Il rischio che il richiedente protezione sia sottoposto, nel proprio Paese, alla pena di morte ovvero subisca trattamenti inumani e degradanti è rilevante per l’accesso alla protezione sussidiaria (artt. 2, lett. g e 14 lett. a e b, d.lgs. n. 251/2007) nonché, in via subordinata, per la protezione umanitaria (artt. 3, CEDU e 5, co. 6, TUI). Ne segue che, nel caso in cui il richiedente...
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