Indice di recerca: Regolarizzazione/Sanatoria - Emersione ex decreto legge 34/2020

Sono state trovate 123 decisioni - Pagina 1 di 13

6/6/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’Amministrazione non può determinare il carattere elusivo della domanda di emersione dal fatto che l’istanza, seguita da formale rinuncia alla domanda di protezione internazionale, era stata inoltrata a pochi giorni dalla cessazione di un rapporto di lavoro proprio con lo stesso datore di lavoro richiedente l’emersione.TAR Lazio, sez. I ter, 6 giugno 2024, 11560 (n. 458) Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio(Sezione Prima Ter) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 957 del 2023, proposto da -OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvoca...
TAR Lazio, sez. I ter, 6 giugno 2024, 11560

3/6/2024 - Italiana - Amministrativo - CGA Regione siciliana
È legittimo il provvedimento che nega la conversione del permesso di soggiorno ex art. 103, co. 2, DL n. 34/2020 in permesso per motivi di lavoro subordinato motivato in relazione alla breve durata dell’occupazione lavorativa reperita [nel caso di specie, un bimestre] e della non appartenenza della stessa a nessuno dei settori previsti dal co. 3 dell’art. 103, cit., senza che, sotto quest’ultimo profilo, possa ravvisarsi alcuna discriminazione, trattandosi di una scelta chiaramente politica che spetta al legislatore e che si fonda sulla carenza di manodopera in specifici settori.Consigl...
Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, 3 giugno 2024, n. 425

23/5/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
Può accedere alla regolarizzazione di cui all’art. 103, co. 1, DL n. 34/2020 lo straniero gravato da una segnalazione nel SIS iscritta da un altro Stato membro successivamente all’istanza di emersione e legata non a motivi di pericolosità sociale, bensì al suo ingresso irregolare nel territorio di quello Stato in pendenza della procedura di emersione italiana, quando era già ampiamente trascorso il termine per adottare la decisione nell’ambito di detta procedura. Infatti, in materia di valore ostativo della segnalazione Schengen, occorre dare prevalenza all’orientamento giurisprude...
TAR Lombardia, sez. IV, 23 maggio 2024, n. 1584

16/5/2024 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È legittimo il diniego all’emersione opposto alla cittadina straniera che, giunta in Italia del 2015, non è in grado di comprovare adeguatamente la presenza in Italia in una data più vicina all’8 marzo 2020. Pur nel silenzio dell’art. 103 DL n. 34/2020 circa il dies a quo della presenza nel territorio nazionale, si pongono del tutto in linea con la ratio legis le disposizioni della circolare ministeriale n. 4623 del 17 novembre 2020 che onerano i soggetti il cui ingresso in Italia è risalente di produrre ulteriore documentazione proveniente da organismi pubblici e dimostrante la pre...
Consiglio di Stato, sez. I, 16 maggio 2024, n. 4371

6/5/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
In base ai principi generali, il rapporto di lavoro sopravvenuto a pochi giorni dalla scadenza del permesso di soggiorno temporaneo rilasciato ai sensi dell’art. 103, co. 2, DL n. 34/2020 consente la conversione del titolo in permesso per motivi di lavoro anche se la lettera della norma condiziona la conversione al requisito che risulti un rapporto lavorativo entro il termine di durata del permesso per emersione.TAR Toscana, sez. II, 6 maggio 2024, n. 546(n. 456) Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana(Sezione Seconda) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di re...
TAR Toscana, sez. II, 6 maggio 2024, n. 546

22/4/2024 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È illegittimo il diniego di emersione motivato con riferimento al presupposto provvedimento di revoca del contratto di soggiorno per lavoro subordinato, il quale si fondava sulla mancata produzione certificato di idoneità alloggiativa proveniente dal Comune. L’illegittimità discende, da un lato, dalla circostanza che la responsabilità della produzione del suddetto certificato ricade sul datore di lavoro, cosicché esula dalla sfera di controllo del cittadino straniero interessato. Dall’altro lato, nel caso di specie, avverso l’atto presupposto al diniego pende ricorso straordinario. ...
Consiglio di Stato, sez. III, 22 aprile 2024, n. 3655

22/4/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
A seguito del recente intervento della Corte costituzionale, accede alla emersione il cittadino straniero condannato per reati di piccolo spaccio (art. 73, co. 5, DPR 309/1990). Va pertanto annullato il diniego adottato ex art. 103, co. 10, lett. c), DL n. 34/2020, norma espunta dall’ordinamento in quanto contraria alla Costituzione. Le spese di giudizio sono tuttavia compensate, in ragione della novità della questione.TAR Toscana, sez. I, 22 aprile 2024, n. 484(n. 455) Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana(Sezione Seconda) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso num...
TAR Toscana, sez. I, 22 aprile 2024, n. 484

19/3/2024 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È costituzionalmente illegittimo l’art. 103, co. 10, lett. c), del DL n. 34/2020 (convertito con modif. nella legge n. 77/2020), nella parte in cui esclude in maniera assoluta e automatica dall’emersione il lavoratore straniero condannato per il reato di c.d. “piccolo spaccio” (art. 73, co. 5, DPR n. 309/1990). Trattandosi di un reato a offensività ridotta, la presunzione ostativa è infatti del tutto irragionevole e sproporzionata rispetto alle finalità dell’istituto di cui all’art. 103 cit., ispirata all’istanza di favorire l’integrazione lavorativa e sociale di persone...
Corte costituzionale, 19 marzo 2024, n. 43

1/3/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
La Prefettura non può respingere la domanda di emersione ritenendola “elusiva” per il solo motivo che, alla data di presentazione di tale domanda, l’interessata aveva cessato da pochi giorni il rapporto di lavoro proprio con lo stesso datore di lavoro richiedente l’emersione. Infatti, secondo il dato testuale dell’art. 103, co. 1, DL n. 34/2020, l’esistenza di un rapporto di lavoro irregolare non costituisce il presupposto indefettibile dell’ammissibilità della domanda, cosicché questa poteva essere presentata anche per concludere ex novo un contratto di lavoro con un cittadin...
TAR Lazio, sez. I ter, 1 marzo 2024, n. 4225

1/2/2024 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Nella fase cautelare assume rilievo preminente l’interesse dello straniero ricorrente alla conservazione della posizione lavorativa oggetto di emersione. Infatti integra il presupposto del periculum in mora la carenza di un legittimo titolo di soggiorno che, a prescindere dall’imminente adozione di provvedimenti espulsivi nei confronti dello straniero, lo colloca in una condizione di irregolarità tale da precludergli l’accesso a molteplici servizi pubblici oltre allo svolgimento di una lecita attività lavorativa grazie alla quale procacciarsi i necessari mezzi di sostentamento.Consigli...
Consiglio di Stato, sez. III, 1 febbraio 2024, n. 354