Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

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20/5/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Non è qualificabile come «domanda reiterata» (art. 2, lett. q, dir. 2013/32) la richiesta di protezione internazionale rivolta a uno Stato membro da un cittadino di un paese terzo o apolide la cui precedente domanda di asilo sia stata rigettata da uno Stato terzo che attua in parte il regolamento Dublino III (ma non la direttiva 2011/95 né la direttiva 2013/32, in ossequio all’accordo tra la Comunità europea e la Repubblica d’Islanda e il Regno di Norvegia). Ne segue che, in una simile situazione, lo Stato membro richiesto non può rigettare la domanda di protezione come inammissibile...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 20 maggio 2021, causa C-8/20, L.R. (Demande d’asile rejetée par la Norvège)

12/5/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 54 della CAAS e 21, par.1, TFUE letti alla luce dell’art. 50 della Carta dei diritti fondamentali non ostano all’arresto provvisorio, da parte delle autorità di uno Stato parte dell’accordo di Schengen (“Stato contraente”) o di uno Stato membro UE, di una persona oggetto di un avviso rosso pubblicato dall’Interpol su richiesta di uno Stato terzo, tranne nel caso in cui una decisione giudiziaria definitiva adottata in uno Stato contraente o in uno Stato membro abbia accertato che l’interessato è già stato giudicato in via definitiva e per gli stessi fatti su cui si ba...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, 12 maggio 2021, causa C-505/19, Bundesrepublik Deutschland (Notice rouge d’Interpol)

15/4/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 27, par. 1, reg. (UE) n. 604/2013, letto alla luce del considerando 19 reg., e il diritto fondamentale alla tutela giurisdizionale effettiva (art. 47 della Carta) impongono agli Stati di tener conto delle circostanze sopravvenute alla decisione di trasferimento del richiedente la protezione internazionale determinanti ai fini dell’applicazione del regolamento. Tuttavia, una tutela giurisdizionale sufficiente può essere garantita non soltanto davanti al giudice deputato al controllo di legittimità della decisione di trasferimento ma anche dal sistema giurisdizionale nazionale compl...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, 15 aprile 2021, causa C-194/19, Stato belga (Éléments postérieurs à la décision de transfert)

29/3/2021 - Italiana - Civile - Cassazione
Sono rimesse alla Corte di giustizia UE perché si pronunci in via pregiudiziale (art. 267 TFUE) tre questioni interpretative dirette a chiarire le conseguenze della mancata consegna al richiedente protezione dell’opuscolo informativo di cui all’art. 4, par. 2, reg. UE n. 604/2013, sull’obbligo di trasferimento di tale richiedente verso lo Stato competente all’esame della domanda di protezione internazionale. In particolare, si chiede alla Corte di giustizia se (i) con il ricorso avverso la decisione di trasferimento (art. 27 reg.) possa essere fatta valere la sola mancata consegna del...
Corte di cassazione, sez. II civile, 29 marzo 2021, n. 8668

11/3/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’art. 5, lett. a) della direttiva 2008/115 è una norma generale che gli Stati membri devono osservare non appena attuano la direttiva e, in particolare, quando adottano una decisione di rimpatrio. Tale disposizione, letta alla luce dell’art. 24 della Carta dei diritti fondamentali, implica che l’interesse superiore del minore deve essere tenuto in debita considerazione non solo quando tale decisione è adottata nei suoi confronti, ma anche quando il destinatario è padre di un minore regolarmente soggiornante nello Stato membro interessato. Corte di giustizia dell’Unione europea, X s...
Corte di giustizia dell’Unione europea, X sez., sentenza 11 marzo 2021, causa C-112/20, Stato belga

10/3/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 21, par. 2 bis della CAAS, che prevede il diritto alla libera circolazione degli stranieri titolari di un visto per soggiorni di lunga durata in corso di validità, non implica alcun diritto o libertà che ricada nel principio di tutela giurisdizionale effettiva (art. 47 della Carta dei diritti fondamentali) in capo ai cittadini di Stati terzi ai quali tale visto sia stato negato e non impone alcun obbligo corrispondente agli Stati membri, poiché tale situazione esula dall’ambito applicativo della disposizione citata. Tuttavia, l’obbligo per gli Stati di prevedere mezzi di ricors...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 10 marzo 2021, causa C-949/19, Konsul Rzeczypospolitej Polskiej w N.

4/3/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 25, par. 1, della Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen non impone il rigetto sistematico della richiesta di rilascio, rinnovo o proroga del permesso di soggiorno inoltrata da un cittadino di un Paese terzo oggetto di una segnalazione nel SIS, in quanto lo Stato richiesto, dopo aver consultato lo Stato che ha effettuato la segnalazione, conserva la possibilità di rilasciare il titolo «per motivi seri» e «in particolare», ma non esaustivamente per ragioni umanitarie o «in conseguenza di obblighi internazionali». Tra i «motivi seri» previsti dalla disposizione ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 4 marzo 2021, causa C-193/19, Migrationsverket

24/2/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Uno Stato membro può sottoporre a trattenimento amministrativo un cittadino di un paese terzo, il cui soggiorno nel suo territorio è irregolare, al fine di procedere al trasferimento forzato di tale cittadino verso un altro Stato membro nel quale l’interessato gode dello status di rifugiato, qualora questo stesso cittadino si sia rifiutato di ottemperare all’ordine impartitogli di recarsi in tale altro Stato membro e non sia possibile adottare una decisione di rimpatrio nei suoi confronti.Corte di giustizia dell’Unione europea, 24 febbraio 2021, causa C-673/19, M e a. (Trasferimento v...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 24 febbraio 2021, causa C-673/19, M e a. (Trasferimento verso uno Stato membro)

2/2/2021 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Al fine di conciliare il principio della libertà economica con l’interesse pubblico di garantire un livello di qualità adeguato nell’esercizio di determinate attività, in forza della disciplina nazionale e comunitaria lo straniero extra-UE che voglia esercitare in Italia una professione per cui è necessario un titolo professionale deve ottenere il riconoscimento di quello conseguito all’estero, attraverso una verifica della sua formazione ed eventualmente una prova attitudinale o un tirocinio di adattamento (cfr. artt. 49 e 50, d.p.r. n. 394/1999 nonché art. 2, co. 2, direttiva 2005...
Consiglio di Stato, sez. III, 2 febbraio 2021, n. 944

20/1/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Tenuto conto simmetria stabilita dalla direttiva 2004/83 tra la concessione e la cessazione dello status di rifugiato, la nozione di “protezione” (del Paese di cittadinanza) rilevante per la perdita dello status (art. 11, par. 1, lett. e della direttiva) risponde ai medesimi requisiti che ne determinano il riconoscimento (v. in particolare art. 7, par. 1 e 2 della dir.). L’eventuale sostegno meramente economico e/o sociale garantito da privati, come famiglie o clan, non integra tali requisiti e, di conseguenza, non rileva per la valutazione in ordine all’effettività o alla disponibili...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 20 gennaio 2021, causa C-255/19, Secretary of State for the Home Department