Senato. Esame della proposta di decisione del PE e del Consiglio sul riconoscimento unilaterale, da parte della Croazia e di Cipro, di determinati documenti come equipollenti al loro visto nazionale di transito o per soggiorni brevi.
Commissione Affari costituzionali
Esame della proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che introduce un regime semplificato per il controllo delle persone alle frontiere esterne basato sul riconoscimento unilaterale, da parte della Croazia e di Cipro, di determinati documenti come equipollenti al loro visto nazionale di transito o per soggiorni previsti di non più di 90 giorni su un periodo di 180 giorni nel loro territorio e che abroga le decisioni del Parlamento europeo e del Consiglio n. 895/2006/CE e n. 582/2008/CE (n. COM (2013) 441 definitivo)
Resoconto sommario n. 27 del 16 luglio 2013
Il relatore MIGLIAVACCA (PD) riferisce sulla proposta in titolo, rilevando in primo luogo che, dal 1° luglio 2013, la Croazia è entrata nell'Unione europea, evento assai significativo, anche considerando le vicende storiche, le relazioni economiche, sociali e culturali tra quel Paese e l'Italia.
Come in occasione dei precedenti allargamenti del 2004 e 2007, anche per la Croazia, per le questioni relative all'acquis di Schengen, è stato seguito un processo di attuazione in due fasi. Di conseguenza, dalla data di adesione, la Croazia dovrà sottoporre all'obbligo del visto i cittadini dei Paesi terzi, anche se gli interessati sono in possesso di un visto uniforme o di un visto per soggiorno di lunga durata o di un permesso di soggiorno rilasciato da uno Stato membro dell'area Schengen.
Per evitare di imporre inutili oneri amministrativi a carico dei Paesi che hanno aderito all'Unione europea nel 2004 e 2007, gli organi dell'Unione Europea hanno già autorizzato il riconoscimento...
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