Indice di recerca: Famiglia e minori - Ricongiungimento, diritto all'unità familiare, permesso di soggiorno per famiglia

Sono state trovate 532 decisioni - Pagina 30 di 54

9/8/2012 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinto il ricorso avverso il provvedimento di revoca della carta di soggiorno per essere stato lo straniero condannato per un reato di notevole gravità oggettiva (detenzione a fini di spaccio di oltre 2 kg. di hashish) e per non aver egli dimostrato di possedere allo stato una lecita fonte di reddito, né di essersi regolarmente inserito nel tessuto sociale, anche considerato che risulta irreperibile da mesi nel luogo di residenza indicato. Appare dunque giustificata la scelta del Questore di considerare l’esigenza di ricongiungimento familiare recessiva rispetto alla pericolosità soc...
Tar Sardegna, sez. II, sent. n. 771 del 9 agosto 2012

19/7/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 7, primo comma, della decisione n. 1/80 del Consiglio di associazione (istituito dall’Accordo che crea un’associazione tra la Comunità economica europea e la Turchia), del 19 settembre 1980, relativa allo sviluppo dell’associazione, deve essere interpretato nel senso che un familiare di un lavoratore turco, cittadino di un paese terzo diverso dalla Turchia, può far valere, nello Stato membro ospitante, i diritti risultanti da tale disposizione, se sono rispettate tutte le altre condizioni ivi previste. Infatti, poiché nell’ambito dell’associazione CEE-Turchia, il ricongiu...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 19 luglio 2012

10/7/2012 - Italiana - Civile - Cassazione
È illegittima l’espulsione del clandestino se il padre, che ha ottenuto la cittadinanza italiana, si è dichiarato favorevole a ospitarlo in casa sua, anche se la dichiarazione è successiva all’adozione del provvedimento. Infatti, dall’art. 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e dall’art. 5, co. 5 TUI, si deduce che l’espulsione lederebbe il diritto fondamentale dello straniero al rispetto della vita familiare, ciò che comporta, secondo l’opinione della Corte europea dei diritti dell’uomo, l’obbligo di tener co...
Corte di cassazione, sez. VI civile, ord. n. 11593 del 10 luglio 2012

29/5/2012 - Italiana - Civile - Cassazione
In tema di permesso di soggiorno richiesto a seguito del ricongiungimento deve essere applicata la previsione di cui l’art. 30, comma 1, lett a) TUI (ingresso di un extracomunitario per ricongiungimento con coniuge regolarmente presente in Italia), dalla quale risulta totalmente estraneo il controllo di effettività della convivenza posto che si tratta di un coniugio preesistente tra stranieri in ordine al controllo della cui effettività non si pone alcuna esigenza statuale di verifica. Nel caso di separazione susseguente al ricongiungimento dei coniugi il problema è risolto dall’art. 30...
Corte di cassazione, sez. VI civile-1,sent. n. 8598 del 29 maggio 2012

17/5/2012 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Secondo l’art. 5, co. 5, TUI, il provvedimento di diniego del permesso di soggiorno non costituisce atto vincolato in relazione alla situazione esistente al momento della richiesta, ossia non deve limitarsi a verificare la sussistenza di una circostanza obiettivamente ostativa (come, ad es., una condanna penale), ma occorre, anche nel caso di domanda di permesso per lavoro autonomo, che siano valutati gli elementi sopravvenuti e rispetto ai quali l'interessato possa fornire in sede procedimentale opportuni chiarimenti, soprattutto nei casi in cui l'Amministrazione non abbia rispettato i temp...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 2856 del 17 maggio 2012

11/5/2012 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Le situazioni familiari costituitesi o in via di regolarizzazione in Italia, sono pienamente assimilabili alla situazione di ricongiungimento familiare e sono meritevoli della stessa tutela prevista dall’art. 5, co. 5, secondo periodo del d.lgs. n. 286/1998, come modificato dal d.lgs. n. 5/2007, e pertanto l’Amministrazione deve svolgere una valutazione ponderata dei legami familiari e della durata del soggiorno in Italia rispetto alla gravità del reato cui si riferisce la condanna e alla effettiva persistenza di ragioni di tutela della sicurezza e tranquillità pubblica. Consiglio di Sta...
Consiglio di Stato, sez. III, ord. n. 1834 dell’11 maggio 2012

20/4/2012 - Italiana - Civile - Cassazione
In materia di immigrazione, il familiare coniuge del cittadino italiano, dopo aver trascorso i primi tre mesi di soggiorno informale nel territorio dello Stato, è tenuto a richiedere la carta di soggiorno e, fino al momento in cui non ottenga questo titolo, la sua condizione soggiornante regolare rimane disciplinata dalla legislazione nazionale, in forza della quale, ai fini della concessione del permesso di soggiorno per coesione familiare, nonché ai fini della concessione e del mantenimento del titolo di soggiorno per coniugio, è imposta la sussistenza del requisito della convivenza effet...
Corte di cassazione, sez. VI civile, sent. n. 6315 del 20 aprile 2012

19/4/2012 - Italiana - Civile - Cassazione
La legge n. 94 del 2009 stabilisce che per il permesso di soggiorno per coesione familiare nessun rilievo ha la convivenza con il parente entro il quarto grado, ma è necessario che detta parentela si esplichi entro il secondo grado. La suddetta legge ha efficacia nei confronti di tutti gli accertamenti ancora in corso in sede amministrativa. Di conseguenza un cittadino extracomunitario che chiede il permesso di soggiorno per coesione familiare con un parente, pur cittadino italiano, ma oltre il secondo grado (nella fattispecie un cugino), non ha diritto alla concessione del provvedimento. Cor...
Corte di cassazione, sez. VI civile, sent. n. 6186 del 19 aprile 2012

29/3/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 7 della decisione n. 1/80, del 19.9.1980, relativa allo sviluppo dell’associazione, adottata dal Consiglio di associazione istituito dall’Accordo che crea un’associazione tra la Comunità economica europea e la Turchia, deve essere interpretato nel senso che i familiari di un lavoratore turco inserito nel regolare mercato del lavoro di uno Stato membro possono sempre invocare questa disposizione ove detto lavoratore, pur mantenendo la cittadinanza turca, abbia acquisito la cittadinanza dello Stato membro ospitante. Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, sent. del ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, sent. del 29 marzo 2012

23/3/2012 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È accolta l’istanza cautelare e, per l’effetto, va sospesa l’esecutività della sentenza impugnata che ha respinto in primo grado il ricorso presentato dall’appellante, in quanto il provvedimento deve essere valutato in sede di merito sotto il profilo della adeguatezza della motivazione in presenza di tre figli minori tutti nati in Italia, situazione che è considerata, in determinate circostanze, assimilabile al ricongiungimento familiare ai fini dell’applicazione delle disposizioni dell’art. 5, co. 5, secondo periodo, del d.lgs. n. 286/1998. Consiglio di Stato, sez. III, ord. n....
Consiglio di Stato, sez. III, ord. n. 1188 del 23 marzo 2012