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Risultati della ricerca per: “Discriminazione”

Sono state trovate 384 decisioni - pagina Pagina 20 di 39

30/8/2013 - Italiana - Civile - Merito
Costituisce comportamento discriminatorio, e perciò illegittimo, l’aver impedito agli stranieri privi di cittadinanza italiana o comunitaria, ma regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale ai sensi dell’art. 39 Tui, di partecipare al concorso per l’accesso al corso triennale di formazione specifica in medicina generale relativo agli anni 2013-2016 indetto dalla regione Friuli Venezia Giulia. Infatti, l’art. 9, co. 12, lett. b), d.lgs. n. 3/2007 consente ai cittadini non Ue titolari di permesso soggiorno di lungo periodo di svolgere sul territorio dello Stato ogni attività lavo...
Tribunale di Udine, decr. del 30 agosto 2013

29/8/2013 - Italiana - Civile - Merito
L’esclusione della ricorrente (cittadina albanese in possesso di permesso di soggiornante di lungo periodo) dall’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di consulente del lavoro, disposta dal Ministero del lavoro e fondata sull’art. 3, co. 2, lett. a), legge 11 gennaio 1979 n. 12, configura una condotta discriminatoria, poiché introduce una disparità di trattamento nell’accesso al lavoro in danno dello straniero soggiornante di lungo periodo, che non risulta giustificata in base alla direttiva CE 2003/109. È pertanto ordinato al Ministero del lavoro e delle politiche so...
Tribunale di Milano, sez. lavoro, ord. del 29 agosto 2013

26/6/2013 - Italiana - Civile - Merito
È dichiarato il carattere discriminatorio, in pregiudizio della comunità Rom di Pescara, della pubblicazione e diffusione delle dichiarazioni di contenuto discriminatorio da parte dei partiti del Popolo della Libertà e della Lega Nord, i quali in un manifesto (recante la seguente affermazione: “Il PDL mantiene gli impegni: fuori dalle case popolari rom e delinquenti”) hanno accumunato i Rom di Pescara ai delinquenti. È invece rigettata la domanda di risarcimento dei danni non patrimoniali determinati dalla lesione dei diritti alla dignità e reputazione, atteso che il danno non patrimo...
Tribunale di Pescara, sez. civile, sent. del 26 giugno 2013

12/6/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
È colpevole dei reati di ingiuria e violenza privata e di ingiuria continuata, tutti aggravati dalla finalità della discriminazione od odio etnico di cui all’art. 3 della l. n. 205/2003, l’imputato che, dopo una partita, ha schernito, fatto oggetto di sputi e costretto a restare nel locale docce, con i rubinetti aperti, il compagno di origine nigeriana. Non esclude l’aggravante della discriminazione od odio etnico, la circostanza che le ingiurie non siano state udite da terzi. Infatti, l’aggravante in parola è integrata quando l’azione si rapporti al pregiudizio manifesto di infer...
Corte di cassazione, sez. V penale, sent. n. 25870 del 12 giugno 2013

30/5/2013 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Costituisce violazione dell’art. 14 (divieto di discriminazione) della CEDU e dell’art. 2 (diritto all’educazione) del Protocollo n. 1 della Convenzione, il comportamento delle autorità greche le quali hanno costretto diversi bambini di etnia rom a frequentare scuole elementari nelle quali sono presenti esclusivamente altri bambini della medesima etnia. Infatti, la natura continuativa di questa situazione e il rifiuto dello Stato greco di adottare misure antisegregazione comportano discriminazione e violazione del dritto dei fanciulli all’educazione. Corte europea dei diritti dell’u...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. I, sent. del 30 maggio 2013

27/5/2013 - Italiana - Civile - Merito
È illegittima, perché discriminatoria, la procedura di identificazione effettuata mediante rilievi dattiloscopici, cui è stato sottoposto il cittadino italiano - di etnia rom e in possesso di carta d’identità – e residente in un c.d. campo nomadi, in quanto fondata sulla sua appartenenza etnica alla comunità rom. Infatti, i provvedimenti normativi in base ai quali tale identificazione ha avuto luogo, sebbene abbiano avuto come destinatari formalmente le persone presenti nei c.d. “campi nomadi” a prescindere dalla loro appartenenza etnica, di fatto e nei risultati, hanno riguardato...
Tribunale di Roma, sez. II civile, ord. del 27 maggio 2013

20/5/2013 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Non è fondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 2, co. 2, e 19 della l. reg. Lombardia n. 3/2012, in riferimento all’art. 117, commi 1 e 2, lett. a) ed e), Cost., atteso che la conoscenza della lingua italiana non è dal legislatore regionale prevista quale unico imprescindibile requisito (imposto agli stranieri) richiesto per avviare l’attività commerciale, giacché si prevede che l’interessato possa, in alternativa, attestare la frequenza ed il superamento del corso professionale per il commercio relativo al settore merceologico di riferimento. Corte costituzion...
Corte costituzionale, sent. n. 98 del 20 maggio 2013

24/4/2013 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
I rilievi dattiloscopici eseguiti a scopo di identificazione trattandosi di soggetto straniero senza documenti, trattenuto in un centro di identificazione ed espulsione, avendo un’esclusiva funzione identificativa, non possono essere ricondotti alla categoria di cui all’art. 3 del d.m. n. 415/1994, che elenca una serie di categorie di documenti sottratti all’accesso per motivi di ordine e sicurezza pubblica, ovvero a fini di prevenzione e repressione della criminalità. Tra tali atti non è espressamente contemplata la scheda dattiloscopica, né potrebbe farsi rientrare per via interpret...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 2321 del 24 aprile 2013

16/4/2013 - Italiana - Civile - Merito
È respinto il ricorso avverso la decisione della Caritas di non accogliere la domanda di partecipazione alla selezione, indetta dall’Ufficio nazionale per il Servizio civile, di 10.481 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero, decisione motivata dal mancato possesso del requisito della cittadinanza italiana in capo all’interessato. Infatti, la Caritas, che figurava fra gli enti i cui progetti erano stati approvati dall’ufficio nazionale per il servizio civile, difetta di legittimazione passiva, non essendo titolare del potere di concludere il contra...
Tribunale di Pesaro, sez. lavoro, sent. del 16 aprile 2013

15/4/2013 - Italiana - Civile - Merito
Va riconosciuto lo status di rifugiato al cittadino gambiano perseguitato nel suo Paese d’origine a causa della sua omosessualità. Infatti, il reclamante in passato è stato e, se rimpatriato in Gambia, può nuovamente essere soggetto a gravi atti di persecuzione, giudiziaria e fisica, dovuti esclusivamente al suo orientamento sessuale, che invece ha il diritto di manifestare e attuare senza timore. Nessun rilievo può essere attribuito alla circostanza, affermata dalla Commissione territoriale e dal Tribunale di prima istanza (sulla cui effettiva esistenza è però lecito dubitare), che in...
Corte d’appello di Bari, sent. n. 299 del 15 aprile 2013