È riconosciuto lo status di rifugiata alla richiedente protezione la cui condizione di vittima di mutilazioni genitali femminili è emersa solo nel corso degli approfondimenti istruttori in secondo grado di giudizio. Sono infatti ravvisabili i presupposti della persecuzione diretta e personale previsti dall’art. 1, lett. A, della Convenzione di Ginevra e dagli artt. 7 e 8 del d.lgs. n. 251/2007...
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