Indice di recerca: Famiglia e minori - Ricongiungimento, diritto all'unità familiare, permesso di soggiorno per famiglia

Sono state trovate 529 decisioni - Pagina 1 di 53

30/1/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L'art. 10, par. 3, lett. a) della direttiva 2003786/CE non fissa una scadenza per la presentazione della domanda di ricongiungimento familiare per i genitori di un rifugiato minore non accompagnato, che ha diritto al ricongiungimento anche qualora raggiunga la maggiore età in corso di procedura.La stessa norma, inoltre, obbliga il rilascio di un permesso di soggiorno alla sorella maggiorenne del rifugiato minore non accompagnato – la quale è cittadina di un paese terzo e ha una grave malattia che la rende totalmente e permanentemente dipendente dai genitori – se il rifiuto di tale perme...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 30 gennaio 2024, causa C-560/20, Landeshauptmann von Wien (Ricongiungimento familiare con un minore rifugiato)

23/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 20 e 23 direttiva 2011/95/UE) non impone agli Stati membri di riconoscere al genitore di un minore che gode dello status di rifugiato in uno Stato membro il diritto di beneficiare della protezione internazionale in tale Stato membro. Resta tuttavia nella discrezionalità degli Stati riconoscere la protezione a titolo derivato e a fini di mantenimento dell’unità familiare in base a disposizioni nazionali più favorevoli (art. 3 direttiva cit.).Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-374/22, Commissaire général aux réfugiés e aux ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-374/22, Commissaire général aux réfugiés e aux apatrides (Unité familiale)

23/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 20 e 23 direttiva 2011/95/UE) non impone agli Stati membri di riconoscere al genitore di un minore che gode dello status di rifugiato in uno Stato membro il diritto di beneficiare della protezione internazionale in tale Stato membro. Resta tuttavia nella discrezionalità degli Stati riconoscere la protezione a titolo derivato e a fini di mantenimento dell’unità familiare in base a disposizioni nazionali più favorevoli (art. 3 direttiva cit.).Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-614/22, Commissaire général aux réfugiés e aux ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-614/22, Commissaire général aux réfugiés e aux apatrides (Unité familiale)

2/11/2023 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittimo il diniego di conversione del permesso per motivi familiari in permesso per motivi di lavoro opposto allo straniero che ha contratto un “matrimonio di convenienza” con una cittadina italiana, mai seguito da una effettiva convivenza (e senza che l’interessato abbia fornito prove contrarie), con conseguente revoca del primo titolo di soggiorno. A seguito di tale revoca, il diniego di conversione si configura come atto vincolato, cosicché non è censurabile l’omissione del preavviso di rigetto.TAR Campania, sez. I, 2 novembre 2023, n. 5972(n. 444) Il Tribunale Amministrativo...
TAR Campania, sez. I, 2 novembre 2023, n. 5972

25/10/2023 - Italiana - Amministrativo - TAR
Lo straniero giunto in Italia come minore non accompagnato e successivamente sottoposto alla tutela di un familiare rientra nelle ipotesi tipizzate di cui all’art. 32, co. 1 bis TUI e pertanto, ai fini della conversione del permesso per minore età, è necessaria l’acquisizione del parere del Comitato per i minori stranieri non accompagnati, nella fattispecie negativo (in quanto non sussistevano elementi valutabili nel breve periodo di permanenza dello straniero quale minore, pari a circa cinque mesi). Va pertanto rigettato il ricorso avverso il rifiuto del permesso di soggiorno per attesa...
TAR Toscana, sez. II, 25 ottobre 2023, n. 965

23/10/2023 - Italiana - Amministrativo - TAR
Nel caso di uno straniero che intrattiene legami familiari in Italia, è illegittimo il diniego di conversione del permesso di soggiorno per attesa occupazione in lavoro autonomo, fondato sul semplice rilievo di carenze reddituali e di una condanna per reato ostativo, essendo del tutto pretermessa la valutazione della pericolosità sociale in concreto e degli elementi indicati all’art. 5, co. 5, TUI. Infatti, la necessità di tale valutazione si impone invero nei confronti di tutti gli stranieri che abbiano acceduto al ricongiungimento familiare, quand’anche sforniti di reddito sufficiente...
TAR Toscana, sez. II, 23 ottobre 2023, n. 962

6/10/2023 - Italiana - Civile - Cassazione
È illegittimo il provvedimento che rigetta l’opposizione avverso il decreto di espulsione emesso ai sensi dell’art. 13, co. 2, lett. b), TUI (con conseguente invito del Questore a lasciare il territorio dello Stato) e fondato sulla ritenuta inapplicabilità del divieto previsto dall’art. 19, co. 2, TUI nel caso di uno straniero convivente con la moglie naturalizzata cittadina italiana (per la quale il giudice avrebbe rilevato un «difetto del presupposto della nazionalità italiana») e che non avrebbe comprovato la convivenza con gli altri familiari presenti sul territorio (una sorella...
Corte di cassazione, sez. I civile, 6 ottobre 2023 n. 28162

6/10/2023 - Italiana - Civile - Cassazione
Rispetto al provvedimento di espulsione di una cittadina straniera in procinto di contrarre matrimonio con un cittadino italiano, il giudice di pace non può limitarsi a rilevare l’inapplicabilità del divieto di cui all’art. 19, co. 2, lett. c), ma deve valutare il rischio di violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare, anche con riferimento all’effettivo inserimento sociale in Italia. Infatti, l’inapplicabilità del divieto previsto per i familiari di cittadini italiani, non esclude la possibilità di tenere conto, ai fini dell’adozione della misura espulsiva,...
Corte di cassazione, sez. I civile, 6 ottobre 2023, n. 28189

22/6/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La circostanza che un cittadino europeo minorenne sin dalla nascita vive al di fuori del territorio dello Stato membro di cittadinanza e non ha mai soggiornato nel territorio dell’Unione non esclude che il suo genitore, cittadino di un paese terzo, dal quale egli è dipendente possa godere di un diritto di soggiorno derivato fondato sull’art. 20 TFUE, purché sia accertato che il figlio entrerà e soggiornerà nel territorio dello Stato membro di cui possiede la cittadinanza in compagnia del suddetto genitore. Lo Stato membro, investito della domanda di diritto di soggiorno derivato presen...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 22 giugno 2023, causa C-459/20, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Mère thaïlandaise d’un enfant mineur néerlandais)

16/6/2023 - Italiana - Civile - Merito
In materia di ricongiungimento familiare, quando il minore dispone di documenti identificativi, l’accertamento dell’età non può essere disposto in assenza di dubbi fondati (e, pertanto, anche motivati) in ordine alla loro attendibilità. È dunque accolto il ricorso del padre avverso il diniego di ricongiungimento con il proprio figlio opposto in ragione dell’esito dell’esame auxologico disposto dall’Ambasciata, che ne determinava la maggiore età, pur essendo stati regolarmente presentati documenti d’identità e certificato di nascita che ne attestavano la minore età. Oltre a n...
Tribunale di Roma, sez. diritti della persona e immigrazione civile, 16 giugno 2023