È pienamente valida la querela presentata dal cittadino straniero che non conosca la lingua italiana e che, all’uopo, si sia fatto assistere da persona in grado di tradurne le espressioni, non occorrendo che quest’ultima sia iscritta nell’albo degli interpreti. Corte di cassazione, sez. V penale, sent. n. 17967 del 19 aprile 2013...
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