Indice di recerca: Espulsione - D.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 e succ. modificazioni: espulsione amministrativa

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10/4/2003 - Italiana - Civile - Cassazione
Il ricorso avverso il decreto di espulsione non può essere inoltrato al giudice competente con plico postale. (4/2003) Cass. Sez. 1, sentenza 10 aprile 2003, n. 5667. Pres. Genghini , rel. Morelli. Ric. Ehichoya, res. Prefettura Frosinone ed altro. Il ricorso in opposizione avverso il decreto prefettizio di espulsione amministrativa dello straniero, ai sensi dell’articolo 13 del D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, non può essere inoltrato al giudice competente con plico postale, ma deve essere depositato presso la cancelleria di detto giudice con consegna a mano del cancelliere, considerato che...
Cass. Sez. 1, sentenza 10 aprile 2003, n. 5667

4/4/2003 - Italiana - Civile - Cassazione
Nel procedimento sull’opposizione al decreto di espulsione il giudice ha l’obbligo di verificare che, in relazione all’udienza fissata, sia avvenuta la tempestiva convocazione di entrambe le parti, che può essere effettuata a mezzo fax o telegramma o polizia giudiziaria. (4/2003) Cass. Sez. I, sentenza del 4 aprile 2003, n. 5266. Pres. Genghini, rel. Macioce. Ric. Pref. Rieti, res. Lamzouri. Nel procedimento camerale introdotto con l’opposizione al decreto di espulsione dello straniero, regolato dagli articoli 13 e 13 bis del D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, incombe sul giudice del meri...
Cass. Sez. I, sentenza del 4 aprile 2003, n. 5266

4/4/2003 - Italiana - Civile - Cassazione
In sede di opposizione al decreto di espulsione, spetta allo straniero l’onere probatorio della legittimità del suo ingresso nel territorio dello Stato. (4/2003) Cass. Sez. I, sentenza del 4 aprile 2003, n. 5267. Pres. Genghini, rel. Macioce. Ric. Min. interno, res. Delic. In tema di opposizione al decreto prefettizio di espulsione dello straniero introdottosi nel territorio dello Stato in assenza di controlli alla frontiera, spetta all’opponente fornire la prova della legittimità del suo ingresso per essere lo stesso in possesso dei necessari titoli legali (passaporto o equipollente; vi...
Cass. Sez. I, sentenza del 4 aprile 2003, n. 5267

1/4/2003 - Italiana - Civile - Cassazione
Se la mancata richiesta del permesso di soggiorno entro otto giorni è dipesa dalla sottoposizione a custodia cautelare in carcere, non può contestarsi allo straniero la violazione dell’articolo 13, comma 2 del D.Lgs. n. 289 del 1998. (4/2003) Cass. Sez. 1, sentenza 1 aprile 2003 n. 4922. Pres. De Musis, rel. Spirito. Ric.Vashurkin, res. Min. Interno ed altri. In tema di ordine e sicurezza pubblica, lo straniero che sia regolarmente entrato nel territorio nazionale in quanto munito del prescritto visto di ingresso non può essere soggetto al decreto di espulsione per violazione dell’obbli...
Cass. Sez. 1, sentenza 1 aprile 2003 n. 4922

4/3/2003 - Italiana - Civile - Cassazione
Il giudice, prima di decidere sul ricorso avverso il provvedimento di espulsione, deve sentire lo straniero. (2/2003) Cass. Sez. 1ª, sentenza n. 3154 del 4 marzo 2003. Pres. De Musis, rel. Spirito. A.S. – Prefetto di Catanzaro. Nel respingere l’opposizione proposta da A. S. avverso il provvedimento prefettizio di espulsione del 18 ottobre 2001, il Tribunale di Lamezia Terme, premesso di aver «richiamato il verbale di audizione dello straniero sentito in data 20.10.2001 presso il Centro di permanenza temporanea e assistenza di Lamezia Terme ...», ha spiegato: che l’appartenenza ad una ...
Cass. Sez. 1ª, sentenza n. 3154 del 4 marzo 2003

24/2/2003 - Italiana - Civile - Merito
È legittimo il decreto di espulsione adottato a seguito della individuazione di motivi ostativi alla regolarizzazione ai sensi della Legge n. 222 del 2002 in quanto la norma non richiede che sia data preliminare comunicazione all’istante della presenza di tali motivi. (2/2003) Tribunale di Milano , 24 febbraio 2003. Giudice Varani. S. Z. – Prefetto di Milano. Il giudice, letto il ricorso proposto dal difensore di fiducia di S. Z. che ha rilevato la declaratoria di nullità del decreto emesso in data 21 marzo 2003 dal Prefetto della Provincia di Milano per l’errata violazione dell’arti...
Tribunale di Milano , 24 febbraio 2003.

20/2/2003 - Italiana - Civile - Merito
Lo straniero compreso nella dichiarazione di emersione può esser espulso solo nel caso in cui risulti pericoloso per la sicurezza dello Stato oppure dopo la conclusione, con esito negativo, della procedura di regolarizzazione. (2/2003) Tribunale di Torino, ordinanza del 20 febbraio 2003. Est. Gottero. Il Giudice, a scioglimento della riserva assunta all’udienza del 17.2.2003, visto il ricorso nell’interesse del sig. C.G.E., avverso il decreto di espulsione del Prefetto di Torino n. 338/2002 emesso e notificato in data 5.2.2003; visti gli atti e sentite le parti all’udienza del 17.2.2003...
Tribunale di Torino, ordinanza del 20 febbraio 2003.

13/2/2003 - Italiana - Civile - Cassazione
L’erronea indicazione del giudice cui proporre l’opposizione non determina la nullità del decreto di espulsione solo quando non pregiudica il diritto di difesa. (2/2003) Cass. Sez. 1ª, n. 2137 del 13 febbraio 2003. Pres. Losavio, rel. Macioce. Dibra - Prefetto di Ascoli Piceno. Non sussiste nullità del decreto di espulsione dello straniero qualora, per evidente errore materiale, lo stesso sia stato redatto su un modulo che indichi, quale giudice cui presentare l’opposizione, il pretore, cioè un organo abrogato. Un tale errore, infatti, non è idoneo a pregiudicare i diritti di difesa...
Cass. Sez. 1ª, n. 2137 del 13 febbraio 2003

7/2/2003 - Italiana - Civile - Cassazione
Il termine di venti giorni per la decisione sulla opposizione al decreto di espulsione non ha natura perentoria. (4/2003) Cass. Sez. I, sentenza del 7 febbraio 2003, n. 1827. Pres. Losavio, rel. Macioce. Ric. Liteanu, res. Pref. Roma. Il termine per la decisione in ordine alla opposizione a decreto di espulsione emesso nei confronti di straniero fissato in dieci giorni dall’articolo 13, comma 9, del D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, e portato a venti giorni dall’articolo 12 della Legge 30 luglio 2002, n. 189, non ha natura perentoria Cass. Sez. I, sentenza del 7 febbraio 2003
Cass. Sez. I, sentenza del 7 febbraio 2003

30/1/2003 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Devono esser restituiti ai giudici remittenti gli atti concernenti le questioni di legittimità costituzionale dell’articolo 13 testo unico n. 286 del 1998, nella parte in cui prevede l’accompagnamento coattivo alla frontiera dello straniero espulso senza il preliminare controllo dell’autorità giudiziaria e convalida entro le quarantotto ore successive all’adozione del provvedimento, sollevate prima dell’emanazione del decreto Legge n. 51 del 2002 e dell’approvazione della Legge n. 189 del 2002, affinché valutino se, alla luce delle sopravvenute modificazioni legislative che hann...
Corte Costituzionale, ordinanza n. 16 del 16-30 gennaio 2003