Non c’è l’obbligo di traduzione nella lingua conosciuta dallo straniero interessato dell’ordinanza del GIP di custodia cautelare in carcere nel caso in cui sia assolutamente irragionevole ritenere che dopo una lunga permanenza in Italia, nel caso di specie almeno cinque anni, l’indagato non abbia appreso la lingua italiana. Tribunale di Bologna, Sezione Riesame, Ordinanza del 16 Maggio...
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