Indice di recerca: Unione europea - Cooperazione giudiziaria penale e civile

Sono state trovate 157 decisioni - Pagina 13 di 16

11/2/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato di arresto europeo, per la sussistenza del requisito della doppia punibilità di cui all’art. 7, l. n. 69/2005 è sufficiente che l’ordinamento italiano contempli come reato il fatto per il quale la consegna è richiesta al momento della proposizione della domanda da parte dello Stato di emissione, mentre non è necessaria la rilevanza penale del medesimo alla data della sua commissione. Tale principio implica che deve aversi riguardo al momento della decisione, oltre che a quello della richiesta, essendo invece irrilevante il momento di commissione del fatto (nel caso d...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 5749 dell’11 febbraio 2016

19/1/2016 - Italiana - Civile - Merito
Nel caso di richiesta di divorzio presentata da una cittadina cinese coniugata in Italia con un connazionale, non essendo intercorso accordo tra i coniugi sulla scelta della legge applicabile, essa va individuata in base all’art. 8 del regolamento 1259/10. Pertanto – tenuto conto del fatto che al momento della domanda la sola ricorrente risultava ancora residente in Italia presso l'ultima residenza abituale dei coniugi (atteso che il resistente risultava invece irreperibile in detto luogo, con procedura di cancellazione a suo carico) e considerato che la comune residenza in detto luogo era...
Tribunale di Mantova, sez. I civile, sent. del 19 gennaio 2016

10/12/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Quando è possibile individuare il sorgere di un danno diretto, come normalmente accade nel caso di un incidente stradale, il luogo di tale danno diretto sarà l’elemento di collegamento pertinente per la determinazione della legge applicabile, indipendentemente dalle conseguenze indirette di tale incidente. Infatti, secondo l’art. 4, par. 1, del regolamento (CE) n. 864/2007, sulla legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali («Roma II»), al fine di determinare la legge applicabile ad un’obbligazione extracontrattuale derivante da un incidente stradale (nella specie, avvenuto ...
CGUE, sez. IV, C 350/14, Florin Lazar c. Allianz SpA, sent. del 10 dicembre 2015

10/12/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato di arresto europeo, la celebrazione dell’udienza in camera di consiglio prima dell’adozione dell’ordinanza che dispone la consegna dell’estradando, anche quando il consenso sia stato anteriormente prestato nelle forme previste, deve ritenersi inderogabilmente richiesta dall’art. 14, co. 4, l. n. 69/2005. L’udienza camerale, infatti, è finalizzata all’emissione di un provvedimento nel quale il giudice deve valutare la legalità complessiva del procedimento, la validità del consenso prestato, l’insussistenza di motivi di rifiuto alla consegna, determinati, ad...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 48943 del 10 dicembre 2015

27/11/2015 - Italiana - Civile - Cassazione
Ai fini dell’individuazione del giudice avente giurisdizione nei confronti dello straniero nelle controversie relative a rapporti obbligatori, il foro speciale previsto dal regolamento n. 44/2001 è pacificamente ritenuto applicabile non solo alle azioni volte alla realizzazione del vincolo contrattuale ma anche a quelle di nullità o annullabilità del negozio o di accertamento negativo dell’esistenza del vincolo, azioni in ordine alle quali, pertanto, la giurisdizione, ex art. 5, n. 1, del Reg. CE n. 44/01, spetta al giudice del luogo in cui deve essere eseguita l’obbligazione caratter...
Corte di cassazione, sez. un. civili, sent. n. 24244 del 27 novembre 2015

19/11/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 23, lett. a), del regolamento (CE) n. 2201/2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il reg. (CE) n. 1347/2000, deve essere interpretato nel senso che, tenuto conto dell’interesse superiore del minore, in mancanza di una violazione manifesta di una norma giuridica considerata essenziale nell’ordinamento giuridico di uno Stato membro o di un diritto riconosciuto come fondamentale in detto ordinamento giuridico, tale disposizione non consente al giudice di uno S...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, C 455/15, P. c. Q., sent. del 19 novembre 2015

21/10/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’azione con cui uno dei genitori chieda al giudice di sopperire al mancato consenso dell’altro genitore agli spostamenti del figlio minore al di fuori dello Stato membro di residenza del medesimo ed al rilascio di un passaporto a nome del minore stesso ricade nella sfera di applicazione ratione materiae del regolamento n. 2201/2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, e ciò sebbene l’emananda decisione in esito a tale azione debba essere poi presa in considerazione dalle auto...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, C 215/15, Gogova c. Iliev, sent. del 21 ottobre 201

15/10/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. da 1 a 3 della direttiva 2010/64/UE, sul diritto all’interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali, devono essere interpretati nel senso che non ostano a una normativa nazionale, come quella tedesca, la quale, nell’ambito di un procedimento penale, non consenta alla persona, nei cui confronti sia stato emesso decreto penale di condanna, di proporre opposizione per iscritto avverso il decreto stesso in una lingua diversa da quella del procedimento, sebbene tale persona non padroneggi quest’ultima lingua, a condizione che le autorità competenti non ritengano, conform...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, C 216/14, Gavril Covaci c. Germania

6/10/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Nel caso di procedimenti di separazione personale e di divorzio instaurati tra le stesse parti dinanzi ad autorità giurisdizionali di due Stati membri, l’art. 19, paragrafi 1 e 3, del regolamento (CE) n. 2201/2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il reg. (CE) n. 1347/2000, deve essere interpretato nel senso che, in una situazione in cui il procedimento dinanzi all’autorità giurisdizionale preventivamente adita nel primo Stato membro si è estinto dopo l’adizion...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, C 489/14, A. c. B, sent. del 6 ottobre 2015

27/7/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di riconoscimento della sentenza di condanna emessa in altro Stato Ue ai fini della sua esecuzione in Italia (d.lgs. n. 161/2010), si deve ritenere che la Corte d’appello, investita della richiesta di riconoscimento ed esecuzione, non può dichiararne l’inammissibilità per il fatto che la sentenza non sia stata trasmessa per il tramite del Ministro della giustizia, atteso che ciò non inficia la regolarità della procedura, la quale è finalizzata a rendere più agevole l’espletamento delle procedure di trasferimento. Infatti, al Ministero è attribuito un ruolo di mera trasmiss...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 32980 del 27 luglio 2015