Indice di recerca: Unione europea - Cooperazione giudiziaria penale e civile

Sono state trovate 157 decisioni - Pagina 10 di 16

1/6/2018 - Italiana - Penale - Cassazione
La completezza della documentazione che lo Stato di emissione deve inviare a corredo della richiesta di consegna non deve essere valutata in modo formale, dovendo il giudice italiano verificare “in concreto” se dal mandato di arresto europeo e dagli atti eventualmente allegati risultino tutti gli elementi conoscitivi e sufficienti necessari per operare il previsto controllo.Ai fini della verifica della sussistenza dei gravi indizi, di cui alla l. n. 69 del 2005, art. 17, è necessario e sufficiente che le fonti di prova relative all’attività criminosa ed al coinvolgimento della persona...
Corte di cassazione, sez. VI, 1 giugno 2017, n. 27482

19/4/2018 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
In una situazione in cui i genitori di un minore, tutti cittadini greci ed abitualmente residenti in Italia, hanno presentato, per conto di tale minore, al giudice greco una domanda di autorizzazione alla rinuncia dell’eredità del nonno i cui beni si trovano in Grecia, l’articolo 12, paragrafo 3, lettera b), del regolamento (CE) n. 2201/2003, deve essere interpretato nel senso che:- il deposito effettuato congiuntamente dai genitori del minore dinanzi all’autorità giurisdizionale greca da loro scelta costituisce accettazione univoca di tale giudice da parte degli stessi;- l’opposizi...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. VI, 19 aprile 2018, C 565/16

10/4/2018 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il diritto dell’Unione deve essere interpretato nel senso che nel caso in cui un cittadino dell’Unione, oggetto di una richiesta di estradizione verso gli Stati Uniti d’America, è stato arrestato, ai fini dell’eventuale esecuzione di tale richiesta, in uno Stato membro diverso da quello di cui ha la cittadinanza, la situazione di tale cittadino rientra nell’ambito di applicazione di tale diritto dal momento che lo stesso ha esercitato il suo diritto di circolare liberamente nell’Unione europea, e che detta richiesta di estradizione è stata effettuata nell’ambito dell’accordo ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, 10 aprile 2018, C 191/16

12/12/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato d’arresto europeo, l’omessa acquisizione del titolo restrittivo interno in base al quale il MAE è stato emesso è ostativa alla consegna quando, dal contenuto dello stesso MAE e degli atti inoltrati a corredo, non sia possibile per l’autorità giudiziaria richiesta il controllo sulla ricorrenza dei presupposti per la consegna ovvero di condizioni per il rifiuto, ai sensi dell'art. 18 della stessa legge.In tema di mandato di arresto europeo, la nozione di “residenza” che viene in considerazione per l’applicazione dei diversi regimi di consegna previsti dalla l. n...
Corte di cassazione, sez. VI, 12 dicembre 2017, n. 55446

1/9/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
La l. n. 69 del 2005, art. 1, comma 3, dispone che “l’Italia darà esecuzione al mandato d’arresto europeo alle condizioni e con le modalità stabilite dalla presente legge, sempre che il provvedimento cautelare in base al quale il mandato è stato emesso sia stato sottoscritto da un giudice…”.L’indicata previsione non riguarda l’atto per il quale si richiede allo Stato membro la consegna o il mandato di arresto europeo, ma si rivolge direttamente al provvedimento cautelare nazionale di limitazione della libertà di una persona e assume natura sostanziale avente ad oggetto qua...
Corte di cassazione, sez. feriale, 1 settembre 2017, n. 39861

1/9/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
La nozione di “residenza” rilevante ai fini del rifiuto di consegna di un cittadino di altro Paese membro dell’Unione, ai sensi della l. 22 aprile 2005, n. 69, art. 18, lett. r), presuppone un radicamento reale e non estemporaneo della persona nello Stato, desumibile dalla legalità della sua presenza in Italia, dall’apprezzabile continuità temporale e stabilità della stessa, dalla distanza temporale tra quest’ultima e la commissione del reato e la condanna conseguita all’estero, dalla fissazione in Italia della sede principale (anche se non esclusiva) e consolidata degli inte...
Corte di cassazione, sez. feriale, 1 settembre 2017, n. 39862

7/7/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
Ai fini della ricorrenza del motivo di rifiuto della consegna di cui alla l. n. 69 del 2005, art. 18 lett. p), la giurisdizione italiana deve risultare con certezza, sulla base del quadro fattuale incontrovertibilmente desumibile dagli stessi elementi offerti dalla autorità di emissione o da quelli forniti in sede di sollecitazione integrativa ex l. n. 69 del 2005, art. 16, talché una volta che dalla documentazione fornita dallo Stato di emissione risulti il reato non commesso in Italia, non è sufficiente che la persona interessata prospetti una questione di giurisdizione, ma occorre ...
Corte di cassazione, sez. VI, 7 luglio 2017, n. 33069

9/6/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato di arresto europeo, il motivo di rifiuto della consegna previsto dalla l. 22 aprile 2005, n. 69, art. 18, comma 1, lett. p), sussiste quando anche solo una parte della condotta obiettivamente apprezzabile, pur se priva dei requisiti di idoneità e inequivocità richiesti per il tentativo, si sia verificata in territorio italiano, a condizione che tale circostanza risulti con certezza, non potendosi ritenere sufficiente la mera ipotesi che il reato sia stato commesso in tutto o in parte in Italia.Inoltre, ai fini dell’applicazione del motivo di rifiuto della consegna, no...
Corte di cassazione, sez. VI, 9 giugno 2017, n. 28990

23/5/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato di arresto europeo, la nozione di “residenza” rilevante ai fini del rifiuto di consegna di un cittadino di altro Paese membro dell’Unione, ai sensi dell’art. 18, lett. r), della legge 22 aprile 2005 n. 69, presuppone un radicamento reale e non estemporaneo della persona nello Stato, desumibile dalla legalità della sua presenza in Italia, dall’apprezzabile continuità temporale e stabilità della stessa, dalla distanza temporale tra quest’ultima e la commissione del reato e la condanna conseguita all’estero, dalla fissazione in Italia della sede principale (anc...
Corte di cassazione, sez. VI, 23 maggio 2017, n. 26513

16/5/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
Il combinato disposto della l. 22 aprile 2005, n. 69, art. 9, comma 5-bis e art. 12, comma-1 bis, recependo la direttiva UE n. 1919/2016, impone, in conformità al generale diritto all’equo processo, l’obbligo alla polizia giudiziaria di informare la persona da consegnare della facoltà di nominare un difensore nello Stato membro che ha emesso il mandato di arresto europeo, ma il d.lgs. n. 184 del 2016 non ha integrato la l. n. 69 del 2005, art. 12, comma 3, con la previsione di una nullità connessa all’inadempimento di tale obbligo.Ne deriva una nullità ex art. 178 c.p.p., le...
Corte di cassazione, sez. VI, 16 maggio 2017, n. 24301