Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

Sono state trovate 447 decisioni - Pagina 13 di 45

23/12/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
Nell’ambito del giudizio per l’annullamento del fermo amministrativo di una nave classificata “cargo” dallo Stato di bandiera (Paese membro UE) che svolge sistematicamente attività di ricerca e salvataggio di persone in mare e di proprietà di una ONG, sono rimesse in via pregiudiziale alla Corte di giustizia diverse questioni interpretative relative alla dir. 2009/16/CE e riguardanti l’ampiezza del potere di controllo da parte dello Stato di approdo. Tutte le diverse questioni s’incentrano sulla possibilità e/o sul dovere dello Stato di approdo di tenere in considerazione, ai fi...
TAR Sicilia, sez. III, 23 dicembre 2020, n. 2974

21/12/2020 - Italiana - Civile - Cassazione
È richiesto alla Corte di giustizia UE di pronunciarsi in via pregiudiziale (art. 267 TFUE) sulla seguente questione interpretativa: se, ai fini dell’individuazione della legge applicabile in tema di obblighi contributivi e assicurativi nel settore dell’aviazione, la nozione di «persona occupata prevalentemente nel territorio dello Stato membro nel quale risiede» prevista dal reg. n. 1408/71 (art. 14, punto 2, lett. a, ii) vada interpretata analogamente a quella di «luogo in cui il lavoratore svolge abitualmente la propria attività» prevista dal reg. n. 44/2001 in materia civile e co...
Corte di cassazione, sez. lavoro civile, 21 dicembre 2020, n. 29236

17/12/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La situazione di un cittadino dell’Unione che è oggetto di una richiesta di estradizione da parte di uno Stato terzo e che soggiorna in uno Stato membro diverso da quello di cui possiede la nazionalità rientra nell’ambito d’applicazione del diritto dell’Unione (art. 18 e 21 TFUE) anche se la cittadinanza dell’Unione è stata acquistata in epoca successiva al trasferimento dell’interessato nello Stato che lo ospita. In questo contesto, né lo Stato ospitante (che ha ricevuto la richiesta di estradizione dal Paese terzo) né lo Stato di nazionalità (informato, al riguardo, dal pri...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), sentenza 17 dicembre 2020, causa C-398/19, Generalstaatsanwaltschaft Berlin (Extradition vers l'Ukraine)

17/12/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Trattenendo irregolarmente i richiedenti protezione in zone di transito, limitando l’accesso alla procedura di protezione internazionale e riconducendo i cittadini in condizioni di soggiorno irregolare in zone frontaliere di Paesi terzi senza rispettare le garanzie previste dalla direttiva rimpatri (dir. 2008/115/CE), l’Ungheria è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza di tale direttiva, della direttiva procedure (dir. 2013/32/UE) e della direttiva accoglienza (dir. 2013/33/UE). Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 17 dicembre 2020, causa C-808/18, Commissione...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 17 dicembre 2020, causa C-808/18, Commissione/Ungheria

25/11/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il diritto del lavoratore cittadino di un Paese terzo titolare di permesso unico (art. 2, lett. c, dir. 2011/98) a godere dello stesso trattamento dei cittadini nazionali in materia di sicurezza sociale (art. 12, par. 1, lett. e) osta alla normativa di uno Stato membro che, ai fini della determinazione dei diritti a una prestazione di sicurezza sociale, non prende in considerazione i familiari di tale cittadino residenti in un Paese terzo, quando considera invece i familiari dei propri cittadini ovunque risiedano. Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 25 novembre 2020, causa C-302...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 25 novembre 2020, causa C-302/19, Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Prestations familiales pour les titulaires d’un permis unique)

25/11/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il diritto dei cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo di beneficiare dello stesso trattamento dei cittadini nazionali, in particolare in materia di sicurezza sociale (art. 11, par. 1, lett. d, dir. 2003/109), osta alla normativa di uno Stato membro che, ai fini della determinazione dei diritti a una prestazione di sicurezza sociale, non prende in considerazione i familiari del soggiornante di lungo periodo che risiedano in un Paese terzo, mentre accorda il beneficio ai propri cittadini indipendentemente dal luogo in cui i loro familiari risiedano, senza che tale Stato membro si...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 25 novembre 2020, causa C-303/19, Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Prestations familiales pour les résidents de longue durée)

19/11/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Ai fini del riconoscimento dello status di rifugiato ex art. 9, par. 2, lett. e) dir. 2011/95, gli atti di persecuzione ai quali il richiedente protezione sostiene di essere esposto devono conseguire al rifiuto di prestare il servizio militare. Tuttavia, se il diritto dello Stato di origine non prevede un simile rifiuto, tale disposizione non osta a che il rifiuto si consideri accertato anche se l’interessato non l’ha formalizzato all’esito di una procedura determinata e sia fuggito dal proprio Paese senza presentarsi alle autorità militari.Inoltre, nel contesto di una guerra civile in ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 19 novembre 2020, causa C-238/19, Bundesamt für Migration und Flüchtlinge (e asile)

19/11/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La disposizione del codice penale di uno Stato membro che punisce l’autore della sottrazione solo se il minore è trattenuto in detto Stato membro con forza, minaccia o inganno mentre prescinde da tali condizioni di punibilità quando il minore si trova al di fuori di detto Stato (e, in particolare, in diverso Stato membro) introduce una disparità di trattamento che, benché non fondata direttamente sulla cittadinanza, può pregiudicare, e persino limitare, la libertà di circolazione dei cittadini dell’Unione (21 TFUE). Tale restrizione può essere giustificata solo se è basata su consi...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 19 novembre 2020, causa C-454/19, Staatsanwaltschaft Heilbronn

8/10/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Secondo giurisprudenza costante, le disposizioni di una direttiva non possono essere invocate direttamente dagli Stati a pregiudizio dei singoli individui. Ne segue che, qualora il diritto di uno Stato membro preveda l’allontanamento di un cittadino di un Paese terzo in condizioni di soggiorno irregolare soltanto in presenza di ulteriori circostanze aggravanti che lo riguardano, tale Stato, in assenza delle predette circostanze prescritte dal diritto nazionale, non può fondare una decisione di rimpatrio direttamente sulla direttiva 115/2008. Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenz...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 8 ottobre 2020, causa C-568/19, Subdelegación del Gobierno en Toledo (Conséquences de l’arrêt Zaizoune)

30/9/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 5 e 13 della “direttiva rimpatri” letti alla luce degli artt. 19 par. 2 e 47 della Carta implicano che il giudice nazionale investito di una controversia in materia di assistenza sociale il cui esito sia collegato all’eventuale sospensione degli effetti di una decisione di rimpatrio adottata nei confronti di un cittadino di un Paese terzo gravemente malato deve ritenere che il ricorso per l’annullamento e la sospensione di tale decisione ne determini automaticamente la sospensione, pur non essendo questa prevista dal diritto nazionale (ovvero disapplicando all’occorrenza la...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 30 settembre 2020, causa C-233/19