Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

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17/6/2010 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 12, n. 1, lett. a), prima frase, della direttiva 2004/83/CE, recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta, deve essere inteso nel senso che una persona fruisce della protezione o dell’assistenza di un’agenzia delle Nazioni Unite diversa dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati solo se è effettivamente ricorsa a detta protezione o a detta assistenza. Poiché la ricorrent...
Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Grande Sezione, Sentenza del 17 giugno 2010

15/6/2010 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
È respinto il ricorso della Commissione tendente a far dichiarare il Regno di Spagna inadempiente all’art. 49 CE per non aver rimborsato ad un cittadino francese residente in Spagna le spese mediche da questo sostenute per un ricovero ospedaliero durante un suo soggiorno temporaneo in Francia. Invero, il combinato disposto dell’art. 22, n. 1, lett. a), e dell’art. 36 del regolamento n. 1408/71, relativo al meccanismo di rimborso tra le istituzioni interessate, si basa su una compensazione globale dei rischi. Da ciò discende che non è previsto un diritto ad un intervento dell’istituz...
Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Grande Sezione, Sentenza del 15 giugno 2010

28/4/2010 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È illegittimo il provvedimento che ha dichiarato il depennamento della cittadina tedesca dagli elenchi degli abilitati e dalle graduatorie permanenti per l’insegnamento della lingua tedesca negli istituti scolastici statali, sull’assunto della non equipollenza del titolo di studio posseduto dalla stessa ai fini della partecipazione alla procedura di selezione tramite corso-concorso. L’art. 38 del d.lgs. 165/01, che disciplina l’accesso concorsuale dei cittadini membri della Unione europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche, non ha previsto alcuna distinzione fra le...
Consiglio di Stato, Sez. VI, Decisione n. 2424 del 28 aprile 2010

15/4/2010 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Non contrasta con il diritto dell’UE, ed in particolare con i principi di equivalenza e di effettività, l’imposizione di un termine di prescrizione di tre anni per la richiesta di pagamento della indennità speciale di anzianità di cui un professore universitario che abbia esercitato il proprio diritto alla libera circolazione sia stato privato, prima della pronunzia di una sentenza interpretativa della CGUE, in forza dell’applicazione di una normativa interna incompatibile con il diritto comunitario. Lo stesso termine prescrizionale è infatti previsto per la rettifica di qualunque er...
Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Sez. IV, Sentenza del 15 aprile 2010

13/4/2010 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
I principi di non discriminazione in relazione alla cittadinanza dell’Unione e di libertà di soggiorno nell’UE al fine del conseguimento di una formazione universitaria, ostano ad una normativa nazionale, come quella adottata dal Regno del Belgio, che limiti al 30% il numero di studenti non residenti che possono iscriversi a corsi di formazione medica e paramedica di istituti di istruzione superiore, salvo che il giudice del rinvio non constati che tale normativa risulti giustificata con riguardo all’obiettivo della tutela della sanità pubblica, compromesso dal fatto che il possibile r...
Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Grande Sezione, Sentenza del 13 aprile 2010

4/3/2010 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Relativamente al diniego opposto alla cittadina marocchina di fare ingresso nel territorio dei Paesi Bassi per ricongiungersi con il marito, ivi residente da molti anni, a motivo dell’insufficienza del reddito percepito dal coniuge, l’inciso «ricorrere al sistema di assistenza sociale» di cui all’art. 7, n. 1, parte iniziale e lett. c), della direttiva 2003/86/CE, deve essere interpretato nel senso che esso non consente ad uno Stato membro di adottare una normativa sul ricongiungimento familiare che neghi quest’ultimo ad un soggiornante che ha dimostrato di disporre di risorse stabil...
Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Sez. II, Sentenza del 4 marzo 2010

2/3/2010 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’art. 17 CE non osta a che la Germania revochi ad un cittadino dell’Unione la cittadinanza concessa per naturalizzazione, qualora questa sia stata ottenuta in maniera fraudolenta, anche se, essendo venuta meno l’originaria cittadinanza austriaca, l’interessato divenga apolide. Ciò a condizione che tale decisione di revoca rispetti il principio di proporzionalità. Nel caso di specie, nel corso del procedimento di naturalizzazione l’interessato ha omesso di menzionare le azioni penali avviate nei suoi confronti in Austria. Pertanto, la decisione di revoca della naturalizzazione a mo...
Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Grande Sezione, Sentenza del 2 marzo 2010

23/2/2010 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Contrasta con il diritto alla libera circolazione dei lavoratori il diniego del sussidio all’alloggio richiesto dalla cittadina extracomunitaria separata dal coniuge cittadino danese, che aveva prestato attività lavorativa nel Regno Unito, in cui si erano poi trasferiti la moglie ed i quattro figli. Il diniego era motivato sull’assunto che né la richiedente né il suo coniuge risiedessero nel Regno Unito in forza del diritto dell’Unione. I figli del cittadino di uno Stato membro che lavori o abbia lavorato nello Stato membro ospitante, ed il genitore che ne abbia l’affidamento, posso...
Corte di Giustizia delle Comunità Europee, Grande Sezione, Sentenza del 23 febbraio 2010

23/2/2010 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il cittadino di uno Stato membro che sia stato occupato nel territorio di un altro Stato membro nel quale suo figlio prosegue gli studi sulla base di un proprio diritto di soggiorno autonomo, può restare sul territorio di tale Stato membro in qualità di genitore affidatario anche se non possiede i requisiti previsti dalla direttiva 2004/38/CE. Il diritto di soggiorno del genitore non è infatti soggetto alla condizione che lo stesso disponga di risorse sufficienti in modo da non divenire un onere a carico dell’assistenza sociale dello Stato membro ospitante, nonché di un’assicurazione m...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande Sezione, Sentenza del 23 febbraio 2010

17/12/2009 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
La normativa nazionale italiana che permette l’esercizio della professione di docente universitario solo ai soggetti che siano inseriti nella lista, tenuta dal Ministero, dei possessori dell’idoneità scientifica nazionale, non fa di questa una professione regolamentata, poiché per l’accesso alla detta selezione non è necessario il possesso di un titolo di studio predeterminato, né di una particolare qualifica professionale. Non essendo applicabile il D.Lgs. 206/2007, con il quale l’Italia ha dato attuazione alla direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche profe...
Corte di Giustizia delle Comunità Europee, Sez. VIII, Sentenza del 17 dicembre 2009