Mancato rispetto da parte dell'Italia di un divieto espresso dalla Corte europea dei Diritti dell'Uomo.
Interrogazione scritta di Vittorio Agnoletto (GUE/NGL) alla Commissione del 25 giugno 2008 E-3578/08 e risposta dell’8 settembre 2008
- Il Signor Sami Essid, di nazionalità tunisina, é stato condannato, nel febbraio 2002 a 6 anni per terrorismo in Italia e, in Tunisia, per lo stesso reato, a 10 anni.
- Nel 2007 ci sono state nuove imputazioni, mentre il sig. Essid é ancora in prigione e la Corte europea dei Diritti dell'Uomo (CEDH) ordina all'Italia di sospendere l'espulsione di Sami Essid.
- Nel febbraio 2008, la Grande Chambre della Corte europea dei Diritti dell'Uomo condanna l'Italia per aver deciso di espellere Sami Essid, affermando il principio assoluto di non espulsione delle persone minacciate di tortura nei loro paesi.
- In seguito al decreto di espulsione del ministro dell'Interno italiano, il 31 maggio 2008, la CEDH invia una lettera al ministro, in data 2 giugno 2008, ricordando l'obbligo di sospendere l'espulsione.
- Il 3 giugno, Sami Essid dall'aeroporto di Fiumicino é trasferito in Tunisia e il giorno seguente appare davanti al Tribunale militare di Tunisi, senza avvocati.
Non ritiene la...
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