Cattiva fede dei media e criminalizzazione dello straniero.
Pietro Vulpiani
Antropologo. Esperto presso l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità, Presidenza del Consiglio dei Ministri.
E-mail p.vulpiani@palazzochigi.it
Il colpevole dell’aggressione subita dal giornalista Lamberto Sposini a Roma ha un volto. È quello di un nostro connazionale. Ci si congratula con le autorità inquirenti, meno con i nostri giornalisti.
Infatti, aggredito da sconosciuti mascherati, il giornalista non era riuscito a cogliere la nazionalità, straniera o italiana, dei malviventi. Nonostante le sue dichiarazioni, rese note dal comunicato stampa dell’Ansa, il titolo dello stesso comunicato del 20 ottobre “Lamberto Sposini aggredito e rapinato da romeni al Colosseo” contraddiceva le affermazioni della vittima, che non aveva idea dell’identità nazionale degli autori. A cascata, di presunti criminali rumeni parlavano molti media nazionali mentre, sul TG4 della stessa sera, il direttore del telegiornale Emilio Fede, commentando la notizia affermava: “sono i rumeni che stuprano, sono i rumeni che rapinano […] guarda caso c’è sempre un rumeno di mezzo […] c’è da...
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