Indice di recerca: Famiglia e minori - Ricongiungimento, diritto all'unità familiare, permesso di soggiorno per famiglia

Sono state trovate 531 decisioni - Pagina 16 di 54

11/9/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Il motivo di ricorso afferente la violazione e falsa applicazione dell’art. 8 CEDU, art. 30 Cost., art. 155 c.c., d.lgs. n. 286 del 1998, artt. 29 e 13 (per non avere il giudice di prime cure riconosciuto tutela al diritto all’unità familiare) è manifestamente infondato in quanto l’invocato diritto nella specie non sussiste secondo l’accertamento di fatto compiuto dal giudice di pace, il quale ha escluso che il ricorrente conservi un’effettiva relazione con la moglie e con il figlio. Peraltro in sede di opposizione all’espulsione non possono riproporsi le ragioni connesse...
Corte di cassazione, sez. VI - 1, ord. 11 settembre 2017, n. 21080

3/8/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
L’art 31, d.lgs. 286/98, prevede che il Tribunale per i minorenni, per gravi motivi, connessi con lo sviluppo psicofisico e tenuto conto dell’età e delle condizioni di salute del minore che si trova nel territorio italiano, può autorizzare l’ingresso o la permanenza del familiare, per un periodo di tempo determinato, anche in deroga alle altre disposizioni del decreto citato.L'elemento dell’età prescolare appare particolarmente significativo e non deve essere trascurato così come quello del radicamento nel territorio. Proprio per la loro tenera età, il disagio derivante dal distac...
Corte di cassazione, sez. I, 3 agosto 2017, n. 19433

3/8/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
La situazione oggettiva nella quale vanno ravvisati i “gravi motivi” di cui all’art. 31, TUI, può essere attuale, ma può altresì essere dedotta come conseguenza dell’allontanamento del familiare, e dunque correlata ad una condizione del minore futura ed eventuale, rimessa all’accertamento del giudice minorile.Il giudice di merito deve dunque considerare tutti i criteri stabiliti dall’art 31 e, in riferimento all’esistenza di un grave danno, valutare in particolare l’eventuale età ancora prescolare del minore e attribuire il necessario rilievo al pregiudizio che i minori sub...
Corte di cassazione, sez. I, 3 agosto 2017, n. 19433

21/7/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Non sussiste violazione né falsa applicazione dell’art. 19, II, lett. d, d.lgs. n. 286/1998 (il quale estende il divieto di espulsione al marito convivente della donna in stato di gravidanza o nei sei mesi successivi alla nascita del figlio) poiché l’impugnazione avverso il provvedimento con cui il giudice di pace ha rigettato il ricorso contro il decreto di espulsione è manifestamente infondata, atteso che non coglie la ratio decidendi del provvedimento, attinente alla preclusione, a norma dell’art. 29, lett. a), d.lgs. n. 286/1998, ad ottenere il ricongiungimento familiare in caso d...
Corte di cassazione, sez. VI, ord. 21 luglio 2017

23/5/2017 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
L’art. 5, comma 5, del d.lgs. n. 286 del 1998, come modificato dal d.lgs. n. 5 del 2007 e dalla sentenza additiva della Corte costituzionale n. 202/2013, e prima ancora la direttiva europea n. 86/2003, al fine di tutelare l’unità e la stabilità del nucleo familiare, impongono all’autorità amministrativa di farsi carico di valutare la situazione familiare dello straniero, prima di pronunciare un diniego di permesso di soggiorno motivato con riferimento ai suoi precedenti penali (nel caso di specie per stupefacenti).Il Tar ha dunque l’obbligo di valutare l’effettiva portata del prov...
Consiglio di Stato, sez. III, 23 maggio 2017, n. 2391

23/5/2017 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Sebbene il possesso di un reddito minimo – idoneo al sostentamento dello straniero – costituisca un requisito soggettivo non eludibile ai fini del rilascio e del rinnovo del permesso di soggiorno, in quanto attinente alla sostenibilità dell’ingresso dello straniero nella comunità nazionale, al suo inserimento nel contesto lavorativo e alla capacità di contribuire con il proprio impegno allo sviluppo economico e sociale del paese, nondimeno la mancanza di reddito nella misura richiesta non rappresenta una causa automaticamente ostativa alla permanenza in Italia, in quanto, in presenza ...
Consiglio di Stato, sez. III, 23 maggio 2017, n. 2398

18/4/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
A norma dell’art. 30, comma 6, del d.lgs. n. 286 del 1998, contro il diniego del nulla osta al ricongiungimento familiare e del permesso di soggiorno per motivi familiari, nonché contro gli altri provvedimenti dell’autorità amministrativa in materia di diritto all’unità familiare, l’interessato può proporre opposizione all’autorità giudiziaria ordinaria. Deve dunque dichiararsi inammissibile il ricorso avverso il diniego di visto d’ingresso in Italia, per ricongiungimento familiare, per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo.Tar Lazio, sez. III ter, 18 aprile 2017...
Tar Lazio, sez. III ter, 18 aprile 2017, n. 4673

16/3/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il ricorso per l’annullamento del provvedimento di rigetto dell’istanza di visto per ricongiungimento familiare esula dalla giurisdizione del giudice amministrativo e dirimente in tal senso è l’art. 30, co. 6, d.lgs. n. 286/98, a tenore del quale contro il diniego del nulla osta al ricongiungimento familiare e del permesso di soggiorno per motivi familiari, nonché contro gli altri provvedimenti dell’autorità amministrativa in materia di diritto all’unità familiare, l’interessato può proporre opposizione all’autorità giudiziaria ordinaria. L’opposizione è disciplinata dal...
Tar Lazio, sez. III ter, 16 marzo 2017, n. 3599

15/3/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Il divieto di espulsione di cui al d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, art. 19, comma 2, lett. c), costituisce condizione necessaria per il rilascio del permesso di soggiorno per motivi di coesione familiare, sicchè non opera qualora, per ragioni di pericolosità sociale, sia stato revocato il titolo di soggiorno dello straniero, anche se fondato sulla medesima condizione soggettiva produttiva della non espellibilità (come il matrimonio con cittadina italiana) e secondo cui la condizione ostativa al rilascio del permesso per coesione familiare (richiesto da cittadino straniero coniugato con citta...
Corte di cassazione, sez. VI, n. 6666 del 15 marzo 2017

24/2/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
L’espulsione dello straniero condannato e detenuto in esecuzione di pena, prevista dall’art. 16, comma quinto, del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, è riservata alla competenza del giudice di sorveglianza, ha natura amministrativa e costituisce un’atipica misura alternativa alla detenzione, finalizzata ad evitare il sovraffollamento carcerario, della quale è obbligatoria l’adozione in presenza delle condizioni fissate dalla legge.Il regime dell’espulsione del condannato cittadino straniero, come risultante dal combinato disposto degli artt. 16, comma 5 e 19 d.lgs. 286/98, è peraltro ...
Corte di cassazione, sez. VII, ord. 24 febbraio 2017, n. 9327