L’omosessualità può costituire un “giustificato motivo”, tale da escludere la configurabilità del reato di cui all’art. 14 comma 5 ter D.lgs. 286/1998?

Silvia Mondino (1)
 
1- Il “giustificato motivo” alla luce della sentenza 5/2004 della Corte Costituzionale La vigente disciplina legislativa prevede che l’espulsione amministrativa disposta dal Prefetto nei confronti dello straniero che abbia fatto ingresso clandestinamente nello Stato, oppure che vi si sia trattenuto illegalmente in talune ipotesi (scadenza del visto turistico senza richiesta di permesso di soggiorno, revoca di quest’ultimo) o che rientri nelle altre ipotesi previste dall’art. 13 comma 1, Dlgs. 286/1998, a seguito delle modifiche apportate dalla legge 189/2002, debba essere eseguita dal Questore tramite l’accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica (2). Qualora l’accompagnamento non possa essere disposto tempestivamente, lo straniero può essere trattenuto in un centro di permanenza temporanea fino ad un massimo di 60 giorni, al termine dei quali l’Amministrazione dovrebbe dare esecuzione al provvedimento di espulsione....
 
(…)
 
Segue nello spazio riservato agli abbonati
 
 
Contenuto completo visibile previo abbonamento
Se sei già abbonato a Immigrazione.it accedi al portale con le tue credenziali per proseguire.