Indice di recerca: Unione europea - Cooperazione giudiziaria penale e civile

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16/7/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 3, lettere c) e d), del regolamento (CE) n. 4/2009, relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni e alla cooperazione in materia di obbligazioni alimentari, dev’essere interpretato nel senso che, qualora un giudice di uno Stato membro sia investito di un’azione relativa alla separazione o allo scioglimento del vincolo coniugale tra i genitori di un figlio minore e un giudice di un altro Stato membro sia chiamato a pronunciarsi su un’azione per responsabilità genitoriale riguardante detto figlio, una domanda relativa a unâ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, C 184/14, sent. del 16 luglio 2015

1/7/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato d’arresto europeo, per la sussistenza della causa di rifiuto di consegna di cui all’art. 18, co. 1, lett. p), L. n. 69/2005, la giurisdizione italiana deve risultare con certezza e, in mancanza di tale certezza, va ritenuta la giurisdizione dello Stato richiedente (nella specie, la Romania) e disposta la consegna del soggetto (nel caso di specie, mancano le prove che le condotte contestate dall’autorità straniera siano state commesse in Italia; va pertanto confermata la sentenza di primo grado in base alla quale l’esecuzione dei MAE è subordinata, ai sensi dell’a...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 27825 del 1 luglio 2015

5/1/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
MAE: per far scattare il rifiuto alla consegna ex art. 18, lett. s), legge n. 69/2005, è necessario che il figlio minore della persona richiesta abbia un’età inferiore ai 3 anni nel momento in cui viene eseguito l’arresto della persona ricercata e non al momento del fatto. Neppure osta alla consegna un non comprovato pericolo di discriminazioni collegate all’andamento del rapporto in ambito familiare in quanto il rischio che la persona richiesta in consegna venga sottoposta ad atti persecutori o discriminatori, o comunque ad atti che configurano violazione di uno del suoi diritti fonda...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 52 del 5 gennaio 2015

18/12/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
In materia di obbligazioni alimentari il regolamento (CE) n. 4/2009 ha lo scopo di offrire una tutela particolare al creditore di alimenti, che è considerato la parte più debole in questi procedimenti di questo tipo, e per questo motivo le regole di competenza mirano a garantire una prossimità tra il creditore e il giudice competente. Pertanto una normativa nazionale, come quella tedesca, la quale istituisca una concentrazione delle competenze giurisdizionali in materia di obbligazioni alimentari transfrontaliere a favore di un giudice di primo grado competente per il luogo in cui ha sede i...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, sent. del 18 dicembre 2014, cause riunite C 400/13

9/12/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
In base all’art. 18, lett. p), della L. n. 69/2005, è motivo ostativo alla consegna dello straniero all’autorità richiedente il mandato di arresto europeo la commissione, in tutto o in parte, nel territorio italiano del reato oggetto del m.a.e., con la conseguenza che la consegna richiesta dall’autorità giudiziaria straniera deve essere rifiutata allorquando almeno una parte della condotta, anche se consistente nel frammento di un unico e inscindibile iter delittuoso, si sia verificata in Italia. Tuttavia, affinché il luogo di commissione del reato sia individuato con certezza in Ita...
Corte di cassazione, sez. II penale, sent. n. 51155 del 9 dicembre 2014

1/10/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La competenza in materia di responsabilità genitoriale, prorogata in forza dell’art. 12, par. 3, del regolamento (CE) n. 2201/2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il reg. (CE) n. 1347/2000, a favore di un giudice di uno Stato membro investito del procedimento di concerto dai titolari della responsabilità genitoriale, viene meno con la pronuncia di una decisione definitiva nel contesto di tale procedimento. Poiché la competenza deve essere determinata, anzitutto, ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 1° ottobre 2014

24/6/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La decisione 2011/640/PESC, relativa alla firma e alla conclusione dell’accordo tra l’Ue e la Repubblica di Mauritius sulle condizioni del trasferimento delle persone sospettate di atti di pirateria e dei relativi beni sequestrati da parte della forza navale diretta dall’Ue alla Repubblica di Mauritius e sulle condizioni delle persone sospettate di atti di pirateria dopo il trasferimento, è annullata per violazione, da parte del Consiglio, dell’art. 218, par. 10, TFUE. Infatti, tale norma prevede che il PE sia immediatamente e pienamente informato in tutte le fasi della procedura di n...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 24 giugno 2014

5/6/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 54 della convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen deve essere interpretato nel senso che una decisione di non luogo a procedere che osta, nello Stato contraente in cui tale decisione è stata emessa, a un nuovo procedimento penale per i medesimi fatti contro la stessa persona che ha beneficiato di detta decisione, salvo sopravvenienza di nuovi elementi a carico di quest’ultima, deve essere considerata una decisione che reca una sentenza definitiva, ai sensi di tale articolo, e che preclude pertanto un nuovo procedimento contro la stessa persona per i medesimi fatti in ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 5 giugno 2014

8/4/2014 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 21, d.lgs. n. 30/2007 – nella parte in cui consente al Prefetto di decretare l’allontanamento dal territorio dello Stato del cittadino Ue verso il suo Stato di appartenenza che ne aveva chiesto la consegna con M.A.E., ai sensi della l. n. 69/2005, e rifiutata dalla Corte d’appello, così determinando una sovrapposizione di norme in quanto l’esecuzione dell’allontanamento mediante la presentazione al Consolato italiano in patria potrebbe risolversi nella traduzione coatta del cittadino comunitario ...
Corte costituzionale, ord. n. 84 dell’8 aprile 2014

3/4/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 5, punto 3 (che prevede un’attribuzione di competenza speciale, in deroga al principio fondamentale enunciato all’art. 2, par. 1, che attribuisce la competenza ai giudici dello Stato membro nel cui territorio il convenuto è domiciliato), reg. (CE) n. 44/2001, deve essere interpretato nel senso che, in caso di pluralità di autori presunti di un asserito danno ai diritti patrimoniali d’autore tutelati nello Stato membro cui appartiene il giudice adito, tale disposizione non consente di fondare, a titolo di luogo dell’evento generatore di detto danno, la competenza del giudice ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 3 aprile 2014