Raccomandazione del Presidente della Corte europea dei diritti dell’uomo riguardante il ricorso avverso i provvedimenti nazionali in materia di immigrazione e asilo ai sensi dell’art. 39 regolamento.

(Testo in italiano a cura della Redazione)

Allarmato dall’incremento del numero dei ricorsi contro i provvedimenti dei tribunali nazionali e le relative implicazioni per il sovraccarico della Corte, il presidente Jean Paul Costa dirama la seguente raccomandazione rivolta agli Stati membri ed ai ricorrenti sul ruolo limitato della Corte in materia di immigrazione e di asilo, richiamando un responsabile ricorso alla Corte medesima.
(Strasburgo, 11 febbraio 2011)

 
Tra il 2006 e il 2010 la Corte ha visto aumentare di oltre il 4.000% il numero delle istanze contro i provvedimenti adottati dagli Stati ex art. 39 del Regolamento della Corte. Nel 2006 la Corte ha ricevuto 112 ricorsi. Nel 2010 è stato raggiunto il numero di 4.786 ricorsi. In particolare tra ottobre 2010 e gennaio 2011, la Corte ha ricevuto 2.500 ricorsi contro i provvedimenti interni in materia di rimpatrio degli stranieri verso il paese di origine. Solo 1.930 ricorsi sono stati presentati contro la Svezia. Inoltre la maggior parte delle istanze sono incomplete a causa dell’insufficienza di informazioni o di documenti che non permette alla Corte di poter procedere all’esame dei rischi che implica il rimpatrio. Nel 2010 più di 2.000 ricorsi sono stati presentati nei confronti del Regno Unito, 400 dell’Olanda e 300 della Francia. Quando vi è un così ampio numero di ricorsi spesso la Corte non può contattare i ricorrenti per invitarli a produrre i documenti...
 
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