È configurabile l’aggravante della finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso (art. 3, d.l. n. 122/1993, conv. in l. n. 205/1993), non solo in caso di uso di epiteti basati sul colore della pelle (nel caso di specie, la donna – vittima di violenza sessuale – venne apostrofata dai ricorrenti come “negra”), ma altresì di offese che...
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