Richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato politico presentata dal cittadino straniero trattenuto nel C.P.T. e condannato per uno dei reati previsti dall’art. 380, commi 1 e 2 del c.p.p. Problematiche.
Roberto Leo
Primo dirigente della Polizia di Stato
L’applicazione da parte della Questura della clausola di non ricevibilità delle istanze di riconoscimento dello status di rifugiato presentate dai cittadini stranieri trattenuti nel C.P.T., già sottoposti a provvedimento di espulsione e condannati in Italia per uno dei reati previsti dall’art. 380 commi 1 e 2 del C.p.p., conferisce eccessivo e unico rilievo all’ufficio di polizia per una categoria di stranieri la cui disciplina è condizionata oltre che da una complessità del dato normativo anche da rilevanti implicazioni socio – politiche internazionali.
Alla fattispecie, così disciplinata dall’art. 1, comma 4 lett. D L. 39/1990 nonché l’art. 2 comma 2 del D.P.R. 303/2004, si sono sovrapposte nel corso degli anni ulteriori disposizioni legislative e non, quali T.U. legge sugli stranieri, normative dell’ordinamento comunitario, principi di diritto internazionale, nuove norme sul procedimento amministrativo, linee guide dell’ACNUR...
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