Indice di recerca: Unione europea - Cooperazione giudiziaria penale e civile

Sono state trovate 157 decisioni - Pagina 4 di 16

10/2/2022 - Europea - Internazionale privato - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il principio di non discriminazione in base alla nazionalità (art. 18 TFUE) non osta a che il criterio che attribuisce la competenza a pronunciarsi sulla domanda di divorzio al giudice dello Stato membro dove si trova la residenza abituale dell’attore (art. 3, par. 1, lett. a, reg. n. 2201/2003) richieda un minimo di residenza di 12 mesi in detto Stato nel periodo immediatamente precedente alla proposizione della domanda quando l’attore non è cittadino di tale Stato e di soli 6 mesi quando egli è un cittadino nazionale. Le regole sulla competenza giurisdizionale sono infatti intese a re...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 10 febbraio 2022, causa C-22/20, OE (Résidence habituelle d’un époux-Critère de nationalité)

3/2/2022 - Italiana - Penale - Cassazione
In materia di mandato d’arresto europeo c.d. esecutivo, se la Corte d’appello decide di riconoscere la sentenza straniera di condanna inflitta per un reato tributario o fiscale (diverso da quelli per cui la consegna è obbligatoria ex art. 8, l. n. 69/2005) al fine di consentire che l’interessato sconti la pena in Italia (art. 18 bis, l. n. 69/2005) deve essere rispettato il principio della c.d. doppia incriminazione, atteso che la disciplina sul riconoscimento (d.lgs. n. 161/2010) non prevede deroghe per questa tipologia di reati. Va quindi cassata con rinvio la decisione che dà ricono...
Corte di cassazione, sez. I penale, 3 febbraio 2022, n. 3937

28/12/2021 - Italiana - Penale - Cassazione
Il precetto generale dell'art. 90 c.p.p., che consente alla persona offesa di presentare memorie in ogni stato e grado del procedimento, non si applica al procedimento di esecuzione di un mandato d’arresto europeo atteso che la persona offesa non rientra tra i soggetti legittimati a parteciparvi, tassativamente previsti dall’art. 17, co. 1, legge n. 69/2005.[Nella fattispecie, è legittima l’estromissione del partito politico “Vox” dal procedimento relativo all’esecuzione del mandato d’arresto europeo emesso nei confronti di Carles Puigdemont Casamajò]Corte di cassazione, sez. V...
Corte di cassazione, sez. VI penale, 28 dicembre 2021, n. 47244

16/12/2021 - Italiana - Penale - Cassazione
In materia di mandato d’arresto europeo, l'inquadramento della vicenda nell'ambito di un procedimento per il quale procede la Procura europea in Germania, in assenza di un autonomo procedimento in Italia, determina il venir meno di qualsiasi ragione giustificativa per l’applicazione del motivo di rifiuto di cui all’art. 18 bis, lett. b), legge n. 69/2005, il quale si fonda sull’individuazione di un concreto interesse, legato a una situazione oggettiva, attestata dall’esistenza di indagini sul fatto oggetto della richiesta di consegna e sintomatiche della volontà dello Stato richiest...
Corte di cassazione, sez. VI penale, 16 dicembre 2021, n. 46140

16/12/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. Il principio del ne bis in idem (art. 50 della Carta dei diritti fondamentali) non osta all’emissione di un mandato d’arresto europeo nei confronti di una persona già oggetto di un’azione penale che è stata però interrotta a seguito di un’amnistia prima di qualsiasi esame della responsabilità penale dell’interessato.2. La direttiva 2012/13/UE sul diritto all’informazione nei procedimenti penali non è applicabile a un procedimento di natura legislativa relativo alla revoca di un’amnistia né a un procedimento giurisdizionale avente ad oggetto il controllo della conformità...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 16 dicembre 2021, causa C-230/20, A.B. e a. (Révocation d’une amnistie)

25/11/2021 - Europea - Internazionale privato - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Benché un coniuge possa disporre di due residenze di fatto in diversi Stati membri, la «residenza abituale» agli effetti dell’art. 3, par.1, lett. a, reg. 2201/2003/CE deve essere collocata in uno solo di detti Stati, cosicché unicamente i giudici di quello Stato membro sono competenti a statuire sulla domanda di divorzio.[Nella fattispecie, l’attore nel procedimento principale dispone, di fatto, di una residenza in Francia, dove si svolge la sua vita professionale, e di una in Irlanda presso la moglie e i figli.]Corte di giustizia dell’Unione europea, 25 novembre 2021, causa C-289/2...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 25 novembre 2021, causa C-289/20, IB (Résidence habituelle d’un époux - Divorce)

18/11/2021 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È rinviata alla Corte di giustizia la questione del se l’art. 1, par. 3, della decisione quadro sul mandato di arresto europeo, letto alla luce degli artt. 3, 4 e 35 della Carta dei diritti fondamentali UE (che tutelano l’integrità, la dignità e la salute della persona), vada interpretato nel senso che, qualora ritenga che la consegna di una persona afflitta da gravi patologie di carattere cronico e potenzialmente irreversibili possa esporla al pericolo di subire un grave pregiudizio alla sua salute, l’autorità chiamata a eseguire il mae debba richiedere allo Stato membro emittente l...
Corte costituzionale, 18 novembre 2021, n. 216

18/11/2021 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Va rinviata alla Corte di giustizia la questione del se l’art. 4, punto 6, della decisione quadro sul mandato d’arresto europeo, interpretato alla luce dell’art. 1, par. 3 della stessa e dell’art. 7 della Carta dei diritti fondamentali, osti a una normativa (come quella italiana) che preclude in modo assoluto e automatico all’autorità giudiziaria di negare la consegna del cittadino di uno stato terzo, destinatario di un MAE c.d. “esecutivo”, il quale dimori o risieda sul suo territorio e ciò indipendentemente dai legami tra il ricercato e lo Stato membro interessato. In caso di...
Corte costituzionale, 18 novembre 2021, n. 217

6/10/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Le autorità dello Stato membro richiesto di eseguire una decisione che infligge una sanzione pecuniaria per un’infrazione stradale possono rifiutare l’esecuzione (art. 20, par. 3, della decisione quadro 2005/214/GAI relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle sanzioni pecuniarie) se tale decisione è notificata all’interessato senza essere accompagnata dalla traduzione, in una lingua a questi comprensibile, degli elementi della decisione essenziali per consentirgli di comprendere l’addebito e di esercitare pienamente i suoi diritti della difesa, e senza...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 6 ottobre 2021, causa C-338/20, Prokuratura Rejonowa Łódź-Bałuty

1/10/2021 - Italiana - Penale - Cassazione
In materia di mandato d’arresto europeo emesso ai fini dell’esecuzione della pena, l’esclusione dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea dal motivo di rifiuto della consegna previsto a favore dei cittadini italiani ed europei che dimostrino un radicamento almeno quinquennale in Italia, pone dei dubbi di legittimità costituzionale in relazione agli artt. 3, 11, 27 comma 3, e 117 comma 1, Cost., specie avuto riguardo alle finalità di reinserimento sociale perseguita dall’art. 4, punto 6, della decisione quadro 2002/584/GAI, che non distingue in base alla cittadinanz...
Corte di cassazione, sez. VI penale, 1 ottobre 2021, n. 35953