La dimensione esterna del coordinamento in materia di sicurezza sociale nell’Unione europea.
Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni n. COM(2012) 153 del 30 marzo 2012
Introduzione
In un contesto economico globalizzato la mobilità dei lavoratori sia all'interno dell'UE che tra l'UE e il resto del mondo è una realtà e una necessità di crescente importanza. Il coordinamento della sicurezza sociale si basa su un sistema di norme volte a facilitare questa mobilità. L'UE dispone da oltre cinquant'anni di un sistema di norme di coordinamento dei regimi di sicurezza sociale che facilitano la mobilità al suo interno (1). Recentemente tali norme sono state estese all'Islanda, al Liechtenstein, alla Norvegia e alla Svizzera (2).
Il coordinamento dei regimi di sicurezza sociale tra l'UE e il resto del mondo avviene in due modi. Da un lato vi è l'approccio nazionale, con cui gli Stati membri concludono convenzioni bilaterali con determinati paesi terzi. Si tratta di un approccio frammentato: la rete di convenzioni è incompleta e gli accordi tendono ad avere contenuti diversi da paese a paese.
Dall'altro lato, l'UE sta ora sviluppando un approccio comune...
(…)
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