Indice di recerca: Espulsione - Limiti al potere di espulsione derivanti dal diritto internazionale

Sono state trovate 86 decisioni - Pagina 2 di 9

13/2/2020 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Il termine “espulsioni” di cui all’art. 4, Prot. 4, CEDU, va inteso in senso generico e comprende la situazione di un gruppo di individui che avendo avuto accesso via terra illegalmente al territorio di una Parte contraente ne siano immediatamente allontanati, contro la propria volontà, dalla forza pubblica.La Spagna non ha violato il divieto di espulsioni collettive quando la Polizia di frontiera di Melilla ha fermato e ricondotto in Marocco cittadini stranieri che hanno deliberatamente approfittato dell’ingente numero di persone che tentavamo l’attraversamento delle recinzioni pe...
Corte europea dei diritti dell’uomo, Grande Camera, sentenza 13 febbraio 2020, ric. n. 8675/15 e 8697/15, N.D. e N.T. c. Spagna

19/6/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
La non espellibilità dell’apolide prevista dall’art. 31 della Convenzione di New York del 1954, fatti salvo i casi di sicurezza nazionale e di ordine pubblico, si estende in via analogica anche alle situazioni di apolidia di fatto e/o nelle more del procedimento per l’accertamento dello stato di apolidia, quando la situazione del soggetto emerge chiaramente dalle informazioni o dalla documentazione delle Autorità pubbliche competenti dello Stato italiano, di quello di origine o di quello verso il quale può ravvisarsi un collegamento significativo con il soggetto interessato.Corte di c...
Corte di cassazione, sez. I, 19 giugno 2019, n. 16489

8/5/2019 - Italiana - Penale - Cassazione
Fermo restando il diritto dello Stato di gestire e controllare i flussi di ingresso e il soggiorno, qualora sussistano fondati motivi per ritenere che il soggetto, autore di reato e in via di espulsione, sarebbe esposto al rischio di subire trattamenti contrari all'art. 3 nel Paese di destinazione, lo Stato potrebbe incorrere nella violazione del citato articolo CEDU. In tal caso, chi invoca la protezione dell'art. 3 dovrà dimostrare di essere esposto a un rischio oggettivo, realistico e personale, di poter subire i trattamenti che tale norma proibisce, onere della prova che ricade pertanto s...
Corte di cassazione, sez. III, 8 maggio 2019, n. 19662

2/10/2018 - Italiana - Civile - Cassazione
Poiché nel caso di specie, il titolo espulsivo è costituito dal mero mancato possesso di un valido ed efficace permesso di soggiorno, secondo il disposto dell’art. 13, comma 2, lett. a) e b), TUI, il provvedimento impugnato ha del tutto omesso di esaminare l’esistenza di un legame familiare dell’interessato, verificando la presenza di un nucleo radicatosi in Italia e sviluppatosi esclusivamente nel nostro paese, la durata del suo soggiorno e la sussistenza di un rapporto con il paese d’origine, rimanendo così integrato il vizio di motivazione denunciato ai sensi dell’art. 360 c.p...
Corte di cassazione, sez. I, ord. 2 ottobre 2018, n. 23957

11/9/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Il motivo di ricorso afferente la violazione e falsa applicazione dell’art. 8 CEDU, art. 30 Cost., art. 155 c.c., d.lgs. n. 286 del 1998, artt. 29 e 13 (per non avere il giudice di prime cure riconosciuto tutela al diritto all’unità familiare) è manifestamente infondato in quanto l’invocato diritto nella specie non sussiste secondo l’accertamento di fatto compiuto dal giudice di pace, il quale ha escluso che il ricorrente conservi un’effettiva relazione con la moglie e con il figlio. Peraltro in sede di opposizione all’espulsione non possono riproporsi le ragioni connesse...
Corte di cassazione, sez. VI - 1, ord. 11 settembre 2017, n. 21080

23/8/2016 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Costituisce violazione dell’art. 3 (divieto di tortura e di trattamenti disumani o degradanti) CEDU, l’espulsione di tre cittadini iracheni richiedenti asilo in Svezia verso il loro Paese d’origine. Infatti, la situazione della sicurezza in Iraq è in generale peggioramento, con un aumento della violenza settaria e attacchi ad opera dell’Isis, tanto che vaste aree del territorio attualmente si trovano al di fuori del controllo effettivo da parte del governo iracheno. Alla luce della situazione sopra descritta, la capacità delle autorità irachene di proteggere i cittadini deve essere ...
Corte europea dei diritti dell’uomo, grande sez., n. 59166/12, J.K. e altri c. Svezia, sent. del 23 agosto 2016

28/9/2015 - Italiana - Civile - Cassazione
È illegittimo il trattenimento dell’ apolide di fatto presso il Cie di Ponte Galeria se il Gdp non si è pronunciato sulla mancanza di ragionevoli prospettive di rimpatrio come invece richiesto dall’art. 15, § 4, della direttiva 2008/115/CE. Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 19201 del 28 settembre 2015 Sul ricorso 18983-2014 proposto da: *** ***, elettivamente domiciliata in ROMA, PIAZZA MAZZINI 8, presso lo studio dell’avvocato FRANCESCO PRECENZANO, che la rappresenta e difende giusta procura in calce al ricorso; PREFETTURA di FERRARA, QUESTURA FERRARA, MINISTERO DELL’I...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 19201 del 28 settembre 2015

1/9/2015 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
L’Italia ha violato gli artt. 3 (divieto di trattamenti disumani o degradanti), 5 (diritto alla libertà e alla sicurezza), 13 (diritto alla tutela giurisdizionale effettiva) CEDU e l’art. 4 del Protocollo n. 4 (divieto di espulsioni collettive), in relazione alla vicenda che ha visto coinvolti alcuni cittadini tunisini che, sbarcati a Lampedusa nel settembre 2011, erano stati trasferiti nel centro di Contrada Imbriacola. Qui si sono trovati in una situazione di sovraffollamento e scarse condizioni igieniche. Inoltre, è stato loro imposto il divieto di ogni contatto con l’esterno: l’i...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. II, Khlaifia e altri c. Italia, n. 16483/12, sent. 01/09/15

18/11/2014 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Non viola l’art. 3 CEDU (divieto di trattamenti disumani o degradanti) l’espulsione dalla Finlandia della cittadina russa di 72 anni, madre di una cittadina naturalizzata finlandese, verso il suo Paese di origine in quanto né la situazione generale in Russia, né la situazione personale della donna potrebbero esporla a un rischio reale di trattamenti inumani o degradanti. Infatti, in assenza di alcuna prova a sostegno dei timori di non poter accedere alle cure mediche nel suo Paese, prevale la considerazione che l’esistenza di strutture sanitarie pubbliche e private in Russia possano ga...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. IV, sent. del 18 novembre 2014

3/10/2014 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Costituisce violazione dell’art. 8 CEDU (diritto al rispetto della vita famigliare) il diniego, da parte delle competenti autorità olandesi, del rilascio del permesso di soggiorno alla donna, originaria del Suriname, madre di tre figli minori e sposata con un cittadino olandese. Infatti, le autorità olandesi non hanno valutato con sufficiente attenzione le conseguenze che si produrrebbero sui bambini della ricorrente in caso di rifiuto del rilascio del permesso richiesto. In particolare, le autorità hanno omesso di prendere in considerazione e valutare le prove sulla praticità, la fattib...
Corte europea dei diritti dell’uomo, grande sezione, sent. del 3 ottobre 2014