Indice di recerca: Espulsione - D.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 e succ. modificazioni: divieti di espulsione

Sono state trovate 185 decisioni - Pagina 3 di 19

12/1/2018 - Italiana - Civile - Cassazione
L’omesso esame della convivenza del ricorrente con la madre cittadina italiana e il suo rapporto di matrimonio e convivenza con una cittadina italiana da cui ha avuto un figlio integrano sia l’omesso esame di un fatto decisivo per la risoluzione della controversia, sia la violazione del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, art. 19, comma 2, lett. c).Infatti, il divieto di espulsione dello straniero convivente con parente entro il secondo grado o con il coniuge di nazionalità italiana, stabilito al d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, art. 19, comma 2, lett. c) e il conseguente obbligo di rilascio del...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 12 gennaio 2018, n. 701

10/1/2018 - Italiana - Civile - Cassazione
La disposizione di cui alla legge n. 40 del 1998, art. 17, poi trasfusa nell’art. 19 del testo unico approvato con d.lgs. n. 286 del 1998, secondo la quale non è consentita, salvo che per motivi di ordine pubblico o di sicurezza, l’espulsione dei minori di anni diciotto non può interpretarsi nel senso che, nel caso di minori che siano figli di genitori clandestinamente introdottisi nel territorio nazionale ovvero privi di titolo di soggiorno, il divieto di espulsione si estenda nei loro confronti, per insopprimibili esigenze di unità della famiglia. Ad un tal riguardo, infatti, lo stess...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 10 gennaio 2018, n. 403

7/11/2017 - Italiana - Civile - Merito
In nessun caso può disporsi l’espulsione verso uno Stato in cui lo straniero possa essere oggetto di persecuzioni per motivi di razza, sesso, lingua, cittadinanza e religione, ovvero di condizioni personali o sociali. In particolare, la pratica del matrimonio forzato costituisce grave violazione della dignità che integra un danno grave alla persona.L’istituto del divieto di espulsione o di respingimento previsto dall’art. 19, comma 1, d.lgs. 286/989 costituisce una misura di protezione umanitaria a carattere negativo, che conferisce al beneficiario il diritto di non vedersi nuovamente ...
Giudice di pace di Salerno, ord. 7 novembre 2017

5/7/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Il d.lgs. n. 150 del 2001, art. 19, comma 4, dispone che la semplice proposizione del ricorso del richiedente asilo avverso il provvedimento negativo della commissione per la protezione internazionale sospende (tranne che in alcune ipotesi) l’efficacia esecutiva di tale provvedimento e conseguentemente non scatta l’obbligo per il richiedente di lasciare il territorio nazionale, previsto dal d.lgs. n. 25 del 2008, art. 32, comma 4, permanendo invece la situazione di inespellibilità prevista dall’art. 7, comma 1, “fino alla decisione della commissione territoriale”.Per altro, l’art....
Corte di cassazione, sez. VI - 1, ord. 5 luglio 2017, n. 16625

7/6/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Il permesso di soggiorno per motivi familiari previsto in favore del coniuge straniero convivente con il cittadino italiano ai sensi dell’art. 28, d.p.r. n. 394 del 1999, trae origine dall'accertamento preventivo dell'esistenza dei requisiti normativi e fattuali d'inespellibilità stabiliti al d.lgs. n. 286 del 1998, art. 19, comma 2, lett. c) e, conseguentemente dalla preesistenza di un provvedimento espulsivo. In tale situazione, infatti, non si applica la disciplina normativa derivante dal d.lgs. n. 30 del 2007.Ciò premesso, il divieto di espulsione ed il conseguente rifiuto del permesso...
Corte di cassazione, sez. I, 7 giugno 2017, n. 14159

31/3/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
La condotta di reingresso, senza autorizzazione, nel territorio dello Stato del cittadino extracomunitario, già destinatario di un provvedimento di rimpatrio, ha conservato rilevanza penale pur dopo l’emissione della direttiva 2008/115/CE del Parlamento e del Consiglio dell’Unione europea del 16 dicembre 2008, perché i principi affermati con riguardo alle modalità di rimpatrio non possono assumere rilievo ai fini della valutazione della condotta di reingresso in violazione del divieto, per il quale la indicata direttiva prevede all’articolo 11, paragrafo 2, l’unico limite della dura...
Corte di cassazione, sez. I, 31 marzo 2017 n. 16412

8/3/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Il divieto di espulsione temporanea dello straniero per motivi di salute, previsto nel d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, art. 35, è correlato ad una condizione di necessità d’intervento sanitario non limitato all’area del pronto soccorso o della medicina d’urgenza, ma esteso, perché la garanzia normativa sia conforme al dettato costituzionale, all’esigenza di apprestare gli interventi essenziali quoad vitam. Rientrano in tale categoria tutti gli interventi che, successivamente alla somministrazione immediata di farmaci essenziali per la vita, siano indispensabili al completamento dei p...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 8 marzo 2017, n. 6000

7/3/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
Il giudice, in sede di convalida del decreto di trattenimento dello straniero raggiunto da provvedimento di espulsione, è tenuto, alla luce di un’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 14 del d.lgs. n. 286 del 1998, in relazione all’art. 5 par. I della CEDU (che consente la detenzione di una persona, a fini di espulsione, a condizione che la procedura sia regolare), a rilevare incidentalmente, ai fini della decisione di sua competenza, la manifesta illegittimità del provvedimento espulsivo, che può consistere anche nella situazione di inespellibilità dello straniero (...
Corte di cassazione, sez. VI, ord. 7 marzo 2017, n. 5750

26/1/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
È inammissibile il ricorso avverso la sentenza del giudice per le indagini preliminari che, pronunciandosi in sede di rinvio in esito alla decisione della Corte suprema, abbia disposto l’espulsione del ricorrente dal territorio dello Stato, a pena espiata (con riguardo a plurimi delitti di cui all’art. 73, d.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309), in quanto soggetto pericoloso, recependo il decisum del giudice di legittimità e dunque avendo esaminato non soltanto gli elementi a sostegno di un giudizio di pericolosità sociale, riconoscendoli, ma anche l’eventuale sussistenza di cause ostative (ar...
Corte di cassazione, sez. III, 26 gennaio 2017, n. 18846

18/11/2016 - Italiana - Civile - Cassazione
Poiché il GdP non ha accertato l’efficacia del nuovo programma di lotta contro l’HIV avviato dalla Tunisia, non è possibile valutare se a seguito dell'applicazione di tale programma sia disponibile la genotipizzazione cui lo straniero deve sottoporsi con cadenza periodica per verificare l'efficacia della terapia e la eventuale ricerca delle terapie diverse nel caso di insorgenza di resistenza alle sostanze somministrate. Pertanto l’espulsione potrebbe provocare un irreparabile pregiudizio al diritto alla salute costituzionalmente garantito. Corte di cassazione, sez. VI civile, ord. 18 ...
Corte di cassazione, sez. VI civile, ord. 18 novembre 2016, n. 23570