Politiche fiscali e dei visti d’ingresso per attrarre cervelli e capitali extra-UE. La nuova Carta blu.

Raffaele Miele
1 novembre 2021


 
Il Referto sul sistema universitario 2021 della Corte dei conti mette in evidenza come le limitate prospettive occupazionali, con adeguata remunerazione, spingano sempre più laureati a lasciare il Paese (+41,8% rispetto al 2013). Non è facile stabilire con esattezza quanti siano i cervelli in fuga, ma gli ultimi dati Istat (2019) dicono che in un decennio sono espatriati oltre 420mila italiani e nel solo 2018 ne sono partiti 117mila, di cui oltre 30mila laureati, con un significativo aumento di donne (+10%) rispetto agli uomini (+7%). Il Legislatore, nell’ambito delle strategie mirate ad attrarre capitale umano e finanziario, ha adottato anche strumenti fiscali tali da incentivare da un lato il rientro dall’estero dei “cervelli” italiani (ma ininfluenti a disincentivarne l’esodo) e dall’altro invogliare stranieri ricchi, imprenditori, manager e lavoratori altamente qualificati a trasferire la residenza fiscale in Italia. Nel medesimo contesto, ma rivolte ai soli...
 
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