Indice di recerca: Regolarizzazione/Sanatoria - Emersione ex decreto legge 34/2020

Sono state trovate 118 decisioni - Pagina 1 di 12

22/4/2024 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È illegittimo il diniego di emersione motivato con riferimento al presupposto provvedimento di revoca del contratto di soggiorno per lavoro subordinato, il quale si fondava sulla mancata produzione certificato di idoneità alloggiativa proveniente dal Comune. L’illegittimità discende, da un lato, dalla circostanza che la responsabilità della produzione del suddetto certificato ricade sul datore di lavoro, cosicché esula dalla sfera di controllo del cittadino straniero interessato. Dall’altro lato, nel caso di specie, avverso l’atto presupposto al diniego pende ricorso straordinario. ...
Consiglio di Stato, sez. III, 22 aprile 2024, n. 3655

22/4/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
A seguito del recente intervento della Corte costituzionale, accede alla emersione il cittadino straniero condannato per reati di piccolo spaccio (art. 73, co. 5, DPR 309/1990). Va pertanto annullato il diniego adottato ex art. 103, co. 10, lett. c), DL n. 34/2020, norma espunta dall’ordinamento in quanto contraria alla Costituzione. Le spese di giudizio sono tuttavia compensate, in ragione della novità della questione.TAR Toscana, sez. I, 22 aprile 2024, n. 484(n. 455) Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana(Sezione Seconda) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso num...
TAR Toscana, sez. I, 22 aprile 2024, n. 484

19/3/2024 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È costituzionalmente illegittimo l’art. 103, co. 10, lett. c), del DL n. 34/2020 (convertito con modif. nella legge n. 77/2020), nella parte in cui esclude in maniera assoluta e automatica dall’emersione il lavoratore straniero condannato per il reato di c.d. “piccolo spaccio” (art. 73, co. 5, DPR n. 309/1990). Trattandosi di un reato a offensività ridotta, la presunzione ostativa è infatti del tutto irragionevole e sproporzionata rispetto alle finalità dell’istituto di cui all’art. 103 cit., ispirata all’istanza di favorire l’integrazione lavorativa e sociale di persone...
Corte costituzionale, 19 marzo 2024, n. 43

1/3/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
La Prefettura non può respingere la domanda di emersione ritenendola “elusiva” per il solo motivo che, alla data di presentazione di tale domanda, l’interessata aveva cessato da pochi giorni il rapporto di lavoro proprio con lo stesso datore di lavoro richiedente l’emersione. Infatti, secondo il dato testuale dell’art. 103, co. 1, DL n. 34/2020, l’esistenza di un rapporto di lavoro irregolare non costituisce il presupposto indefettibile dell’ammissibilità della domanda, cosicché questa poteva essere presentata anche per concludere ex novo un contratto di lavoro con un cittadin...
TAR Lazio, sez. I ter, 1 marzo 2024, n. 4225

1/2/2024 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Nella fase cautelare assume rilievo preminente l’interesse dello straniero ricorrente alla conservazione della posizione lavorativa oggetto di emersione. Infatti integra il presupposto del periculum in mora la carenza di un legittimo titolo di soggiorno che, a prescindere dall’imminente adozione di provvedimenti espulsivi nei confronti dello straniero, lo colloca in una condizione di irregolarità tale da precludergli l’accesso a molteplici servizi pubblici oltre allo svolgimento di una lecita attività lavorativa grazie alla quale procacciarsi i necessari mezzi di sostentamento.Consigli...
Consiglio di Stato, sez. III, 1 febbraio 2024, n. 354

13/12/2023 - Italiana - Amministrativo - TAR
In sede di rilascio del permesso di soggiorno per emersione, la Questura non può a sostituirsi allo Sportello unico per l’immigrazione della Prefettura nella verifica dei requisiti per l’accesso alla regolarizzazione già valutati con esito positivo da parte dell’ufficio competente e non oggetto dell’esercizio di poteri di autotutela da parte dello stesso. È pertanto accolto il ricorso avverso il diniego del permesso di soggiorno emesso dalla Questura – motivando sull’assenza dal territorio nazionale dell’interessato – dopo che la Prefettura aveva già acquisito i necessari p...
TAR Campania, sez. VI, 13 dicembre 2023, n. 6900

4/12/2023 - Italiana - Amministrativo - TAR
È accolta l’azione collettiva (ex d.lgs. n. 198/2009) promossa da datori di lavoro e lavoratori stranieri, nonché varie associazioni private, volta all’accertamento della lesione diretta, concreta e attuale dei loro diritti e interessi per la mancata conclusione dei procedimenti amministrativi di emersione dal lavoro irregolare ex art. 103, DL n. 34/2020. È infatti accertato il ritardo grave e sistematico della Prefettura di Milano che, assieme al Ministero dell’interno, dovrà rimediare alla denunciata situazione di generalizzato mancato rispetto del termine di 180 giorni per la conc...
TAR Lombardia, sez. IV, 4 dicembre 2023, n. 2949

24/11/2023 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Sono in parte inammissibili e in parte infondate le questioni di legittimità dell’art. 103, co. 4, 5 e 6 DL n. 34/2020 in relazione agli articoli 3, 10, 35, 76, 97 e 113 Cost., con riferimento alla concreta attuazione normativa del requisito minimo reddituale in capo al datore di lavoro, nonché, per l’impossibilità per il lavoratore di conseguire il permesso di soggiorno per attesa occupazione in caso di diniego dell’emersione per difetto di tale requisito reddituale, come invece previsto per la regolarizzazione del 2012. Rispetto a quest’ultimo profilo, in particolare, le procedure...
Corte costituzionale, 24 novembre 2023, n. 209

9/11/2023 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittimo il diniego del permesso di soggiorno per emersione fondato automaticamente sulla condanna dello straniero per un reato per il quale è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza. Per tali reati, l’automatismo ostativo deve infatti ritenersi costituzionalmente legittimo, come si evince (sia pure con un obiter dictum) dalla recente giurisprudenza della Corte costituzionale.TAR Sicilia, 9 novembre 2023, n. 3293(n. 444) Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia(Sezione Terza) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 418 del 2022, pro...
TAR Sicilia, 9 novembre 2023, n. 3293

11/10/2023 - Italiana - Amministrativo - TAR
In materia di regolarizzazione, deve ritenersi che la rimessione in termini concessa in ragione del contrasto giurisprudenziale definitivamente chiarito dalla sentenza del Consiglio di Stato depositata il 9 maggio 2022 (che stabilisce che il termine per decidere sulle istanze ex art. 103 del DL n. 34/2020 è di 180 giorni, anziché di 30) non ha più motivo di applicarsi a partire dal 9 giugno 2023, atteso che il termine di un anno per proporre azione di silenzio inadempimento, a fronte di un’inerzia già maturata nel 2022, decorre, nella prospettiva accolta con la rimessione in termini, a ...
TAR Lombardia, sez. III, 11 ottobre 2023, n. 2275