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Risultati della ricerca per: “Discriminazione”

Sono state trovate 385 decisioni - pagina Pagina 4 di 39

10/2/2022 - Europea - Internazionale privato - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il principio di non discriminazione in base alla nazionalità (art. 18 TFUE) non osta a che il criterio che attribuisce la competenza a pronunciarsi sulla domanda di divorzio al giudice dello Stato membro dove si trova la residenza abituale dell’attore (art. 3, par. 1, lett. a, reg. n. 2201/2003) richieda un minimo di residenza di 12 mesi in detto Stato nel periodo immediatamente precedente alla proposizione della domanda quando l’attore non è cittadino di tale Stato e di soli 6 mesi quando egli è un cittadino nazionale. Le regole sulla competenza giurisdizionale sono infatti intese a re...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 10 febbraio 2022, causa C-22/20, OE (Résidence habituelle d’un époux-Critère de nationalité)

25/1/2022 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Sono in parte inammissibili e in parte infondate le questioni di costituzionalità [per violazione degli artt. 2, 3, 31, 38 e 117, co. 1 Cost., quest’ultimo in relazione all’art. 14 CEDU e agli artt. 20 e 21 della Carta dei diritti fondamentali UE] dell’art. 2, co. 1, lettera a), n. 1), del d.l. n. 4/ 2019 che, per gli stranieri, subordina l’accesso al reddito di cittadinanza alla titolarità del permesso per soggiornanti di lungo periodo, escludendo i titolari di permesso unico di lavoro (art. 5, co. 8.1, TUI) ovvero del permesso di soggiorno di almeno un anno di cui all’art. 41 TUI...
Corte costituzionale, 25 gennaio 2022, n. 19

1/12/2021 - Italiana - Civile - Merito
La Regione Liguria ha attuato una condotta discriminatoria indicando agli enti del servizio sanitario regionale di escludere i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea i quali non sono in possesso di un permesso per soggiornanti di lungo periodo dal beneficio economico per persone non autosufficienti regolato dalla delibera regionale n. 1106/2006. Il requisito del possesso di tale titolo di soggiorno realizza infatti un criterio di distinzione arbitrario, non essendovi alcuna ragionevole correlazione tra la durata della residenza e le situazioni di bisogno o di disagio – pre...
Tribunale di Milano, sez. lavoro, 1 dicembre 2021, n. 29378

18/11/2021 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Va rinviata alla Corte di giustizia la questione del se l’art. 4, punto 6, della decisione quadro sul mandato d’arresto europeo, interpretato alla luce dell’art. 1, par. 3 della stessa e dell’art. 7 della Carta dei diritti fondamentali, osti a una normativa (come quella italiana) che preclude in modo assoluto e automatico all’autorità giudiziaria di negare la consegna del cittadino di uno stato terzo, destinatario di un MAE c.d. “esecutivo”, il quale dimori o risieda sul suo territorio e ciò indipendentemente dai legami tra il ricercato e lo Stato membro interessato. In caso di...
Corte costituzionale, 18 novembre 2021, n. 217

28/10/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto alla parità di trattamento in materia di accesso ed erogazione di beni e servizi a disposizione del pubblico previsto dall’art. 11, par. 1, lett. f), direttiva 2003/109 (per quanto riguarda i soggiornanti di lungo periodo), dall’articolo 12, par. 1, lett. g), direttiva 2011/98 (sul c.d. permesso unico lavoro) e dall’articolo 14, par.1, lett. g), direttiva 2009/50 (sulla c.d. Carta blu) osta alla normativa italiana che esclude le categorie di cittadini di Paesi terzi contemplati da tali direttive dal beneficio della «carta della famiglia». Per quanto riguarda i beneficiari d...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 28 ottobre 2021, causa C-462/20, ASGI e a.

20/10/2021 - Italiana - Penale - Cassazione
In materia di misure cautelari, secondo un’interpretazione conforme alla decisione quadro 2009/829/GAI (di cui il d.lgs. n. 36/2016 costituisce attuazione) e alla Costituzione, il giudice non può negare una misura alternativa alla detenzione in carcere, inclusi gli arresti domiciliari, sul solo presupposto dell’indisponibilità di un indirizzo di esecuzione sul territorio italiano quando l’interessato ne dispone nel diverso Stato membro ove è radicato, atteso che tale circostanza equivale a disporre di un indirizzo in Italia. Tuttavia, poiché la scelta della misura cautelare va effett...
Corte di cassazione, sez. IV penale, 20 ottobre 2021, n. 37739

1/10/2021 - Italiana - Penale - Cassazione
In materia di mandato d’arresto europeo emesso ai fini dell’esecuzione della pena, l’esclusione dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea dal motivo di rifiuto della consegna previsto a favore dei cittadini italiani ed europei che dimostrino un radicamento almeno quinquennale in Italia, pone dei dubbi di legittimità costituzionale in relazione agli artt. 3, 11, 27 comma 3, e 117 comma 1, Cost., specie avuto riguardo alle finalità di reinserimento sociale perseguita dall’art. 4, punto 6, della decisione quadro 2002/584/GAI, che non distingue in base alla cittadinanz...
Corte di cassazione, sez. VI penale, 1 ottobre 2021, n. 35953

9/9/2021 - Italiana - Civile - Cassazione
La Costituzione repubblicana, ispirata al principio di laicità dello Stato e alla salvaguardia della libertà religiosa positiva e negativa, non consente l’affissione obbligatoria per determinazione dei pubblici poteri del simbolo religioso del crocefisso nelle aule delle scuole pubbliche. Ciò non si traduce, tuttavia, in un divieto di affissione del simbolo. Infatti, la norma che comprende il crocefisso tra gli arredi scolastici (art. 118, r.d. n. 965/1924) va interpretata conformemente alla Costituzione e alla legislazione che attua i principi costituzionali, nel senso che la comunità s...
Corte di cassazione, sez. unite civili, 9 settembre 2021, n. 24414

15/7/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
A condizione che sia applicata in maniera generale e indiscriminata, una norma interna di un’impresa che vieta ai lavoratori d’indossare sul luogo di lavoro qualsiasi segno visibile di convinzioni politiche, filosofiche o religiose - che rispecchia una politica di neutralità del datore di lavoro - non costituisce una discriminazione diretta fondata sulla religione o sulle convinzioni personali ai sensi della direttiva 2000/78 (art. 2, par. 2, lett. a), in quanto non istituisce una differenza di trattamento fondata su un criterio inscindibilmente legato ai motivi protetti (art.1 dir.), né...
Corte di giustizia dell’Unione europea, GS, 15 luglio 2021, cause riunite C-804/18 e C‑341/19, WABE e MH Müller Handel

8/7/2021 - Italiana - Penale - Cassazione
L'art. 4 del d.lgs. 36/2016 delimita l’ambito applicativo della possibilità di eseguire una misura cautelare in un altro Stato membro UE (decisione quadro 2009/829/GAI) riferendosi chiaramente ed esclusivamente alle misure non detentive e l’attivazione della relativa procedura è un provvedimento di natura esecutiva rimesso alla discrezionalità del PM, il cui controllo di legittimità è effettuabile attraverso l'attivazione dell'incidente di esecuzione. Ne segue che è manifestamente infondata l'istanza volta alla sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella ...
Corte di cassazione, sez. III penale, 8 luglio 2021, n. 26010