Riflessioni sui limiti al diritto di ingresso e di soggiorno dei familiari extracomunitari del cittadino europeo e del cittadino italiano, posti dal diritto europeo e dal diritto nazionale.

Paolo Pomponio (1)
 
Le modifiche introdotte alla disciplina sul soggiorno in Italia di comunitari si riflettono anche sulla posizione dei cittadini stranieri. Occorre rammentare, infatti, che il familiare di cittadino dell’Unione non avente la cittadinanza di uno Stato membro: · deve chiedere alla Questura competente per territorio di residenza, trascorsi tre mesi dall’ingresso in Italia, una specifica carta di soggiorno (2); · è tenuto a esibire, per ottenere tale titolo, una serie di documenti, tra cui il passaporto in corso di validità, corredato del visto d’ingresso, qualora richiesto (3); · può entrare in Italia in esenzione da tale formalità solo se è già titolare della carta di soggiorno in questione (4); · ha l’obbligo, se non dispone di detto titolo, e qualora appartenga ad un paese sottoposto ad obbligo, di munirsi del visto anche se intenda soggiornare in Italia per un periodo non · superiore a tre mesi (5); · può essere respinto alla frontiera, qualora...
 
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