Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

Sono state trovate 440 decisioni - Pagina 12 di 44

14/1/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Anche laddove la direttiva 2013/32/UE non si applichi in uno Stato membro [Irlanda] in forza del Protocollo 21, il giudice nazionale deve tenerne conto al fine di interpretare la direttiva 2013/33, applicabile in base allo stesso Protocollo, così da assicurarne l’uniforme interpretazione e applicazione in tutti gli Stati membri.Il ritardo nell’adozione della decisione di primo grado avente ad oggetto la domanda di protezione internazionale può essere addebitato al richiedente quando deriva dalla sua mancata cooperazione con le autorità competenti. Tale ritardo, invece, non è addebitabi...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 14 gennaio 2021, cause riunite C-322/19 e C-385/19, KS e MHK contro The International Protection Appeals Tribunal e a. e R.A.T. e D.S. contro Minister for Justice and Equality

13/1/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Al fine di stabilire se la protezione o l’assistenza dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) sia cessata nei confronti del richiedente protezione di origine palestinesi – e quindi egli sia ammesso a beneficare della protezione internazionale ex art. 12, par. 1, lett. a), seconda frase dir. 2011/95/UE – è necessario valutare tutti gli elementi pertinenti della situazione di specie, nonché prendere in considerazione tutti i settori della zona operativa dell’UNRWA cui l’interessato ha la possibilità con...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 13 gennaio 2021, causa C-507/19, Bundesrepublik Deutschland (Statut de réfugié d’un apatride d’origine palestinienne)

30/12/2020 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato ha chiesto alla Corte di giustizia di pronunciarsi in via pregiudiziale (art. 267 TFUE) sul se i par. 4 e 5 dell’art. 20 della direttiva accoglienza (dir. 2013/33/UE) ostino a una normativa nazionale che dispone la revoca delle misure di accoglienza nei confronti del richiedente protezione maggiorenne e non ascrivibile alla categoria dei soggetti vulnerabili, nel caso in cui gli sia addebitato un comportamento particolarmente violento posto in essere fuori dal centro di accoglienza, cagionando delle lesioni a pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio tali d...
Consiglio di Stato, sez. III, 30 dicembre 2020, n. 8540

23/12/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
Nell’ambito del giudizio per l’annullamento del fermo amministrativo di una nave classificata “cargo” dallo Stato di bandiera (Paese membro UE) che svolge sistematicamente attività di ricerca e salvataggio di persone in mare e di proprietà di una ONG, sono rimesse in via pregiudiziale alla Corte di giustizia diverse questioni interpretative relative alla dir. 2009/16/CE e riguardanti l’ampiezza del potere di controllo da parte dello Stato di approdo. Tutte le diverse questioni s’incentrano sulla possibilità e/o sul dovere dello Stato di approdo di tenere in considerazione, ai fi...
TAR Sicilia, sez. III, 23 dicembre 2020, n. 2974

21/12/2020 - Italiana - Civile - Cassazione
È richiesto alla Corte di giustizia UE di pronunciarsi in via pregiudiziale (art. 267 TFUE) sulla seguente questione interpretativa: se, ai fini dell’individuazione della legge applicabile in tema di obblighi contributivi e assicurativi nel settore dell’aviazione, la nozione di «persona occupata prevalentemente nel territorio dello Stato membro nel quale risiede» prevista dal reg. n. 1408/71 (art. 14, punto 2, lett. a, ii) vada interpretata analogamente a quella di «luogo in cui il lavoratore svolge abitualmente la propria attività» prevista dal reg. n. 44/2001 in materia civile e co...
Corte di cassazione, sez. lavoro civile, 21 dicembre 2020, n. 29236

17/12/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La situazione di un cittadino dell’Unione che è oggetto di una richiesta di estradizione da parte di uno Stato terzo e che soggiorna in uno Stato membro diverso da quello di cui possiede la nazionalità rientra nell’ambito d’applicazione del diritto dell’Unione (art. 18 e 21 TFUE) anche se la cittadinanza dell’Unione è stata acquistata in epoca successiva al trasferimento dell’interessato nello Stato che lo ospita. In questo contesto, né lo Stato ospitante (che ha ricevuto la richiesta di estradizione dal Paese terzo) né lo Stato di nazionalità (informato, al riguardo, dal pri...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), sentenza 17 dicembre 2020, causa C-398/19, Generalstaatsanwaltschaft Berlin (Extradition vers l'Ukraine)

17/12/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Trattenendo irregolarmente i richiedenti protezione in zone di transito, limitando l’accesso alla procedura di protezione internazionale e riconducendo i cittadini in condizioni di soggiorno irregolare in zone frontaliere di Paesi terzi senza rispettare le garanzie previste dalla direttiva rimpatri (dir. 2008/115/CE), l’Ungheria è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza di tale direttiva, della direttiva procedure (dir. 2013/32/UE) e della direttiva accoglienza (dir. 2013/33/UE). Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 17 dicembre 2020, causa C-808/18, Commissione...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 17 dicembre 2020, causa C-808/18, Commissione/Ungheria

25/11/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il diritto del lavoratore cittadino di un Paese terzo titolare di permesso unico (art. 2, lett. c, dir. 2011/98) a godere dello stesso trattamento dei cittadini nazionali in materia di sicurezza sociale (art. 12, par. 1, lett. e) osta alla normativa di uno Stato membro che, ai fini della determinazione dei diritti a una prestazione di sicurezza sociale, non prende in considerazione i familiari di tale cittadino residenti in un Paese terzo, quando considera invece i familiari dei propri cittadini ovunque risiedano. Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 25 novembre 2020, causa C-302...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 25 novembre 2020, causa C-302/19, Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Prestations familiales pour les titulaires d’un permis unique)

25/11/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il diritto dei cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo di beneficiare dello stesso trattamento dei cittadini nazionali, in particolare in materia di sicurezza sociale (art. 11, par. 1, lett. d, dir. 2003/109), osta alla normativa di uno Stato membro che, ai fini della determinazione dei diritti a una prestazione di sicurezza sociale, non prende in considerazione i familiari del soggiornante di lungo periodo che risiedano in un Paese terzo, mentre accorda il beneficio ai propri cittadini indipendentemente dal luogo in cui i loro familiari risiedano, senza che tale Stato membro si...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 25 novembre 2020, causa C-303/19, Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Prestations familiales pour les résidents de longue durée)

19/11/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Ai fini del riconoscimento dello status di rifugiato ex art. 9, par. 2, lett. e) dir. 2011/95, gli atti di persecuzione ai quali il richiedente protezione sostiene di essere esposto devono conseguire al rifiuto di prestare il servizio militare. Tuttavia, se il diritto dello Stato di origine non prevede un simile rifiuto, tale disposizione non osta a che il rifiuto si consideri accertato anche se l’interessato non l’ha formalizzato all’esito di una procedura determinata e sia fuggito dal proprio Paese senza presentarsi alle autorità militari.Inoltre, nel contesto di una guerra civile in ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 19 novembre 2020, causa C-238/19, Bundesamt für Migration und Flüchtlinge (e asile)