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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 714 decisioni - pagina Pagina 16 di 72

22/6/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Al fine di beneficiare di un nuovo diritto di soggiorno ex art. 6, par.1, direttiva 2004/38/CE, il cittadino dell’Unione oggetto di un provvedimento di allontanamento da parte di uno Stato membro (art. 15, par.1, direttiva cit.) non deve soltanto essersi allontanato fisicamente dal territorio di detto Stato, ma è necessario che abbia posto fine in modo reale ed effettivo al proprio soggiorno nello Stato ospite, cosicché il nuovo soggiorno non possa considerarsi una continuazione di quello precedente. Nel caso in cui ciò non avvenga, circostanza che va verificata alla luce della situazione...
Corte di giustizia dell’Unione europea, GS, 22 giugno 2021, causa C-719/19, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Effets d’une décision d’éloignement)

10/6/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
In materia di protezione sussidiaria, l’accertamento dell’esistenza di una «minaccia grave e individuale» alla vita o alla persona derivante da «violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato» (art. 15, lett. c, dir. 2011/95/UE) nel caso di un civile non interessato in modo specifico a motivo della peculiarità della sua situazione personale, non può essere subordinato a criteri quantitativi, come il fatto che il rapporto tra le vittime e gli abitanti della zona interessata raggiunga una certa soglia. Sebbene un simile criterio possa essere considerato certamente pertinente...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 10 giugno 2021, causa C-901/19, Bundesrepublik Deutschland (Notion de “menaces graves et individuelles”)

10/6/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
In materia di domanda reiterata di protezione internazionale, anche un documento la cui autenticità non può essere accertata oppure la cui fonte non può essere verificata costituisce «elemento o risultanza nuovo» ai sensi dell’art. 40, par. 2, della direttiva 2013/32/UE (c.d. direttiva procedure). Inoltre, la valutazione delle prove addotte dal richiedente non po' variare a seconda che si tratti di una prima domanda di protezione o di una domanda reiterata e, anche in quest’ultima ipotesi, gli Stati membri sono tenuti a cooperare con il richiedente nella valutazione gli elementi perti...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 10 giugno 2021, causa C-921/19, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Éléments ou faits nouveaux)

10/6/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’art. 11, par.1, lett. d) della dir. 2003/109/CE osta a una normativa nazionale che, per i cittadini di paesi terzi soggiornanti di lungo periodo, subordina la concessione di un’indennità alloggiativa alla condizione che forniscano la prova di possedere conoscenze di base della lingua dello Stato membro ospite, anche qualora lo Stato membro interessato si sia avvalso della deroga alla parità di trattamento in materia di assistenza sociale e protezione sociale, sempre che la suddetta indennità sia qualificabile come «prestazione essenziale» (art. 11, par. 4, dir. cit.). Spetterà al g...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 10 giugno 2021, causa C-94/20, Bundesrepublik Deutschland (Notion de “menaces graves et individuelles”)

20/5/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Non è qualificabile come «domanda reiterata» (art. 2, lett. q, dir. 2013/32) la richiesta di protezione internazionale rivolta a uno Stato membro da un cittadino di un paese terzo o apolide la cui precedente domanda di asilo sia stata rigettata da uno Stato terzo che attua in parte il regolamento Dublino III (ma non la direttiva 2011/95 né la direttiva 2013/32, in ossequio all’accordo tra la Comunità europea e la Repubblica d’Islanda e il Regno di Norvegia). Ne segue che, in una simile situazione, lo Stato membro richiesto non può rigettare la domanda di protezione come inammissibile...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 20 maggio 2021, causa C-8/20, L.R. (Demande d’asile rejetée par la Norvège)

12/5/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 54 della CAAS e 21, par.1, TFUE letti alla luce dell’art. 50 della Carta dei diritti fondamentali non ostano all’arresto provvisorio, da parte delle autorità di uno Stato parte dell’accordo di Schengen (“Stato contraente”) o di uno Stato membro UE, di una persona oggetto di un avviso rosso pubblicato dall’Interpol su richiesta di uno Stato terzo, tranne nel caso in cui una decisione giudiziaria definitiva adottata in uno Stato contraente o in uno Stato membro abbia accertato che l’interessato è già stato giudicato in via definitiva e per gli stessi fatti su cui si ba...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, 12 maggio 2021, causa C-505/19, Bundesrepublik Deutschland (Notice rouge d’Interpol)

15/4/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
In tema di circolazione di decisioni in materia di obbligazioni alimentari, la disposizione transitoria di cui all’art. 75, par. 2, lett. a), reg. (CE) n. 4/2009 (che ammette il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni emesse dagli Stati membri prima della data di applicazione del regolamento) non si applica alle decisioni adottate da uno Stato anteriormente alla sua adesione all’Unione europea. Inoltre, nessuna disposizione del regolamento consente, dopo l’adesione dello Stato emittente, il riconoscimento e l’esecuzione in un altro Stato membro delle decisioni in materia di obb...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 15 aprile 2021, causa C-729/19, Department of Justice for Northern Ireland

15/4/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 27, par. 1, reg. (UE) n. 604/2013, letto alla luce del considerando 19 reg., e il diritto fondamentale alla tutela giurisdizionale effettiva (art. 47 della Carta) impongono agli Stati di tener conto delle circostanze sopravvenute alla decisione di trasferimento del richiedente la protezione internazionale determinanti ai fini dell’applicazione del regolamento. Tuttavia, una tutela giurisdizionale sufficiente può essere garantita non soltanto davanti al giudice deputato al controllo di legittimità della decisione di trasferimento ma anche dal sistema giurisdizionale nazionale compl...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, 15 aprile 2021, causa C-194/19, Stato belga (Éléments postérieurs à la décision de transfert)

1/4/2021 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
In considerazione della portata delle modifiche introdotte dal d.lgs. n. 10/2021 alla legge n. 69/2005, con particolare riferimento all’introduzione dell’art. 18-bis – il quale limita il motivo di rifiuto della consegna in caso di MAE c.d. esecutivo ai soli cittadini italiani e ai cittadini europei legittimamente ed effettivamente residenti o dimoranti in Italia da almeno cinque anni –, nonché al nuovo testo dell’art. 19, lett. b) – il quale in caso di MAE c.d. processuale subordina la consegna alla condizione del rinvio in Italia della persona per l’esecuzione della pena o dell...
Corte costituzionale, 1 aprile 2021, n. 60

29/3/2021 - Italiana - Civile - Cassazione
Sono rimesse alla Corte di giustizia UE perché si pronunci in via pregiudiziale (art. 267 TFUE) tre questioni interpretative dirette a chiarire le conseguenze della mancata consegna al richiedente protezione dell’opuscolo informativo di cui all’art. 4, par. 2, reg. UE n. 604/2013, sull’obbligo di trasferimento di tale richiedente verso lo Stato competente all’esame della domanda di protezione internazionale. In particolare, si chiede alla Corte di giustizia se (i) con il ricorso avverso la decisione di trasferimento (art. 27 reg.) possa essere fatta valere la sola mancata consegna del...
Corte di cassazione, sez. II civile, 29 marzo 2021, n. 8668