Il diritto di ingresso del coniuge extracomunitario del cittadino dell’UE nella sentenza della Grande Sezione della Corte di Giustizia CE del 25 luglio 2008, nel procedimento C-127/08, ed i riflessi sulla normativa italiana.

Nota a sentenza di Raffaele Miele
 
Era attesa da tempo la decisione della Grande Sezione della Corte di Giustizia delle CE su quattro distinti ricorsi promossi da altrettante coppie “miste” contro il Governo dell’Irlanda che si era rifiutato di accordare il diritto di soggiorno ai rispettivi coniugi extracomunitari di cittadini europei che avevano contratto il matrimonio in Irlanda dove già soggiornavano in condizione di irregolarità; per due di essi, era già stata disposta l’espulsione prima del matrimonio. Per il Governo irlandese, le cui ragioni sono state sostenute anche da Danimarca, Germania, Grecia, Cipro, Malta, Paesi Bassi, Austria, Finlandia e Regno Unito, un cittadino extracomunitario che si trova in condizione di irregolarità nello Stato membro, anche se contrae matrimonio con un cittadino europeo che vive e lavora in questo Stato, non potrebbe ottenere la carta di soggiorno in quanto il suo rilascio presupporrebbe che egli provenga da un altro Stato membro dove già soggiorni...
 
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