Indice di recerca: Espulsione - Limiti al potere di espulsione derivanti dal diritto internazionale

Sono state trovate 86 decisioni - Pagina 1 di 9

6/9/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
È respinto il ricorso per risarcimento del danno (art. 268 TFUE) promosso nei confronti dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) da un gruppo di siriani dopo che le loro denunce, riguardanti plurime violazioni dei diritti fondamentali nel corso di un’operazione congiunta di rimpatrio indirizzate al Responsabile per i diritti fondamentali di Frontex, erano rimaste inevase. Tribunale dell’Unione europea, 6 settembre 2023, causa T-600/21, WS e a./ Frontex(n. 440) Sintesi I ricorrenti, trasferiti in Turchia nel corso di un’operazione di rimpatrio condotta dalla...
Tribunale dell’Unione europea, 6 settembre 2023, causa T-600/21, WS e a./ Frontex

28/6/2022 - Italiana - Civile - Cassazione
Va cassata con rinvio la decisione che conferma la legittimità dell’espulsione dello straniero padre di un figlio nato in Italia senza confrontarsi con la natura ed effettività dei suoi vincoli familiari sul territorio nazionale, la durata del soggiorno e l’esistenza di legami con il Paese di origine, atteso che l’art. 13, co. 2 bis, TUI si applica, con valutazione caso per caso, anche allo straniero che non si trova nella posizione formale di richiedente il ricongiungimento familiare.Inoltre, nel valutare le ragioni ostative al rimpatrio, non è decisivo che lo straniero destinatario ...
Corte di cassazione, sez. I civile, 28 giugno 2022, n. 20651

21/6/2022 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
La Turchia ha violato l’art. 3 CEDU allontanando verso il paese di origine, senza prima escludere il rischio per l’interessato di subire tortura o trattamenti inumani o degradanti, un beneficiario di una forma di protezione temporanea che, privo dell’assistenza di un legale e di un interprete, aveva sottoscritto un modulo di adesione al rimpatrio volontario. In tali circostanze, non può infatti ritenersi che egli abbia rinunciato in modo inequivocabile e consapevolmente alla protezione contro il refoulement garantito dalla Convenzione.Corte europea dei diritti dell’uomo, 21 giugno 202...
Corte europea dei diritti dell’uomo, 21 giugno 2022, ric. n. 1557/19, Akkad c. Turchia

26/4/2022 - Italiana - Penale - Cassazione
Va annullata senza rinvio perché i fatti non sussistono la sentenza di condanna per fattispecie di reati di immigrazione clandestina e collegate condotte di resistenza e violenza a pubblico ufficiale pronunciata nei confronti di due migranti che, a bordo di un rimorchiatore battente bandiera italiana che li aveva tratti in salvo in mare, si opponevano al ritorno in Libia, costringendo il comandante a fare rotta verso l’Italia. Infatti, il diritto al non respingimento costituisce principio internazionale di carattere assoluto, invocabile da qualsiasi essere umano (non solo dai rifugiati) che...
Corte di cassazione, sez. VI penale, 26 aprile 2022, n. 15869

4/4/2022 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
In tema di divieto di espulsioni collettive (art. 4, Prot. 4, allegato alla CEDU), deve essere esclusa la responsabilità dello Stato che ha attuato un respingimento sommario alla frontiera se la mancanza di una decisione individuale di espulsione può essere attribuita alla condotta della singola persona. Occorre pertanto valutare anzitutto se: (i) nelle circostanze del caso di specie, lo Stato convenuto ha concretamente ed effettivamente fornito un accesso alle vie legali di ingresso, in particolare alle procedure di frontiera; in caso positivo, qualora il singolo non se ne sia avvalso, se (...
Corte europea dei diritti dell’uomo, 4 aprile 2022, ric. n. 55798/16, et al., A.A. e altri c. Macedonia del Nord

7/12/2021 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
In materia di espulsione dello straniero affetto da una patologia, indipendentemente dalla natura fisica o psichica della stessa, la soglia di gravità richiesta perché possa applicarsi il divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti è integrata dalla presenza di elementi sufficienti per poter fondatamente ritenere che l’espulsione esporrebbe l’interessato al rischio di un declino grave, rapido e irreversibile del proprio stato di salute, tale da comportare intense sofferenze o una significativa riduzione della sua speranza di vita. Qualora non vi siano elementi in tal senso ido...
Corte europea dei diritti dell’uomo (GC), 7 dicembre 2021, ric. n. 57467/15, Savran c. Danimarca

22/6/2021 - Italiana - Penale - Cassazione
È annullata con rinvio la sentenza di condanna per inottemperanza dell’ordine di lasciare il territorio nazionale ex art. 14, co. 5 quater, TUI, pronunciata a carico dell’individuo nato e cresciuto in Italia che non abbia conseguito la cittadinanza italiana né, pur essendosi in tal senso attivato, quella del Paese di provenienza della madre (Serbia) e del padre (Kosovo), senza che siano state condotte adeguate verifiche in ordine alla sua possibile condizione di apolidia atteso che, in caso di esito positivo di tali verifiche, occorre considerare che all’interessato si estende la tutel...
Corte di cassazione, sez. I penale, 22 giugno 2021, n. 24407

22/12/2020 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Il diritto alla nazionalità costituisce un elemento essenziale dell’identità di un individuo ma non è, in quanto tale, tutelato dalle disposizioni della CEDU o dei suoi Protocolli e, pertanto, l’annullamento o la revoca della cittadinanza non sono radicalmente incompatibili con la Convenzione. Tuttavia, tali provvedimenti possono costituire un’interferenza nel diritto alla vita privata e familiare (art. 8 CEDU) in ragione delle conseguenze che producono sulla posizione dell’interessato e violare la Convenzione, in particolare, quando si configurano come arbitrari. A tale ultimo rigu...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sentenza 22 dicembre 2020, ric. n. 43936/18, Usmanov c. Russia

7/7/2020 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
L’art. 8 CEDU non si oppone all’espulsione e al divieto di reingresso (per 7 anni) nel territorio nazionale dello straniero responsabile di gravi reati la cui moglie e figlio – entrambi malati – risiedono nello Stato che ha adottato tali misure se le autorità nazionali hanno condotto un esame adeguatamente circostanziato degli interessi soggettivi degli interessati e delle esigenze, contrapposte, legate all’ordine pubblico e alla prevenzione dei reati. Al riguardo, la Corte ha valorizzato elementi come: la particolare gravità del reato (traffico di eroina); l’intensità dei legam...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sentenza 7 luglio 2020, ric. n. 62130/15, K.A. c. Svizzera

24/3/2020 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Un’espulsione è “collettiva” ai sensi dell’art. 4, Prot. 4, CEDU, se, nell’ambito dell’allontanamento di un gruppo di stranieri dal territorio statale, ciascuno non è stato messo in condizione di contestare il proprio, né l’autorità nazionale ha preso in considerazione, in maniera effettiva e caso per caso, la situazione personale di ognuno. Quando ogni individuo espulso ha avuto la concreta opportunità di esporre la propria situazione alle autorità nazionali di una Parte contraente e queste l’hanno effettivamente esaminata, il divieto di espulsioni collettive non può di...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. III, sentenza 24 marzo 2020, ric. n. 24917/15, Asady e altri c. Slovacchia