentata relazione di chiarimenti sui fatti di causa, unitamente a copia degli atti compiuti nell’ambito del procedimento conclusosi con il provvedimento impugnato”, impone di reiterare l’incombente, con l’avvertenza che il contegno di persistente inottemperanza potrà essere valutato ai sensi dell’art. 64, co. 4, c.p.a.TAR Lazio, sez. III-ter, ord. 5 aprile 2018, n. 3796(n. 311) Il Tribunale Amministrat...
TAR Lazio, sez. III-ter, ord. 5 aprile 2018, n. 3796

28/3/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il d.l. 850/2011, al punto 12, stabilisce che il visto di reingresso è concesso, previo nulla osta della Questura, anche in favore dei cittadini stranieri privi di documento di soggiorno, perché smarrito o sottratto: presupposto indefettibile è che lo straniero abbia richiesto il rinnovo del permesso di soggiorno entro i termini di legge.Al riguardo, il furto/smarrimento del passaporto non può costituire motivo idoneo a giustificare la mancata richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno, posto che, tale evento non rientra tra i gravi e comprovati motivi che giustificano l’assenza dal ...
TAR Lazio, sez. III ter, 28 marzo 2018, n. 3487

12/3/2018 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Va escluso che la segnalazione Schengen abbia efficacia ostativa automatica all’accoglimento dell’istanza di regolarizzazione del cittadino straniero, con conseguente maggiore intensità dell’onere motivazionale incombente all’Amministrazione, la quale non può limitarsi, come nel caso di specie, a porre a fondamento della sua negativa determinazione l’esistenza di una segnalazione, ma deve mostrare di essersi soffermata sulla condotta che lo ha determinato, al fine di verificare che la stessa integri un rischio effettivo per l’ordine e la sicurezza pubblica.Consiglio di Stato, sez...
Consiglio di Stato, sez. III, 12 marzo 2018, n. 1566

8/3/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Se la richiesta d’ottemperanza proposta dal cittadino straniero fa valere un dictum riguardante un procedimento, quello avviato e concluso nel 2015, diverso dall’iter che ha portato all’adozione dell’ultimo diniego del visto per residenza elettiva del 2016, lesivo della sua posizione, ne consegue l’infondatezza della domanda stessa, ferma la domanda cognitoria oggetto del nuovo giudizio.È parimenti infondata, per le medesime ragioni, la domanda risarcitoria in quanto in sede di ottemperanza può essere proposta “azione di risarcimento dei danni connessi all’impossibilità o c...
TAR Lazio, sez. III ter, 8 marzo 2018, n. 2640

22/2/2018 - Italiana - Civile - Cassazione
Se è vero che l’autorità consolare ha il potere-dovere di accertare la sussistenza in concreto dei presupposti per il rilascio del visto per ricongiungimento familiare, va tuttavia ribadito che in tale accertamento essa non può negare in via di principio valore probatorio alla documentazione ufficiale dello status filiationis proveniente dalle competenti autorità del paese di nascita dell’interessato, ancorché tale documentazione non possa dirsi assistita da fede privilegiata. Spetta pertanto all’Amministrazione – e quindi al giudice in caso di contenzioso – valutare, in funzion...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 22 febbraio 2018, n. 4379

5/2/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’apprezzamento dell’amministrazione sull’istanza di visto di residenza elettiva (punto 13, all. A, d.m. 11.5.2011 disciplinato dal punto 13, all. A, d.m. 11.5.2011) deve muovere dal riscontro della sussistenza dei requisiti di “ammissibilità” per poi arrivare, all’esito di una puntuale analisi delle “risorse” dell’interessato, all’espressione di un giudizio sulla sua reale ed effettiva capacità di insediarsi stabilmente sul territorio nazionale senza necessità di esercitare attività lavorative. Si tratta dunque di una valutazione ampiamente discrezionale, soggiacente...
TAR Lazio, sez. III-ter, 5 febbraio 2018 n. 1396

5/2/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il visto per residenza elettiva rientra nel campo applicativo della deroga al generale obbligo di motivare i provvedimenti amministrativi prevista dall’art. 4, co. 2, 5° per., d.lgs. n. 286/98 (“[…] per motivi di sicurezza o di ordine pubblico il diniego non deve essere motivato, salvo quando riguarda le domande di visto presentate ai sensi degli articoli 22, 24, 26, 27, 28, 29, 36 e 39”, relativi agli ingressi per lavoro subordinato, stagionale e autonomo e ai “casi particolari”, nonché a quelli per “unità familiare” e “ricongiungimento familiare”, per “cure me...
TAR Lazio, sez. III-ter, 5 febbraio 2018, n. 1397

1/2/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione dell’impugnato provvedimento di rifiuto del visto di ingresso per lavoro autonomo, considerato che la fattispecie non può farsi rientrare nell’ambito della previsione di cui all’art. 26, co. 2, d.lgs. 286/1998, a mente del quale “…lo straniero che intenda… costituire società di capitale o di persone o accedere a cariche societarie…” posto che la società, sebbene inattiva, risulta già costituita prima della presentazione dell’istanza di visto di ingresso, e che la medesima non presenta i requisiti di cui al punto 7 co. 2...
Tar Lazio, sez. III-ter, ord. 1 febbraio 2018, n. 564

16/1/2018 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 25, paragrafo 2, della Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen del 19 giugno 1990, dev’essere interpretato nel senso che, se allo Stato contraente che intenda adottare una decisione di rimpatrio, accompagnata dal divieto d’ingresso e di soggiorno nello spazio Schengen, nei confronti di un cittadino di un paese terzo in possesso di un titolo di soggiorno in corso di validità, rilasciato da un altro Stato contraente, è consentito avviare la procedura di consultazione prevista da detta disposizione anche anteriormente all’adozione della decisione medesima, l’...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. V, 16 gennaio 2018, C 240/17

20/12/2017 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Sono inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 10, comma 2, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), in riferimento agli artt. 10, secondo comma, 13, secondo e terzo comma, e 117, primo comma, della Costituzione, quest’ultimo in relazione all’art. 4, paragrafo 4, della direttiva 16 dicembre 2008, n. 2008/115/CE (Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpa...
Corte costituzionale, 20 dicembre 2017, n. 275