Il visto ed il permesso di soggiorno per investitori.

Irene Tittoni
Direttore del Servizio polizia delle frontiere e degli stranieri del Dipartimento della PS
Ministero dell’interno


 

Trascrizione della relazione presentata al convegno/tavola rotonda del 5 dicembre 2017
Le nuove misure di attrazione degli investimenti esteri in Italia: strategie, normativa, procedure e punti di vista.
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Ringrazio il dottor Miele per l’invito. Anche il Ministero dell’interno annette grande rilevanza alla puntuale applicazione di queste misure che sicuramente saranno un volano per la nostra economia, e ci aspettiamo che lo siano. In tal senso sono state previste ed adottate delle semplificazioni per il rilascio del permesso di soggiorno per investitori, in maniera analoga e speculare rispetto a quanto già effettuato dal Ministero degli affari esteri.

Il Ministero degli affari esteri si è attrezzato per rilasciare un visto di ingresso con tempistiche assolutamente significative: in 48 ore verrà rilasciato il visto di ingresso per investitori che consentirà all’investitore di fare ingresso all’interno del territorio nazionale. In questo contesto, un ruolo rilevante sicuramente lo assume il Comitato che supporta tutta questa attività e la piattaforma interattiva di cui ha parlato il dott. Corbetta. Il Comitato ha una composizione variegata in quanto sono presenti tutte le amministrazioni che ratione materiae sono interessate alla trattazione di questa tematica e questo consente di accertare con sicurezza la validità dell’istanza presentata e verificare tutti gli aspetti attinenti alla sicurezza, non soltanto per i profili finanziari ma, in senso lato, una verifica finalizzata ad accertare la situazione soggettiva dell’investitore. Il ruolo svolto dal Comitato è di assoluto rilievo, nel senso che viene vagliata la posizione dell’investitore. Questa verifica preliminare consente di rilasciare un nulla osta al Ministero degli affari esteri e al Ministero dell’interno per il rilascio, rispettivamente, del visto di ingresso e del relativo permesso di soggiorno, intendendo così accompagnare virtualmente l’investitore dal rilascio del visto all’ingresso sul territorio nazionale.

Vorrei fornirvi un breve excursus dell’attività e degli adempimenti a cui è assoggettato l’investitore. Ottenuto il nulla osta da parte del Comitato, il Ministero degli affari esteri e la rappresentanza consolare contatta direttamente questa piattaforma e comunica il rilascio del visto di ingresso. L’investitore viene reso edotto della possibilità di individuare il giorno in cui intenderà presentarsi presso l’Ufficio immigrazione della questura, entro gli otto giorni decorrenti dal suo ingresso in Italia, per presentare istanza di permesso di soggiorno. Infatti, in deroga a quelle che sono le procedure ordinarie, è riservato all’investitore o al mecenate, un canale dedicato presso l’Ufficio immigrazione: quindi l’investitore indica nella piattaforma quali sono le sue esigenze, individua il giorno in cui presentarsi presso l’Ufficio immigrazione e il componente del Ministero dell’interno all’interno del Comitato si attiva presso la Questura prescelta per comunicare la data di presentazione affinché vengano adottate le facilitazioni di rito.

Il visto d’ingresso consente l’attraversamento di tutte le frontiere esterne dell’area Schengen (può anche presentarsi presso altra frontiera, perché la specificità del titolo ne consente l’attraversamento). Soprattutto, questo lo può fare per tutta la durata del visto stesso ed anche in assenza di permesso di soggiorno perché l’investitore potrà circolare liberamente all’interno dello spazio di libera circolazione. Questo è un fatto non secondario, perché molte volte a causa delle lungaggini oggettive correlate al rilascio del permesso di soggiorno, la persona si vede costretta a permanere all’interno dello Stato di destinazione, senza avere possibilità di mobilità all’interno dello spazio Schengen. Il visto d’ingresso per investitore ha validità di due anni dal momento dell’emissione.

Una volta entrato sul territorio nazionale l’investitore si reca presso la Questura competente per presentare la domanda di permesso di soggiorno; la Questura rileverà le impronte digitali e tutti i dati biometrici, e rilascerà una ricevuta dell’istanza di permesso di soggiorno che gli consentirà di permanere regolarmente nel territorio nazionale fino all’ottenimento del permesso di soggiorno, le cui tempistiche sono intorno ai 30 giorni e sono correlate alle esigenze tecniche, in particolare alla stampa del permesso di soggiorno. Si tratta infatti di un permesso di soggiorno elettronico di tipo smart card che reca all’interno un microchip contenente le biometrie e che è prodotto centralmente dall’Istituto poligrafico dello Stato, e per questo motivo le tempistiche sono legate a queste esigenza. Ma questo processo significa garantire la sicurezza del documento, peraltro armonizzato a livello europeo, che consente la libera circolazione in Europa e soprattutto la possibilità di entrare e uscire da tutte le frontiere, nazionali ed europee. Abbiamo quantificato i tempi non superiori a 30 giorni per l’ottenimento del permesso di soggiorno; però, già da subito con la ricevuta la persona può accedere a tutti i benefici correlati al regolare soggiorno nel territorio nazionale. Questo permesso di soggiorno è rinnovabile per ulteriori 3 anni, quindi per un periodo abbastanza significativo, ovviamente previa verifica dei requisiti che hanno legittimato il rilascio del primo permesso di soggiorno, sempre con l’intervento del Comitato che verifica il mantenimento dell’investimento o della donazione e con le verifiche soggettive attinenti alla persona.

Un’integrazione a quello che ho detto: al momento dell’ingresso l’investitore deve subito comunicare il suo ingresso in territorio nazionale, perché entro tre mesi deve dimostrare di aver effettuato l’investimento preannunciato e soprattutto entro i due anni non deve disinvestire l’impegno che aveva preventivato, altrimenti si procede alla revoca il permesso di soggiorno qualora già rilasciato.

C’è poi una previsione specifica contenuta nel decreto interministeriale MAECI-Interno del 30 giugno del 2017 che prevede, oltre a semplificazioni in tema di rilascio di visti e permessi di soggiorno, anche facilitazioni per i familiari al seguito con una procedura, con il coinvolgimento dello sportello unico per l’immigrazione. L’investitore presenta direttamente o tramite un suo procuratore la richiesta di ricongiungimento familiare con i propri familiari e lo sportello unico, con modalità telematiche, trasmette il nulla osta al Ministero ed alla sede diplomatico-consolare all’estero, che procederanno al rilascio di un visto d’ingresso, che consentirà, al familiare di entrare in Italia insieme all’investitore, oppure di raggiungerlo.

È chiaro che per svolgere alcune pratiche (ad esempio con le banche) la ricevuta potrebbe non essere sufficiente ed a questo proposito ci siamo posti il problema se magari non fosse più opportuno rilasciare subito un permesso di soggiorno in formato cartaceo. Però, considerati i vantaggi del documento elettronico, soprattutto per quanto riguarda le opportunità di circolazione anche in Paesi extra Schengen, abbiamo optato per questa soluzione. Peraltro, poiché ci impegniamo a consegnare il permesso di soggiorno entro trenta giorni, e considerato che l’investimento dovrà essere effettuato entro novanta giorni dall’ingresso, l’investitore non avrà alcuna difficoltà nello svolgimento delle operazioni collegate all’investimento.

Grazie per l’attenzione.