Indice di recerca: Espulsione - Limiti al potere di espulsione derivanti dal diritto internazionale

Sono state trovate 86 decisioni - Pagina 6 di 9

13/4/2010 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
L’Italia dovrà corrispondere 15mila euro all’ex imam di Cremona per averlo espulso verso la Tunisia, suo paese di origine, in violazione dell’imposizione della CEDU di non eseguire la misura dell’espulsione, in quanto contraria all’art. 3. La firma da parte della Tunisia di trattati internazionali non è sufficiente ad escludere che l’uomo, attualmente detenuto in carcere per il reato di appartenenza in tempo di pace ad un’organizzazione terroristica, non sia stato sottoposto a maltrattamenti vietati dal citato articolo. Corte europea dei diritti dell’uomo, seconda sezione, 13...
Corte europea dei diritti dell’uomo, seconda sezione, 13 aprile 2010

19/1/2010 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Relativamente alla detenzione in un centro di accoglienza di una madre di nazionalità russa di origine cecena e dei suoi quattro figli minori, l’ultimo dei quali nato nel 2006, finalizzata alla loro espulsione verso la Polonia, paese dal quale provenivano, la detta misura ha violato gli artt. 3 e 5, par. 1, della CEDU, solo con riferimento ai quattro minori, in considerazione della loro tenera età. Per tale motivo, il Belgio dovrà corrispondere loro la somma di Euro 17 mila. Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. XII, Sentenza del 19 gennaio 2010, M. ed altri – Belgio. Testo in for...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. XII, Sentenza del 19 gennaio 2010

19/1/2010 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
È disposta la cancellazione dal ruolo della causa intentata dai legali rappresentanti di un gruppo di migranti di diverse nazionalità sbarcati a Lampedusa nel marzo del 2005 e rinviati in Libia, da dove provenivano. Dal momento che i legali rappresentanti hanno perso i contatti con i loro assisititi, la Corte è impossibilitata ad approfondire la conoscenza degli elementi fattuali particolari riferiti ai singoli ricorrenti e, quindi, stabilire se la loro espulsione verso la Libia abbia violato gli artt. 2 (diritto alla vita), 3 (divieto di trattamenti inumani e degradanti), 13 (diritto ad un...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. XII, Sentenza del 19 gennaio 2010

12/1/2010 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Il Regno Unito violerebbe l’articolo 8 della CEDU se decidesse di dare esecuzione alla decisione di espellere verso il suo paese di origine il cittadino pakistano che, residente legalmente in Gran Bretagna fin dall’età di tre anni, si sia macchiato di alcuni crimini. La circostanza che l’interessato non ha alcun legame né parentale, né culturale con il Pakistan e che la sua espulsione comprometterebbe anche la vita familiare di tutti i suoi parenti, residenti nel Regno Unito, nonché della sua fidanzata, cittadina britannica, rende sproporzionata la misura impugnata. Corte Europea dei...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. IV, Sentenza del 12 gennaio 2010

24/11/2009 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Il Regno Unito è condannato al risarcimento del danno morale procurato al cittadino nigeriano, da oltre 20 anni residente nel Regno Unito con figli e nipoti, espulso verso il suo paese di origine in quanto ritenuto pericoloso. Le diverse condanne riportate dal ricorrente, l’ultima delle quali per il reato di violenza sessuale, giustificano il giudizio di pericolosità dello stesso, motivato con riferimento alla “prevenzione di disordini e di criminalità e per la tutela della salute e della morale”; tuttavia, il provvedimento di allontanamento viola l’art. 8 della CEDU perché spropor...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. IV, Sentenza del 24 novembre 2009

24/2/2009 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Dando esecuzione al provvedimento di espulsione del cittadino tunisino Sami Ben Khemais Essid verso la Tunisia, nonostante una richiesta della Corte Europea per i Diritti Umani di sospendere qualsiasi misura di trasferimento fino a che fosse revisionato il suo caso, l’Italia ha violato non solo l’art. 3 della Convenzione che proibisce trattamenti inumani o degradanti, ma anche gli obblighi di garantire l’esercizio di difesa previsti dall’art. 34 della Convenzione. Per tali violazioni dovrà sostenere le spese del giudizio e risarcire lo straniero per i danni morali con la somma comples...
Corte europea dei diritti dell’uomo, Sez. XII, sentenza del 24 febbraio 2009

17/2/2009 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Sebbene le autorità britanniche abbiano fatto trascorrere un notevole lasso di tempo tra il preavviso dell’ordine di espulsione e l’esecuzione dello stesso, l’allontanamento del cittadino turco verso il suo paese di origine non ha violato il diritto alla sua vita familiare, che egli aveva nel frattempo costruito nel Regno Unito. Infatti, sia il ricorrente che la sua compagna di nazionalità britannica erano consapevoli che era in corso la valutazione della espulsione del primo, nel momento in cui decisero di sposarsi e di avere due figli. Il lungo ed inspiegabile ritardo nell’applicaz...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. IV, Sentenza del 17 febbraio 2009

17/7/2008 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Il Regno Unito violerebbe l’Articolo 3 della CEDU se desse esecuzione alla sua decisione di espellere verso il proprio paese di origine il cittadino dello Sri Lanka, già arrestato per sei volte dalle autorità del suo paese per la presunta appartenenza ad un’organizzazione di liberazione, e maltrattato durante le dette detenzioni. Il suo rimpatrio avverrebbe tramite la frontiera aerea e le autorità cingalesi potrebbero individuare all’istante i suoi precedenti arresti. Anche se sono trascorsi molti anni dall’allontanamento del ricorrente dallo Sri Lanka, egli potrebbe ancora suscitar...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. IV, Sentenza del 17 luglio 2008

6/7/2006 - Italiana - Penale - Cassazione
Non sussistono le condizioni prescritte dall’art. 705 c.p.p. per concedere l’estradizione verso la Bielorussia dello straniero, cittadino di questo Stato, colpito da mandato di cattura per il reato di truffa aggravata. La Bielorussia, infatti, non ha aderito alla Convenzione Europea di estradizione sottoscritta a Parigi il 13 dicembre 1957; inoltre, vi è la possibilità che l’imputato sia condannato alla pena dei lavori forzati, prevista per tale reato in presenza di circostanze aggravanti, in contrasto con l’art. 2 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo...
Corte di Cassazione, Sez. VI Penale, Sent. n. 23555 del 6 luglio 2006

8/6/2006 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Lo Stato Romeno è tenuto a risarcire un cittadino di Serbia-Montenegro che, da 14 anni regolarmente residente in Romania, è stato espulso in quanto considerato una minaccia per l’ordine pubblico e la sicurezza nazionale. Seppure un cittadino extracomunitario non goda di alcun diritto di ingresso e permanenza sul territorio nazionale e le autorità possano legittimamente impedire la permanenza ai soggetti “indesiderati”, tuttavia, i relativi provvedimenti incidenti sulla vita privata e familiare devono essere adottati in conformità all’art. 8 della CEDU, mentre, nel caso di specie, i...
Corte europea dei diritti dell’Uomo, Sez. III, Sentenza del 8 giugno 2006