Cosa succede alle imbarcazioni utilizzate dagli immigrati.
Alberto Valentinetti
Dirigente superiore della Polizia di Stato a.r.
15 settembre 2024
Diversi moli dei porti siciliani e calabresi, oltre ad arenili delle stesse regioni, e non solo, sono pieni di imbarcazioni abbandonate dai trafficanti degli immigrati. La loro presenza e accatastamento ha come conseguenza, tra le altre, di intralciare e impedire la pesca e inquinare l’ambiente. I porti più interessati dal fenomeno sono: Lampedusa, Lampione, Portopalo (SR), Locri, Roccella Jonica, la costa tra Riace e Brancaleone, quella tra Stigano e Monasterace ecc.
Vedere i moli stracolmi di barche rende l’idea di quante persone siano arrivate via mare negli ultimi anni: il loro smaltimento in passato è stato complicato per le lungaggini amministrative ma oggi la situazione è migliorata grazie anche all’emanazione di norme che abbreviano la tempistica per la distruzione.
Oggigiorno le imbarcazioni che giungono sulle coste italiane non sono più quelle grandi, tipo pescherecci o gommoni da 120/150 persone provenienti dalla Libia, bensì piccoli natanti, ad esempio dalla...
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