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Risultati della ricerca per: “Reati e processo penale”

Sono state trovate 1069 decisioni - pagina Pagina 2 di 107

23/2/2024 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
A seguito dell’intervento della Corte costituzionale e del legislatore, la legge di esecuzione della decisione quadro sul mandato d’arresto europeo (MAE) prevede la possibilità di rifiutare la consegna (anche) del cittadino di un paese terzo «che legittimamente ed effettivamente risieda o dimori in via continuativa da almeno cinque anni sul territorio italiano» (art. 18 bis, co. 2, legge n. 69/2005). Sono pertanto manifestamente inammissibili, perché ormai prive di oggetto, le questioni di legittimità costituzionale sollevate (prima della modifica normativa) in riferimento agli artt. ...
Corte costituzionale, 23 febbraio 2024, n. 24

24/1/2024 - Italiana - Penale - Cassazione
È nulla la declaratoria di assenza pronunciata dal giudice di pace nei confronti di un imputato senza fissa dimora sul territorio nazionale, elettivamente domiciliato presso il difensore di ufficio, in assenza di un concreto contatto professionale con il proprio avvocato. Ne consegue la nullità della sentenza che condanna l’imputato per il reato di cui all’art. 14, co. 5 ter, TUI e la necessità di rinviare il giudizio al giudice di merito affinché provveda alla verifica della sussistenza di elementi dai quali poter desumere l'esistenza di un rapporto professionale effettivo, ai fini de...
Corte di cassazione, sez. I penale, 24 gennaio 2024, n. 3048

18/1/2024 - Italiana - Penale - Cassazione
La scriminante dello stato di necessità (art. 54 c.p. interpretato alla luce del diritto dell’Unione europea) è invocabile da una persona vulnerabile che risulti essere vittima di tratta in condizioni di asservimento nei confronti di soggetti a capo di organizzazioni criminali dedite al narcotraffico, nel cui ambito sia stata costretta a compiere operazioni di trasporto di sostanze stupefacenti, senza alcuna possibilità di sottrarsi concretamente alla situazione di pericolo ricorrendo alla protezione dell’Autorità. Al fine di stabilire se sussistono i presupposti dell’art. 54 c.p. in...
Corte di cassazione, sez. VI penale, 18 gennaio 2024, n. 2319

18/1/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittimo il diniego di conversione del permesso di soggiorno da motivi umanitari a motivi di lavoro per aver il richiedente prodotto una comunicazione UNILAV rivelatasi falsa. Il rifiuto, dunque, si basa sulla denuncia per il reato di cui all’art. 5, co. 8 bis, TUI giusto il quale esprime un principio sostanzialmente applicabile a tutte le procedure di rilascio di permessi di soggiorno e, a sua volta, costituisce applicazione del principio generale ricavabile dall’art. 75 DPR n. 445/2000, cosicché la presentazione di documentazione fraudolenta, finalizzata ad ottenere il permesso di ...
TAR Lazio, sez. I stralcio, 18 gennaio 2024, n. 914

17/1/2024 - Italiana - Penale - Cassazione
La valutazione del giudice della convalida dell’arresto deve avere ad oggetto la sussistenza dei presupposti previsti per la privazione della libertà personale, incluse la configurabilità del reato e la possibilità di attribuirlo all’arrestato. Per quanto riguarda il reato di reingresso successivo ad espulsione senza autorizzazione (art. 13, co. 13 bis, TUI), tale fattispecie presuppone che l’espulsione sia stata materialmente eseguita e che il destinatario abbia trasgredito il divieto di reingresso. Ne segue che la presenza del soggetto sul territorio dello Stato e l’esistenza di u...
Corte di cassazione, sez. I penale, 17 gennaio 2024, n. 2082

16/1/2024 - Italiana - Penale - Cassazione
In sede di valutazione dell'istanza di accesso alle misure alternative alla detenzione, la presenza del condannato nel territorio italiano non rappresenta presupposto essenziale di ammissibilità, occorrendo invece sempre compiere una valutazione nel merito e, in particolare, verificare la sussistenza di una effettiva prospettiva risocializzante del condannato in Italia. Pertanto, una volta accertata la sussistenza dei presupposti di legge dell’affidamento in prova, occorre procedere a una verifica, in concreto, circa il fatto che tale misura possa, o meno, avere un regolare svolgimento sul ...
Corte di cassazione, sez. I penale, 16 gennaio 2024, n. 1914

9/1/2024 - Italiana - Penale - Cassazione
Lo sfruttamento lavorativo si configura quando il lavoratore subisce un eclatante pregiudizio e una rilevante soggezione, non necessitando di una condotta “dominicale” del datore di lavoro, ma della sussistenza di indici di sfruttamento elencati all’art. 603 bis, comma 3 c.p. È infondata, quindi, la tesi difensiva che ritiene la penale responsabilità del ricorrente quale concorrente del reato di sfruttamento della manodopera infondata per la sua posizione di dipendente con mansioni non ufficiali di capo reparto, privo di privilegi o premi. Corte di cassazione, sez. IV penale, 9 gennaio...
Corte di cassazione, sez. IV penale, 9 gennaio 2024, n. 660

8/1/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittimo il rifiuto di conversione del titolo di soggiorno da motivi umanitari a lavoro subordinato fondato sulla circostanza che l’istante ha consciamente esibito un passaporto falso ed è stato pertanto deferito all’autorità giudiziaria. Infatti, affinché il rifiuto di rinnovo o di conversione, o la revoca del titolo di soggiorno, siano fondate sulla accertata falsità, non è necessario che tale falsità sia dichiarata da una sentenza penale definitiva di condanna, potendo l’autorità amministrativa procedere ad una autonoma valutazione, che, se condotta alla stregua di criteri ...
TAR Lazio, sez. I stralcio, 8 gennaio 2024, n. 275

28/12/2023 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Se lo straniero è impossibilitato a produrre la certificazione consolare, deve potersi avvalere di una dichiarazione sostitutiva di certificazione; ma tale facoltà non si traduce in una mancanza di controlli sulla effettiva spettanza del beneficio. Soccorrono, infatti, varie disposizioni del DPR n. 115 del 2002, che approntano un complesso di rimedi volti a prevenire il rischio di una impropria allocazione delle risorse pubbliche: l’art. 79, comma 3, del citato testo unico, stabilisce che «se il giudice procedente o il consiglio dell’ordine degli avvocati competente a provvedere in via...
Corte costituzionale, 28 dicembre 2023, n. 228

28/12/2023 - Italiana - Amministrativo - TAR
La condanna del datore di lavoro per un reato per cui è previsto l’arresto ex art. 380 e 381 c.p.p. non può ostare di per sé, a prescindere da una valutazione in concreto della pericolosità sociale, al rilascio del nulla osta per permesso di soggiorno per lavoro stagionale. Infatti, l’art. 31, co. 2, DPR n. 394/99 è stato annullato in via giurisdizionale per contrasto con l’art. 3 Cost. (ricorrendo in via analogica alla giurisprudenza costituzionale), con sentenza TAR Friuli Venezia Giulia pubblicata integralmente in Gazzetta ufficiale nel 2006, cosicché all’annullamento della no...
TAR Calabria, sez. II, 28 dicembre 2023, n. 1722